Questa l'ho scritta solo xche' Ric me l'ha chiesto :)
Masha Qrella cerca una sua identita' lontano dalle band mittle-eurpee che l'hanno ospitata in precedenza a ricoprire ruoli decisamente secondari, una su tutte: i Mina.
Forte di due album accolti positivamente dalla stretta cerchia di fedeli Indie e di un pop leggero e non troppo ricercato, Masha si avventura in un tour Europeo con una manciata di tappe italiane. Io hoseguito quella del ClanDestino a Faenza.
Meriterebbe una recensione a parte solo il locale. Luci soffuse,bancone del bar chilometrico, divanetti lounge scassati disseminati lungo i due piani in legno, e da quest'anno, oltre al ristorantino che punta su ricette veghiane, un palco degno di essere considerato tale. Il tutto gestito da Morena, energica Xenne dai gusti artistici impeccabili e dai modi un po' bruschi e spartani. Ma efficaci. Ti rendi subito conto della sua personalità quando te la ritrovi sbucare dal backstage digrignando "Hai visto per caso quelli della band? Dove cazzo sono andati?" o "E' inutile che tenete il culo incollati a quelle sedie, tanto adesso le schiodo", mentre carica ad uno ad uno tutti i divanetti lontani dal palco. Il suo intento e' quello di rendere piu'rocchenro' il locale o dare più spazio agli avventori? Dato che il concerto ha subito 2 ore di ritardo e le persone tracimavano fuori dal locale, opterei per la seconda ipotesi. Centinaia di persone. Ma li' per Masha solo una ventina.
La chanteuse si presenta sul palco con più filtri ed effettiere che strumentazione. Un'altra ragazza, che fa piu' da tappezzeria che altro, ogni tanto da' qualche lieve colpetto alla chitarra e mima cori impercettibili. Un ragazzo si occupa invece di moog e drum machines. Talvolta di armoniche. Gli occhi sono comunque tutti per lei.
Ragazzina molto semplice, taglio di capelli interessante, tutina blue no logo e occhi dello stesso colore perforante, Masha ostenta una sicurezza di se' del tutto illusoria, pronta a crollare di fronte ad ogni applauso del pubblico (sorriso smisurato, rossore, sguardo sospeso - ma solo momentaneamente - verso le assi del palco) Masha sospende subito lo strano ed irreale discorso di benvenuto improvvisato ("Abbiamo fatto tardi perche' c'era veramente tantissima gente fuori dal locale... e... e... mi capite? Vabbeh..."). Pochi le prestavano attenzione. Ho cercato quindi di spezzare un po' la tensione: "Chi ha vinto a bigliardino prima?"
"Beh", risponde prontamente e un po' sollevata dell'attenzione, "...leragazze ovviamente! Non vincono sempre le ragazze?"
Se non avete mai ascoltato Masha Qrella dal vivo preparatevi a rimanere spiazzati. Nessuna atmosfera ricercata alla Imogen Heap, prevalenza di chitarre sulla musica elettronica, tanta poca tecnica ma estrema cura e attenzione per i suoni, a dire il vero molto scarni ed essenziali. Poca mente e tanto cuore quindi. Perche' anche la voce di Masha, seppure gradevole ed eterea, si libra in aria ma non vola, seduce ma non ammalia, regala dolci e ripetitive ballate indie-pop (nessuna concessione a cover o assoli) ad un pubblico facilmente colpito e conquistato.
2 commenti:
Ottima recesione. Ha fatto bene riccardo a pubblicartela anche altrove. Ora tocca anche a me: Bravo Zonda, Bravo!
Davero Share? Pensavo di non essere stato troppo positivo nei confronti di Masha Relli. Grazie! (sia chiaro. A me il concerto e' piaciuto tantissmo e ha regalato delle emozioni bellissime). Grazie Share! Grazie! (Io sento pacche sulle spalle). E grazie Tur.
Posta un commento