mercoledì, gennaio 24

Nova / Olda


Negli anni Sessanta, in Italia e in altre parti del mondo, ha preso avvio una ricerca visivo-cinetica su cui si è fondata l'Optical Art; questo genere artistico, a sua volta, ha intensificato sia la speculazione dei fenomeni percettivi sia la sperimentazione di nuovi linguaggi.

Così la ricerca artistica "non finalizzata" ha potuto offrire importanti contributi ai settori del disegno industriale e della comunicazione visiva. E' sorprendente comunque constatare come in campo artistico abbia trovato spazio e suscitato interesse una tendenza basata sulla ricerca ottico-visuale e logico-matematica, in un periodo storico in cui si esaurlisce l'arte informale ed esplode la molla della Pop Art.

Tra i ricercatori più impegnati che hanno prodotto opere significative sul piano sperimentale visuale c'e' l'importante presenza di Enzo Mari, che nel campo dell'estetica ha applicato il medesimo impegno, rigore, metodo d'indagine riservate al settore del disegno industriale.

Per l'affinità espressiva bidimensionale della superficie, si sono create profode relazioni con il graphic design.

Nel settore della didattica, soprattutto nelle diverse scuole della Svizzera di lingua tedesca, si è lavorato a lungo sulla ricerca gestaltica, in particolare nei corsi tenuti da Armin Hoffmann.

Il successo ottenuto da Le Parc, premiato alla Biennale di Venezia, ad esempio, influenzerà l'intero progetto di corporate image dei Giochi Olimpici di Città del Messico del 1968, a cura di Eduardo Terrazas e Lance Wyman.


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