martedì, luglio 25

Such a beautiful band like you

Sono stati la colonna sonora delle mie esati per cinque anni. Quanto mi mancano.

Lo stile c'e'. I richiami pure. Sicuramente piu' stilosa, ma il Nippone non è l'America, e Nomiya Maki rimane anni luce di distanza da artisti come Dinah Washington, Tuscaloosa, voce dell'Alabama, cresciuta a suon di chiesa e spirituals in tutt'altri tempi, lontano dall'asettico ma ipnoticamente teconolgico Japan. Una delle creature della madrina delGo(d)spell Sally Martin (non l'attrice dei Power Rangers), Dinah arrivò pian piano alla notorietà e al primo contratto discografico grazie alle convincenti performances dello storico Apollo Theater.

La solita combinazione di pasticche e alcohol, che era gia' oldissima prima dell'avvento dei freakkettoni della psichedelia inglese, ha conservato intatta nel tempo la magneficenza di questa grande voce in un freddo inverno del 1963. Dinah aveva solo trentanove anni.

domenica, marzo 7

B.L.O. (You Know I've Got A)


So che ho un blog. So che non ci scrivo da un po'. So che le persone che incontro mi chiedono di continuare a scriversi. So pero' dati alla mano che ho veramente poco tempo (purtroppo) e che altre cose che faccio sono più seguite di questo blog. Cose da dire ne ho. Una valangata. Sempre. Purtroppo in questa fase della mia vita il mio punto debole più scoperto è quello del tempo a mia disposizione. Non è detto che la cosa non accada in futuro. O che mi trovi nella condizione di scrivere anche qui di tanto in tanto. Per il momento però le mie avventure proseguono in diretta sui vari social media, ma in particolare qui (questo sì che è viene letto)


Ci vediamo comunque qui per qualche chiacchiera extra quando avrò tempo. Nel frattempo ricordatevi che faccio anche musica. tipo qui :)


Baci a tutti.


giovedì, gennaio 7

ONE

Direi che in queste ferie sono stato molto produttivo. Molto. E mi e' piaciuto esserlo. Senza nessuna fretta e disturbo (ho composto e inciso quattro canzoni per i Tiny, di cui una scartata, e un brano per un progetto Italo Disco). Produttivo dicevamo. Forse pure troppo. Sono arrivato alla fine della scrittura di "TenneT", il secondo album. Il che mi lascia immaginare se devo porre delle scadenze ferre per tirare avanti su "Febrero" o se portare avanti da solo una registrazione migliore di "TenneT" intanto che lavoriamo su "Febrero". Bisognera' parlarne mi sa, visto che non voglio stare fermo senza scrivere altra musica... "ONE" dicevamo. Nella scrittura mi ha aiutato molto Matt Williams, conosciuto come "The Brigadier", mentre per la registrazione mi ha insegnato qualche trucchetto nuovo Anthony Rochester sulle opzioni legate al filtro "Compressor", che da pessimo fonico quale sono non ho mai cagato pari. (Mi rallegro nel fatto che Filippo mi ha detto che la versione "Uncompressed" era migliore :D ). A parte il solito commento che mi fa sempre puntualmente Benni ("Hai usato il chours, vero? TI HOVISTO!").

E' sempre difficile scrivere un brano d'amore senza sembrare troppo cretini. Ma cosa volete: quando si è innamorati si diventa i signori del regno dei cretini, e tutto quello che c'era di furbo e importante da dire nelle canzoni, nonchè elegante, è già stato detto dai Four Tops e quella gente li'. Invece alla fine alcuni passaggi mi sono piaciuti. Soprattutto l'intermezzo alla "Rocky Racoon meets The Eels". Ero un po' in empass (si dice? si scrive cosi'?) e allora ho tirato fuori dal cassetto un sogno che mi ero appuntato, dove veniva provata l'esistenza del Diavolo, che veniva puntualmente arrestato dalla polizia davanti alle telecamere. Matt Williams, non sapendo del sogno, mi ha fatto notare che questo passaggio non era molto coerente, e l'aveva trasformato in un prete che esorcizzava la ragazza. La cosa non mi entusiasmava troppo, allora mi è venuta l'illuminazione. "Mi hai rubato l'altra metà del cuore". Era chiaro. Tutto il brano, e non solo l'inciso, sarebbe stato incentrato su Bonnie Parker, di Bonnie & Clide (lo sa bene Dimitri Casadio, a cui ho fatto una testa cosi' tra Serge Gainsbourg e Kate Bush).

Beh. Il brano è qui. Almeno la demo. Bertaccini ha suggerito di assoldare i migliori musicisti della zona per suonarlo rischiando il tutto per tutto svuotandomi il portafoglio. Ma dato che è già svuotato non ho azzardato! C'è solo questa prova per ora. Spero che almeno a voi porti fortuna.


"Because you are the one
This answer my lover, is all that I'v got
Because you are the one
Who has stolen the other half of my heart

First time we met
Twas a surprise
I wasn't ready for your smile to arrive
I can suppose
You are a star
That's why my baby I'm leargning to fly

Because you are the one
The answer my lover - a sing in the sky
Because you are the one
Who has stolen the other side of my heart

The soul you warm, the body you dress
The air around, and even your scent
It's so divine, I must confess
Still I'm afraid
It could end in a mess

Because you are the one
I'm shaking all over
A quake in the night
Because you are the one
Who has stolen the other side of my heart

As you were brave like Bonnie Parker
It was a crime to run with you
They called the cops
And you got cuffed
But I opened up the door
Without you I was no one

Because you are the one
The answer my love? - I look to the sky
Because you are the one
Who has stolen the other half of my heart"

sabato, gennaio 2

BYE


Dopo il mio tentativo fallimentare di recuperare un vecchio brano sulla nebbia (che avevo scritto a 17 anni!) e farne una non-hit shoegaze-glam a metà tra Future Legend di David Bowie, psy-flock, italo disco e il Back più sperimentale, ho sentito l'esigenza di tornare a qualcosa di più semplice e diretto. Per questo mi sono messo ai fornelli su "BYE" (Anthony Rochester ormai è la mia guida spirituale), un brano rimasto invece in sospeso da quando avevo... ventitrè anni!

Non so se ho fatto la cazzata di farlo in La al post che in Re. Certamente così è più al riparo da eccessive stonature, però ha perso un po' di tiro rispetto a come l'ho immaginata per tanto tempo, ovvero un Paul McCartney alla Monkberrymoon Daylight. Ora è molto più Masterblaster/Waterfalls, ma mi sa che non sono le uniche somiglianze che si possono cogliere :D

Bene. Il brano è qui. Involontariamente fa molto ultimo dell'anno! Spero che la demo vi piaccia!


"These are the things that make you feel good
Thes are the songs that make you strong
This is the moment you were waiting
To forget anyhing gone wrong

Pick up the pictures from a dirt floor
Take all the flowers she has thrown
make'em all pieces and confetti
and forget anything gone wrong

'Cause now she's gone
and I'm allright
Now she's gone
And I feel fine
Whene the dawn
lights the line
you can sail
and say good ba-ba-ba-ba-ba-ba-ba-ba-ba-ba-bye

See all these bands tha meant to save us
Are they all dying in and ou
Bring on some friends and all their records
and play the music all night long"

lunedì, dicembre 28

Getting ready to be a threat


- Viene qualche nome grosso a suonare al Covo?
- Ma... no.
- Ma come no! Avevano detto grandi nomi!
- Dai. I Leis qualcosa... dai, il nome non me lo ricordo
- I Leisure Society!
- Ma quanta ne sai! Loro!


Non si può dire che il 2009 abbia anche riservato delle sorprese, e non smetta di stuprmi proprio agli sgoccioli del suo flusso temporale, tanto che in questi giorni riesco a superarmi di minuto in minuto in figure imbarazzanti e scoprire inaspettatamente momenti di stupore estatico inframezzato a puro spasso.

E' stato il caso dei The Leisure Society, che ho ascoltato con più attenzione solo ora che mi sono trovato a doverli intervistare, e mi hanno emozionato come non mai (qual'è la differenza? nello stereo della macchina non sono riusciti a raggiungermi come nel buio della notte dalle cuffie?) con le loro melodie così complesse e ricercate eppure toccanti e dirette, come una flotta di dardi di frecce roventi puntate direttamente all'unisono verso un unico bersaglio: il cuore. E io che avevo già redatto le mie classifiche di fine anno! "The last of the melting snow" si merita assolutamente il primo posto!"

Sorprese rimaste in fondo alla saccoccia del 2009 come le ultime briciole più speziate e appetitose di una bustina di patatine consumata molto lentamente, tanto che un Natale sereno e tutto sommato disteso più che aspettarlo me lo sognavo! (Ogni anno Natale uguale gente incazzata perchè non trova appagato l'alto carico di aspettative).


Le biglie più colorate erano in fondo al sacchetto, come la voce di Gorla che dopo due anni dal gracidare ranocchiante ha tirato fuori il cigno che era dentro di se (non poteva essere che un animale stecco) tanto da avere veramente emozionato con i suoi Gjea & The Holy Ghost (The Next Generation) al Bronson con uno show che Neil Young alla sua età se lo sognava, aggiudicandosi, per quanto mi riguarda, il trofeo di band italiana più americana tra gli under 20... ma anche 30. Dal cigno... all'albatros! Un Merighi signore della pista pompato dalla folla all'inverosimile ci ha fatto sognare per 25 minuti buoni in una selezione di quanto di più indiballabile e meno scontato o comunque azzeccato si potesse raccimolare di questi ultimi anni zero scatenando le folle come neanche Fat Boy Slim avrebbe potuto, sbaragliando in una sola serata qualsiasi competitor tra più anziani e mocciosi. "Bologna" rulez!


I "The Clever Square" hanno avuto finalmente il loro "Big Time", presentando (con mia somma gioia) tanti brani nuovi in uno show che ha riservato carica e atmosfera, con Enrico già parte perfettamente integrante della band. (Finalmente ho avuto l'occasione di sentire l'ultimo capolavoro "Colossal Punk Space Castle". Se il nome è corretto!)



Oggi è venuto Porlock a registrare "Total Groupie" e "ValenTine Disco Night" (che è un po' piu' calma e disco rispetto al video). Il superpianista era abbastanza tranquillo. La quiete PRIMA della tempesta, tipo Tsunami? Non oso pensare cosa potrà capitarmi nei prossimi 3 giorni!


venerdì, dicembre 25

CRY

Diverso tempo fa, tipo nel 1998, scrissi una canzone ispirata ad uno dei miei anime preferiti, "Kodomo no Omocha" (c'entra anche questa volta WildHeart, in quanto la scimmia ne l'aveva attaccata lui!). A dire il vero avevo pensato ad un brano un po' alla Cranberries che potesse cantare un'amica. A parte una demo assolutamente delirante (10 anni fa erano ancora incredibilmente peggiori) quel brano si era sedimentato nelle profondità degli abissi di quella vaschetta per pesci rossi che è la mia memoria.

Avendo un gusto musicale completametne idiosincronico e distorto, di tanto in tanto sono tornato a quella demo, e l'ho sempre ascoltata con piacere. Vi dirò di più! Recentemente mi sono perfino messo a strimpellarla alla chitarra, sorprendendomi nello scoprire... che è ancora una figata!

Forse la nuova demo 2009 è un po' troppo elettrotristona... ma penso che sia comunque un buon progresso verso una futura versione. Che ne dite? Eccola qua :)

Tiny Tide - CRY

Dreams





Quello di suonare un giorno con i The Magic Mushrooms era un vero e proprio sogno. E i sogni - ora lo sappiamo - a volte possono anche concretizzarsi con lo stesso peso di un macigno che ti sta per cadere in testa. Ed è per questo che, poco prima di quattro ore dal magico evento, vengo a sapere che sì: ce la può fare anche una scimmietta di plastica che batte i piatti, figuriamoci io a suonare glocken e synth con solo un'ora per ascoltare e provare i pezzi! :)

Che figata! Per una volta starsene li' in disparte, fare fare tutto agli altri, e cercare di rimanere impassibili trattenendo le risate come Casio Carla dei Futuristic Retro Campions. Improvvisate le seconde voci nel panoramico del Glocken. Frapiccini aveva deciso che ci stavano, allora ci sono state :D (un'altra cosa che mi ha sempre divertito molto: fare le seconde voci).

Il pretesto era quello dell'annuale appuntamento con il Cristmas Pop, la festa di "Indienatale" tenuta dai mitici dj AirPop. Il palco era allestito una meraviglia, con addobbi, lucine intermittenti, e perfino un albero di Natale degno di rubarci la scena (effettivamente non ci voleva molto). Service e servizio da paura, grazie a quel santo ragazzo di Davide del Diagonal, dalla disponibilità poliedrica ed esponenziale, tanto da offrirci birrette (ragazzi, io vado, usate pure la spillatrice), lasciarci il Diago a disposizione per provare, mettere a disposizione tutta l'attrezzatura, farci i suoni. Cosa volere di più? Frapiccini comincia ad accennare "Boys & Girls" dei Blur e io gli vado dietro cantando. Ma subito il leader carismatico dei Magic Mushrooms (A Nice Person) ci richiama all'ordine: "Ragazzi... se intraprendiamo la via del cazzeggio è la fine...". LORO sono abbastanza sicuri. Io i brani non li ho mai provati, cosi' insisto per ripeterli tutti almeno un paio di volte, studiando quale strumento complementare si poteva prestare di più (le armoniche e l'ukulele proprio neanche a spintonarli) e cercando di memorizzare un paio di note.

Robbie ci porta a mangiare la pizza più buona di Forlì, ci facciamo attendere con ultraritardo come delle dive sciatte e consumate, arriviamo ad un Diago gremitissimo e dopo poco cominciamo con "Walk Away Renèe", la cover dei Left Banke (Manuel durante il soundcheck del violino ha cacciato fuori dei suoni talmente belli che c'era da armarsi di Tempo per asciugare i goccioloni). L'apoteosi? Quando Bando degli AirPop è salito sul palco per cantare il classico degli Smiths "Please Please Please". Un'ovazione. Il Diago è venuto giù. Il crooner forlivese, finita la performance, ha glissato con la consueta classe:"Giocavo in casa...".

Fortunatamente il concerto è scivolato via tutto filato in brevissimo tempo ("Già finiti tutti i brani? EVVAI!"), e la serata è proseguita in compagnia dell'impeccabile selezione di Indienatale AirPop, tra una fetta di panettone farcita di mascarpone e un aneddoto di Junior su quando furoreggiava in città con la sua rockband. Proprio una bella seratina. Bella Mushrooms!