sabato, maggio 31

giovedì, maggio 29

Punk Sinatra



Qual'e' la vera forza di una canzone? L'esecuzione impeccabile o una voce d'angelo? L'assolo che ci lascia senza fiato o l'esperta tecnica di batteria che sorprende e stupisce? A mio avviso la vera forza di una canzone è quando un brano come "Speeding Motorcycle", ciondolante, disperata, cantata in modo sgraziato, viene scelta e riproposta in miliardi di versioni differenti, ispirando e asservendo i suoi manipolatori come un diamante grezzo che insinua in chi lo rimira il desiderio di essere riscoperto e affinato.

A-wop-bop-a-loo-lop a-lop bam boom!. O come si dice. Perche' poi ha poca importanza. Louie Loiue, she-boom, she-boom, be-bop-a-lula rama-lama-bama-loo e ruota attorno all'orlogio che ti e' gia' entrata nella testa e a tutte l'ore alligatore. Tre accordi e la verita'. Non avrai bisogno di altro. Se una canzone riluce di uno splendore proprio. Diamanti grezzi, diamanti pazzi.

E' il caso di "Vic Godard and the Subway sect", che passano il tempo ma non perde una favilla della sua antica meraviglia. Brani come "Conscience Be Your Guide" ci fanno ricordare come l'alchimia del rock funzioni benissimo ancora oggi, e come Iggy, Nikki Sudden e i Modern Lover trovino terreno comune nei campi in cui scorrazzano le sue creature sbilenche, energiche per quanto sconclusionate.

Episodi come "Mr. Bennett", piu' composti, a meta' tra Elvis, Kinks e vaudeville, sono gradevoli quanto utili a ricordare che molto spesso per essere punk non faccia male anche avere versatilita' e disciplina, cosi' come "Holiday Hymn", vero inno di gioia tra Style Council e la pubblicità di un panettone Bauli.

Dal Northern Soul al Rockabilly, in versatilita' il signorino probabilmente se la deve vedere solo con Kevin Rowland. In attesa dello scontro (che lo vedrebbe assolutamente Koncked Out, mi sa) ... rock'n'roll!

Vic Godard - Conscience be your guide
Vic Godard - Mr. Bennet
Vic Godard - Holiday Hymn




Tiny Goes Round


[Sopra: un momento VERAMENTE indie]

E' con assoluta e palesata olditudine che mi accingo a scrivere due righe su una delle indie-band che mi sta piu' simpatica al momento. Ebbene si', from Tiger to Tiger, from Tiny to Tiny, ogni volta che ascolto l'ageless pop di "Sun Goes Down" le mie giornate storte riescono sempre a rifarsi di ogni strana incrinatura per riportare tutto sulla retta via. Ecco a voi i Tiny Dancers.

Se non vedo perchè "20 to 9" non potrebbe passare per un brano degli Arcade Fire, "Moonsong #2" potrebbe essere il nuovo singolo dei Coldplay.

Poi diciamocelo. "Tiny Dancer" era la canzone piu' spaccaculi di quel cecchone di Elton :)

Preston, Manchester, Edinburgo. A quando in Italia?

The Tiny Dancers - "Sun Goes Down"
The Tiny Dancers -"20 tThe Tiny Dancers -o 9"
The Tiny Dancers -"Moonsong #2"

Clair De Lune

Ha cacciato un tuono della madonna e ha attaccato a piovere
(gergo Cesenate stretto)

mercoledì, maggio 28

The Imposters




(Qui in coppia con Fiona)

Colpo bassissimo e gradito quello di Elvis Costello. Ebbene si'. Devo ammetterlo: non ho resistito ad attendere "Momo Fuku" originale, e ho dato una rapida ascoltata (tipo una decina di volte) ai vari vynil-rip dell'ultimo album di McManus.

Oltre ad essere rimasto estremamente soddisfatto del ritorno di Elvis al pop (anche se alla sua maniera e carico delle influenze country-blues che si e' portato dietro dalle recenti collaborazioni), non ho potuto fare a meno di rimanere colpito e incuriosito dalla costante presenza di una suadentissima voce femminile. Un altro "Episode of Blonde"? Sembra proprio di si'! Esamino con attenzione l'elenco dei musicisti che hanno contribuito a realizzare l'album (oltre all'inossidabile ed eclettico Steve Nieve), e chi ti tritrovo? JENNIFER LEWIS!

Sembra infatti che i due si siano incontrati per la realizzazione del di lei nuovo album, a cui a sua volta Elvis ha lasciato una bella impronta. Da qui l'idea di realizzare di getto un album fondendo la band degli Imposters ai Rilo Kiley.

In attesa del risultato non mi rimane che consumare la mia copia di Momo Fuku.

martedì, maggio 27

Non e' piu' musica

E' magia

Silver Star


Ci lavoro sopra da un po' di giorni.
Ecco la versione finale della demo di "Silver Star"

Nell'ipotesi di fare un EP con i Tiny Tide, in studio, con Dendrix, Manuel e Mic Starr, avevo pensato di infilare come Jolly una canzone vecchia. "Heaven" l'avevo gia' suonata in acustico quest' inverno. Volevo provare a rispolverare "Silvia". Ma poi ho anche pensato fosse un po' penoso cantare una canzone dedicata alla ex-ragazza. Il testo poi era decisamente banalotto, come solo ti riesce quando sei cotto e innamorato come uno zuccotto.

L'ho quasi riscritto tutto. "Silvia" e' diventata "Silver Star". L'incido e' quasi rimasto identico. Mi e' sembrato carino lasciare la canzone in bilico tra una canzone dedicata ad un'amore di stellina confusa e mischiata con la sicurezza di essere una sorta di sceriffo che riesca a cavarsela benissimo da solo di fronte a tutte le avversita', come se la stella argentata non fosse una musa, ma la medaglia di un uomo temerato e temerario, o un marchio di infamia.

Mentre stavo finendo gli ultimi ritocchi della canzone e' arrivata un'altra notiziona.

E' uscita per la "Bon Vivant Record" la compilation "Pop Nation Vol.3", dove i Tiny Tide presenziano con "Girls From Ronta",

Ecco la track list


CONTACTO EN FRANCIA (Argentina)
DARK SMILE (Spain)
FRIDAY BRIDGE (Sweden)
HOO DOO GIRL (Germany)
GENERAL BYE BYE (France)
U-CLIC (Portugal)
LADYBIRD (France-New Zeland)
ELECTRIC SHOES (Spain)
THE STOLEN MINKS (Canada)
PURPLE SUBMARINE ORCHESTRA (France)
IT IS SEMTEX (Germany)
EXTRAÑO DESEO (Perú)
DEAR NANCY (Indonesian)
TUPELO HONEYS (Sweden)
MERV (Ireland)
EVIL MR.SOD (Germany)
MATHIEU CALLIET (Canada)
TINY TIDE (Italy)
WEEDS OF EDEN (EEUU)
JENIFER ÁVILA (Argentina)
COUNTRYSIDE (England)


Cioe'... sono nella stessa compilation con i FRIDAY BRIDGE!!!
Scusate se e' poco :P

lunedì, maggio 26

domenica, maggio 25

Saint Lips


"Like petals wet from the sun / you explode / like faithfullness / you exist / like an embrace wet from tears / you hold me"
I Saint Lips sono una scoperta piacevole nel panorama musicale, non solo per quanto riguarda il territorio Italiano. Suoni aspri ma curati, sonorita' che gravitano attorno Pixies, PJ Harvey, K's Choiche, testi matra in inglese ineccepibile snocciolati dalla solare Valentina Barletta, la scelta di muoversi verso un preciso territorio musicale senza pero' rinunciare a invenzioni sonore e
personalità. A partire da art-work e copertina,di Giovanni Simoncelli, che richiamano in modo molto accattivante i disegni pop orientaleggianti di Davide Toffolo. La confezione di un mio ipotetico lavoro professionale me la sono sempre immaginata cosi': semplice, ricca, incisiva.

L'album d'esordio - "Like Petals" - di esordio ha soltanto la cronologia. Fin dalle prime note di "Desert Ship" troviamo ad accoglierci suoni graffianti e dirompenti senza la macchia di imprecisioni, distorsioni o sbavature. Ogni suono è al suo posto: i bassi consistenti, la voce di Valentina mai soffocata dalle calde coperte elettriche di Marco Simoncelli e Antonio Di Girolamo.

"Like Petals", la traccia che da' nome all'album, rimane la mia preferita. Richiama molto molto da vicino il sound dei newyorkesi "The Spores", un altrogruppo a me molto caro. Si avvicinano il timbro della voce, la cura dei suoni, l'incastro di un basso e batteria estremamente precisi miscelato a chitarre effettate e ipnotiche tastiere in stile Cure. A mio avviso la canzone più consistente dell'album.

"Again" si fa strada con il suono brillante di un assolo alla Manic Street Preacers, mentre con "Get Out of My Way" rimango deluso nel non trovare un tributo a Paul McCartney ma sonorità più vicine ai Prozac+

L'attacco di "Air" non sfigurerebbe in una traccia dei Placebo, mentre il ritornello si sposta verso un sound più "california'96". Con una semplicissima inversione di coordinate ci spostiamo invece verso "Sev69", una ballad non proprio originalissima, che forse avrebbe avuto più resa come ghost-track,' puntando maggiormente su psicadelia e tastiere.

Ballad veramente piacevole e compiuta invece l'omonima "Saint Lips", che più di ogni altro brano mette in luce le varie sfaccettature del cantato di Valentina.

Mi piacerebbe molto che che i "Saint Lips" diventassero molto di più che "una piacevole scoperta", e che fossero sostenuti da quante più persone possibile. Sarebbe fico dimostrare che anche in territorio tricolore possiamo crescere gruppi di spessore in grado di emozionare con musica di qualità. Chissà. Potremmo perfino trovarci a rimanere incantati, fissando il cielo e vederli volare alti come petali nel riquadro di un momento prezioso.

Tic Toc Tic Toc


Per voi come muore Madonna?

Prentete e mangiatene tutti

Across the Universe

Una minchiata Galattica

sabato, maggio 24

Sabato 18 Ottobre



Calexico al Rolling Stone di Milano. Attend here

Arrivederci


Thumbs up per gli Envelopes, una band che dal vivo porta molta piu' carica ed energia che in studio, e ha regalato al raccolto popolo del Covo (ieri sera serata di chiusura) bei momenti e piacevoli sensazioni.

Certo che ad ogni concerto ne vedi una nuova. Del tipo chiederti se la loro cantante sia imparentata con Soda Fountain Rag, accordare una Gretsch identica alla mia per poi non suonarla, avere il pubblico in mano ad acclamare un riotorno sul palco plaudendo a tempo e incalzati dal bassista, per lasciare come unica motivazione di un mancato ritorno al bis con un "we didn't practiced it". E non dimentichiamoci della stessa cantante alla guida del megafurgone in stato di ebrezza all'uscita del club!

La voglia di ballare era decisamente tanta, e con l'energia di Pullo e Merighi il divertimento e' decuplicato. Grazie alla impareggiabile compagina di Robbie ed Ale e a Baccini che ci nutre sempre con amore e tante paste e salati.

La fauna del Covo ieri era veraemente pittoreschissima, e nel fumoso presepe del Bolognese si e' aggiunta una nuova statuina: quella del Mutandaro.

Che dire: in mezzo a tanti brani nuovi e meno nuovi (ah-ah-ah-ah-ah-ah-a-ah), ho scoperto che una canzone snobbiatisisma pure da uno scarafaggiofilo come me, a distanza di 40 anni ha piu' botta di tutte le altre sul dancefloor:"I SAW HER STANDIN THERE"!!!

E questo e' niente! Quasi in chiusura il coronamento di un sogno. Probabilmente ci doveva essere quache altro amante di insetti beat anni 60, perche' e' partito un meraviglioso "I've got my mind set on you", che mi ha fatto letteralmente andare fuori di testa, seguita dai Kinks!

Se non fosse stato il giorno della chiusura avrei concluso il post dicendo:"Avanti cosi'...". Non potendo rimanere a ballare sul pavimento impiastriccato fino a 64 anni mi accontento di un "Arrivederci a Settembre"

Ecco alcune foto. Piu' tardi carico un po' di filmati

Video 1
Video 2
Video 3

PS: (Non voglio sembrare cafone. Mi scordo semplicemente delle facce. Non e' che non voglia salutare, e' che sono sfigato, nel senso che le persone che ho visto poche volte o non hanno la faccia stampata su MySpace tendo a scordarle. E' triste ma e' cosi'. Detto questo ci tengo molto se mi salutate, sono solo un povero sfasato io. Invece Federico l'ho riconosciuto benissimo! E mi ha fatto molto molto piacere che mi abbia fatto festa. Deve essere una persona molto interessante)

venerdì, maggio 23

Any Road


" You live in a fancy appartement
Of the Boulevard of St. Michel
Where you keep your Rolling Stones records
And a friend of Sacha Distel"


Veramente un gioiellino il treno per il Darjeeling. Intelligente, brillante, curato scena per scena come se fosse un susseguirsi di quadri dipinti con ispirazione attenta e curata nei minimi dettagli. Nonostante il perfezionismo di Wes, il film riesce a trascendere dalla sua naturale cerebrosità per insinuarsi in una inconsueta trama del quotidiano sfilacciata nei pittoreschi territori dell'India più folkloristica e spirtuale. A perdere il treno è invece Bill Murray, attore Andersiano per eccellenza, che questa volta presenzia solo con un paio di cameo. La colonna sonora e immancabilmente pop e ricercata, un po' come il film, che divide lo spazio con richiami persi nel vuoto a diverse pellicole bollywoodiane.

(Su tutte "Where do you go to" di Peter Sarsted", la cui narrazione viene ricostruita come un puzzle di volta in volta in perfetta sincronicità sovrapponendosi alle sequenze del film)

Il cortometraggio con una androgina, irresistibilmente alterata, Natalie Portman, doppiata dalla inarrivabile DeBortoli, un incredibile intenso esercizio di stile a cui la scarna sceneggiatura, incastri di piani sequenza sempre guidati da gusto e genialità, un approccio coromatico seducente e psicotico, mantengono viva l'attenzione dello spettatore in un gioco di menzogne attese e disattese.

giovedì, maggio 22

Post For Pop

Pochi intimi ma tanta musica di grande qualita' ieri sera al Diagonal. Bando and Robbie at their best, che ci hanno deliziato con quanto di piu' soave potesse solleticare le nostre indie-orecchie. Io ero un po' scazzato per i fatti miei, forse solo stanchezza... ma come non scucire almeno un sorriso con selezioni musicali cosi' tweetteggianti? :)

Oggi giornata piovosa per me. Proviamo a telefonare a Case...

mercoledì, maggio 21

I don't wanna grow up

Prove un po' cosi'. Sullo snervante andate. Tuttavia i nuovi brani sono venuti bene, direi. La direzione e' giusta. Forse manca un po' di fiducia, in particolare per "Revolution #2". Il nuovo arrangiamento di "Total Groupie" direi che e' Costellosissimo e semplicemente strepitoso. Probabilmente gli altri non se ne sono accorti, ma io ero molto molto contento. Anche "Girlfriend" sta ingranando di molto, soprattutto Mic la sta assimilando parecchio. Walk this way!

martedì, maggio 20

Revenir Bientôt

Vedere i live di artisti seri, non solo nel senso del rigore e dello spessore delle atmosfere che evocano, ma anche per il loro ricercare strade sonore autentiche imboccando i cavalcavia delle mode scavalcandole da sopra e non facendo la fila per passarci da sotto, mi e' venuta voglia di abbandonarmi ad ascolti di spessore e un pochettino piu' pallosi.

Mi piace essere animale da salotto, oltre che da discoteca. Ma soprattutto mi piace sentirmi, allontanrmi dalla folla, isolarmi, per poi gettarmici di nuovo.

E' cosi' che mi e' venuta voglia di rimettermi ad ascoltare il cantautore francese William Sheller.

William e' scappato da tutto. Dal suo vero nome, da scuola a 16 anni per studiare composizione classica, dalla composizione classica dopo essere rimasto folgorato dai Beatles. Tanto correre e scappare e arriviamo stremati ad un connubio perfetto di commistioni. Voglio dire: "Revenir bientôt" non potrebbe benissimo apparire in una sequenza di Cowboy Bebop, con il suo incedere tra la classicità pop di Maya Sakamoto, le sue altalenanti scale discendenti tra Brahms (o come si scrive) e John Lennon, la voce che funge da liason (o come si scrive) tra Steve e Paolo Conte?

Che peso leggero quindi, che al posto di essere sostenuto a fatica ci trova trasportati dalla quintessenza della melodia. Una voce di solo piano vestita a perdersi nelle strade della melodia, cantando di poesia.


Ecco alcuni brani dall'album "Epures", pubblicato nel 2004

"Clandestine" - William Sheller
"Revenir bientôt" - William Sheller
"Chanson d'Automne" - William Sheller

Di William Sheller esiste anche questo videoclip, che potrebbe appartenere ad un epoca post-cinematografica qualsiasi ed erigersi al di sopra di ogni tempo e universo immaginifico. Aspettate l'ora tarda e fatevi rapire dalla magia della fantasia.


lunedì, maggio 19

domenica, maggio 18

Calling a Girl

Vorrei approfittare di questo spazio - hem hem - per ringraziare LAURA. Laura, cioè, non lo sapevo che avevi una rubrica domenicale in radio! Quando ti ho regalato l'EP L'ho fatto in buona fede! Grazie, mi ha fatto piacere :)

Aggiornamento: Laura... o Anna? :P

Arazzo (I Wore A Smile)


Ieri evadere era una priorita'. C'e' un pazzo che l'ha capito e ha rilanciato una mia proposta un po' spavalda e brava. Se ci sono tre artisti italiani che hanno segnato la mia discesa negli inferi dell'alienazione dewl cantautorato indie, questi sono Paolo Benvegnù, Andrea Chimenti e Marco Parente. Pensare a questi tre pazzoidi radunati in un solo luogo in un unica serata, e il pensiero di poter macinare chilometri e chilometri soltanto per poter avere la fortuna di capitare random in un ristorante caratteristico dall'altra parte degli appennini, era un motivo più che valido per smuovere il culo da casa e passare una serata ad Arezzo. Perchè, come ha notato Seek, in giro non c'era mica un cazzo di meglio.

Il viaggio è stato molto fico. Incredibile come in giro ci siano ancora luoghi, lungo le colline italiane, in cui è ancora possibile immergersi nella natura al pari di una visita ad uno zoo safari, e paesini di una decina di case tra un'oasi di verde e qualche comunità di orsi selvatici e cinghiali. Hanno ragione gli scettici delle congetture fantascientifiche di John Titor. Viaggiare nel tempo e' impossibile, semplicemente perchè il tempo non esiste. E' una pura convenzione proiettata dalla psiche dell'uomo. La prova vivente è proprio trovarsi tra abeti, sassi e chiese medioevali, (abbiamo beccato una incredibile fiera di rally e formula uno, cosi', in mezzo al nulla) dove nulla e' assolutamente cambiato. La gente gira ancora in bici, va a messa, ascolta Pupo e Vasco Rossi, passa il tempo al bar o passeggiando lungo le strade, in conventicole che non superano mai tre persone per gruppo e la sera il letto è l'unica alternativa al divano. Io sono affascinato da questi luoghi. Sono un nostalgico, penso che si vivesse meglio negli anni settanta che nel duemilaesettanta, e trovo che il fatto che certi costumi sociali siano preservati in queste specie di bolle temporali lo trovo molto rassicurante.

"Svolta leggermente a destra", "prosegui per ducentomentri", "stai guidando da due ore fermati per una pausa", giunti ad Arezzo nel bel mezzo del nulla, il navigatore se ne esce con "siete arrivati". Cosi'. Nel mezzo del nulla.

Nella grande area commerciale, appena fuori dal centro, diamo un'occhiata sbigottiti intorno. In un angolo di uno stabile notiamo alla fine una scritta non troppo evidente sul muro. "Double Deuce". Il posto l'abbiamo trovato.

Fortunatamente il primo ristorante che troviamo in centro era overcrowded, il che ci ha portato in un'osteria tipica, in cui personalmente mi sono trovato veramente bene (e satollo)

Torniamo al Double. L'ingresso dei meno rassicuranti (corridoio, scale, banchi, a metà tra centro sociale e la tua vecchia scuola media come la ritroveresti... ora) ma il locale VERAMENTE VERAMENTE una figata! (ricordate che un metro rilevante per l'opinabilità del mio senso estetico è che per me il "Rainbow" era un locale VERAMENTE fico). Mi è piaciuto veramente tutto: com'era strutturato il locale, il palco, molto grande e l'acustica. Anche la gente e l'atmosfera, via (un po' meno il DJSet, soprattutto da quando al parrucca - Bugo, Baustelle - è subentrato Wim Wenders - Sburonica, LCD SS).

La gente era arrivata. Anche perche' penso che a meno che uno non scelga di andare a Prato in giro non ci sia molto da fare (ve lo dice uno che è arrivato da Cesena!). La popolazione Indie è piu' o meno la stessa che da noi (scimmie che emarginate dal popolo dei cigni fanno del loro meglio per rappresentare una alternativ-coolnes), anche se il loro test-o-metro butta un po' piu' sull'etnoitalo-chaca-bum.

La serata - cominciata tardi - era sostanzialmente divisa in due.

Serata A) Gruppi caciari del posto, scontati quanto tecnicamente molto avanti, soprattutto il batterista del primo gruppo, veramente un incredibile fenomeno di talento

Serata B) I nostri grandi eroi.

Che voci. E' stato veramente emozionante vedere raccolti in un'unica serata i talenti di Chimenti, Parente e Benvegnù, tutti al loro top (a mio avviso)

Momenti clou della serata: vedere i vip tra il pubblico assistere ai concerti in raccoglimento col pubblico; Parente che si mette a cantare "Mi si è rotta la chitarra"; Chimenti che chiama Parente a suonare la batteria in un suo brano; la performance di Benvegnù veramente adrenalitica (sembrava un vulcano in perenne eruzione, tra un po tra un Dio&)%$( e un Puttana)%£$ a microfono spensto gli saltava una vena.

Il resto è stato il ricordo di un'altra serata indimenticabile e la botta di culo di essere arrivati vivi a casa nonostante sonno, alcol, incidenti, rospi, gatti selvatici, precipizi e gincane.

Ecco alcune foto

Ecco i Video:

- Zero1
- Zero2: I Leopard Lodge
- Zero3: Marco Parente
- Zero4: Andrea Chimenti
- Zero5: Chimenti + Parente
- Zero6: Paolo Benvegnù



venerdì, maggio 16

Lost 4.12

CAZZO!

CAZZO!

24 giorni ed esce il nuovo dei Fratellis!

Carinerie Americane

"Oh the charming moonwalker that made me forget, I swear boy you are... a Diamond in the rough ..."

Una giovane cantantessa degna di nota: Laurianne. Date un'occhiata al suo space :)


Tiny Time

Continuano le prove, con un obiettivo rinnovato: al posto di tirare a lucido il repertorio gia' testato, approfittiamo del temporaneo vuoto di ingaggi per collaudare e ingranare i pezzi nuovi. Che dire... se quello di oggi potesse essere lo standard di tutte le giornate di prove... ci farei la firma sopra! "Scrambled Eggs" viene una favola! Manuel e' una roccia, Mic si ricorda tutti gli stacchi e le variazioni, Dendrix: ci siamo quasi! XD XD XD

Anche "Girlfriend", nonostante qualche diverbio sulla melodia iniziare da infilare o meno, procede piuttosto benino. La settimana prossima si va avanti cosi' :)

giovedì, maggio 15

Una volta ci si baciava


C'è solo una maniera in cui riesco a definire i Kills. E non e' ne "Hurricano" ne "Serenado". E' una palla micidiale. Uno di quei gruppi clone inutili capofila di una musica tutta uguale e reciclata pronta e impacchettata che si discosta dalla prima disco anni novanta solo grazie ad una fondamentale differenza: questa viene suonata.

Tuttavia i Kills hanno il vantaggio di essere pubblicati da una etichetta a dir poco mitologica come la Domino. E hanno il loro buoni episodi, i loro capitoli riusciti. Last day of Magic, a mio avviso, rimane uno di quelli.

mercoledì, maggio 14

Apple+Vision

Una sigla alternativa per la Melevisione?



Tra le cose che mi ero perso i "To My Boy", duo powerpop dal Liverpool sospeso tra Kraftwerk, Nintendo e demenza ormonale. Dicono che per un po' scopmariranno per lavorare al nuovo album. Che dovra' essere incredibile. Quindi, come congetturato da me e Porlock, non si faranno vedere mai piu'. Amen.

lunedì, maggio 12

heavy-on-the-pork


Se tutti i brani sono come "The Greatest Man That Ever Lived (Variations on a Shaker Hymn)", chi ha amato Pinkerton puo' finalmente gridare al miracolo. Se sono come Troublemaker, solo per completisti. Cazzo. Non vedo l'ora di avercelo tra le mani quell'album (assieme a Momo Fuku di Costello). Grazie a Gec x l'anteprima.

Charleston Rock!!!


Finalmente un concerto delle Charleston vicino a casa! Il 31 Maggio, in occasione della notte bianca cesenate, non perdetevi il loro spettacolo dal vivo in Corte Dandini alle 22 :)

Cioe'

Il 18 Luglio ci sono i DURAN DURAN a RAVENNA
E non all'Hana-Bi

Ebbene si'



Sembra che Doctor Who... abbia una figlia! Non so come abbiano fatto a prenderci alcuni fan. Mi ricordo che in alcune discussioni on-line sull'avvicinarsi del limite di vite a disposizione del dottore, qualcuno aveva fatto la sparata che le avventure potessero essere portate avanti da un'eventuale figlia. Forse queste voci si rifacevano ad alcuni racconti, molto popolari a Londra. Fatto sta che la gabbola c'e', e Miranda (il nome della figlia) non sembra essere l'adottiva figlia di The Emperor, gallifreiano e Timelord come The Doctor, ma il frutto proibito... dell'eugenetica!

Veramente carina l'attrice, che non ha superato nessun tipo di casting, in quanto e' semplicemente la figlia di uno degli attori che ha precedentemente interpretato il celebre personaggio inglese. Per la serie: viva le coincidenze! (e altro)

domenica, maggio 11

S&D III

Assolutamente Geniale



A me fa crepare che la band cerchi di riingilare il riff di "My Sweet Lord" ove possibile anche se non c'entra un cazzo! XD XD XD

Se avete la pazienza di seguire tutta la trafila fa ancora piu' ridere :D

Confronta con questo e questo. E quest'altro va'...

* Plin Plon *

::: Comunicazione di servizio :::

Sabato prossimo i Tiny non suoneranno allo Sugar Ray.

Landscapes

Mentre ero in partenza, frettolosissiammente come al solito, in direzione Hana-Bi, per quelle radioattivissime strade di campagna e basi militari che portano da Cesena City (Italy) a Marina di Ravenna (World), mi sentivo come quando ero bambino.

Intendiamoci. Da bambino non ero in grado di guidare la macchina, ma ogni volta che tornava l'estate mi chiedevo: "Mi ricordero' come si faceva a nuotare?"

Il mio terzo anno di Hana-Bi, e ancora tutto mi sembra ancora nuovo, avventuroso, emozionante. Esco dalla superstrada, Go-Between e Ian Fays dallo stereo, e penso:"Mi ricordero' ancora come si fa per raggiungere l'altra parte dell'Estate?". Chiaramente si', e tutto viene facile, automatico, ma senza perdere il brivido dell'emozione.

La sera prima "Sons and Daughters" al Bronson. Un altro regalo di Chris per una stagione che e' stata veramente mirabolante, giusto compromesso tra innamoramenti esclusivi e scelte degli avventori.

- We've been in Italy once before, some years ago, but I can't remember the name of the city
- URBINO! (faccio io)
- You were there?
- Of course!

Molto e' cambiato da Urbino. Forse piu' per loro che per i Raveonettes. In tre anni di mezzo ci si sono messi CSS e Long Blondes, e tutti i figli (ah-ah-ah-ah-ah-ah-ah-ah) e le figlie (ah-ah-ah-ah-ah-ah-ah-ah) hanno perso un po' di quella ostentata fiera arroganza da crudele sfrontatissima giovinezza dettata anche da essere nella top 100 dei singoli piu' venduti in Inghilterra con "Johnny Cash". Addio kimono rosso (era piu' S&D la Len), addio ciuffo rockabilly (molto piu' rock e aggressivi i due ragazzi dei "200 battiti al secondo", che hanno veramente sbalordito). Meno adrenalina, piu' simpatia. Rimagono una chitarra ispirata, ipnotica e feroce, empatia e gusto dell'invenzione melodica. Una buona band che ci ha fatto divertire, con un Pullo in consolle che ha forse stupito con la sua selezione migliore tra quelle che ho sentito (colratissima tra l'Orange Juice e i Pink Grease, il cui primo album originale forse ce l'abbiamo solo io e lui in tutt'Italia!)

Hana-Bi dicevamo. Mi sono veramente divertito in compagnia di Clever e Heike, un simpaticissimo Chris, i gentilissimi Air-Pop, un Ebi un po' spigoloso ma molto Motown, quasi trasfigurato in nella ottava versione di Bob Dylan.

Tra le chicche che hanno fatto di quella giornata una giornata speciale:
- Il ritorno di Boch sulle scene, seguito a breve dallo "Scamarcio dei Poveri"
- I Clever che spiegano come gustare appieno le ultime caramelle da droghiere svelandone i rituali segreti
- Gec e il divano
- Zonda che si prostra davanti ai fan
- Avere finalmente scambiato due parole con quella misteriosa figura che e' il fonico batteraio dei Satellite Inn
- Stefano che in 5 mesi e' migliorato in modo impensato alla batteria mi ha veramente stupito. Ha gusto e inventiva, con i Clever che hanno regalato veramente la migliore delle loro prestazioni
- Il basso acustico di Ste, che lo suona per terra come se fosse un sitar, incurante delle raccomandazioni del fonico
- L'"arroganza" di Gec
- Chris che tiene me, i Clever, l'Ema e Ebi inchiodati ad un tavolo per indovinare quale e' il famoso ospite con la "I" americano che assomiglia ai Calexico (e' stato veramente il momento della giornata)
- "Perchè hai messo Ita nel blog?" / "Perche' siete cittadini del Mondo" / "Ma se non abbiamo neanche la patente per uscire da Ravenna..."
- Il tipo che telefona a Gec durante il concerto ("Oh! Non ci chiama mai e si fa sentire solo quando suoniamo...")
- Un Pastina scatenato che stramazza per terra, e Ema con la faccia da cartone animato seccato che gli si siede sopra "per punizione" (molto bella "The Bride")
- La consueta cordialita' di Chris
- Cecca che fa il supervisore. Molto molto "super".

Che dire. L'estate e' partita molto bene. Contento di conoscere persone cosi' speciali.

PS (Grazie a Gec che mi ringrazia sempre dal palco e Bando che mi presta le maglie fighe :) )

S&D Pt.2

Sons & Daughters

sabato, maggio 10

200 Gelo x Secondo

Under The Bronson Rotunda


In frettissima come al solito (voi potreste d'altronde biasimarmi per aver cercato di dormire per una volta ALMENO sette ore). Vi dico solo che, rientrato a casa dal concerto dei Sons And Daughters ho drammaticamente scoperto che potevo seguire l'episodio di Lost che avevo lasciato da scaricare alla mia cara controparte computerizzata anche allungando il cavo delle cuffie fino ad arrivare ala letto. Indovinate chi si e' svegliato con il computer acceso? Bah. Anyway... ecco le prime foto del concerto. Commenti e filmati ah... boh??!?! Oggi pomeriggio saro' a Marina. E anche questa sera mi sa...

Enjoy Song & Daughters & 200 Gelo Pics

venerdì, maggio 9

Tidin' Up Valverde


Band: Tiny Tide
Ora: Boh?
Giorno: 17 Maggio 2008
Luogo: Sugar Ray (Ex NRG)
Evento: Questo
Recap: CESENATICO - via michelangelo 4•CESENATICO•FC•INFO 389/1955461
Locandina per proseliti: questa

giovedì, maggio 8

Killer



"Un periodo un po' di cacchetta. Che pero' sembra che, molto lentamente, si stia riprendendo. E questo soprattutto grazie inconsapevolmente (più o meno) a Enver :) Poi uno cerca un po' di sfogo e aiuto almeno a suonare e 150.000.000 polemiche anche li'! Basta! Gente: POSITIVITA'!!!! Saluti Saluti Saluti (Frettolosi)"


Questo post doveva apparire questa mattina. Ma sono stato TALMENTE frettoloso... che non ho cliccato su "Pubblica Post" XD XD XD

Ecco quindi un link diretto ad una trascrizione della segnalazione dei Tiny Tide du Blow Up 120 :)

mercoledì, maggio 7

Tanotto

Così. A vedere la compilation di Airpop, che vi attente per una serie di strepitosi aperitivi in terrazzo, mi era venuto voglia di immaginare la mia pirma abbronzatura musicale. Demodè e caotica come al solito, prefetta colonna sonora per il mio cervello febbrilmente surriscaldato e malato.


Cosa ne è venuto fuori? Basta cliccare sulla copertina.

martedì, maggio 6

The Wire The Pics



Ecco alcune foto del concerto dei Wire che si e' tenuto al Bronson

Video 1
Video 2
Video 3
Video 4

All Too Much



E dire che per un attimo ho pensato anche non andarci! Avrei fatto una gran puttanata, anche se la mia mancanza di voglia era da imputare soprattutto alla stanchezza. Ci hanno dato una bella lezione di musica 'sti vecchietti! Bel concerto veramente. Uno di quelli che aggregano tutti gli appassionati di musica da un confine all'altro del grande mare della musica, dai rockers agli indiettari. Non solo un pezzetto di storia, ma quattro signori che ci hanno tenuto a ribadire che con due chitarre, un basso e una batteria, e' ancora possibile divertirsi ed emozionare con lucida rabbia ed intelligenza. Bel concerto quello dei Wire.

Presto (tipo non prima di questa notte) un po' di foto e filmati :)


domenica, maggio 4

MAGARET! MARGARET!

Non pensavo fosse possibile morire per risa...

giovedì, maggio 1

I CAN stand it


Ci sono quei gruppi, quelle situazioni, quei momenti da cui ti aspetti molto. Vuoi per la voglia di gettarti tra le braccia di sensazioni ed emozioni amiche, fidate e difficilmente traditrici, vuoi per la soddisfazione di rifarsi da frustrazioni, tensioni o lunghi intervalli di noia, vuoi per divertirti o ascoltare il suono di voci amiche.

Eppure ci sono gruppi, situazioni, momenti, che non fanno davvero nulla per essere cosi' speciali. La semplicità di forze spontanee e genuinee riescono fortunatamente a sorprenderci con carica e affetto. E' stato il caso dei Lodger, di Leed (lo dico perchè sembra che ci siano piu' gruppi con "Lodger" nel nome che "Tigri" negli scantinati delle indie band), che con il loro sound genuino e un po' ciottantiano non solo hanno convinto, ma hanno coinvolto ed emozionato i ragazzi presenti al Mattatoio, che a sua volta è popolato di una ciurma di gentilezza e affabilità ormai più che assodata. Ormai non piu' tanto incredibile incontrare Paddy e Paolo e scoprire che anche dietro la calata italica della band ci fosse dietro lo zampone di MyHoney Rec.

Cosa e' accaduto di tanto particolare? Ho conosciuto una ragazza che aveva partecipato ad un oldissimo cdswap (e che aveva addirittura sentito i Tiny per radio! Grazie Arturo e Envy!), ho compilato il bordero' per la band (non vedo l'ora di ascoltare "Nothing" e "Apple" degli "A Man Avec Le Lunettes), abbiamo notato che la frangetta con occhiale e' una moda che dalle ragazze e' passata ai bassisti indie, introdotto il Prof al Matta, scoperto una nuova unita' di tempo (la birra)... and we had fun! :)

PS: E' raro vedere indie-band concedere un SECONDO bis con un forzato cambio di scaletta dirottato su uno dei loro primi brani, e vedere "cacciare" due dei nuovi membri per eseguirlo :) )


> Qui altre foto :)

> Qui un altro filmato


> Il famigerato bis bis