domenica, ottobre 18

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Partiamo dall'oggi. Oggi e' fondamentale. L'anello di congiunzione tra Futurama e i Flinstones. Dendrix è venuto agli Studio Sonda e abbiamo fatto finalmente un gran casino. Grazie ai vicini di aver permesso che "Oggi" sia ancora un ponte di tramite tra due momenti della mia esistenza e non uno strapiombo improvviso tra l'indie scenester che ero e la rockstar che non diventerò mai da vecchio.

E tutti gli altri giorni che ho saltato? Forse ormai non vale neanche la pena di riassumerli, tanto le mode passano in fretta, e molto presto nessuno si ricorderà di quanto facevano cagare gli XX e i Fuck Buttons. Diciamo che sono stato molto malato (quasi per una settimana intera, da weekend a weekend), e l'unica mezza giornata di salute che ho avuto a disposizione ho lavorato a questo:



Il video l'avevo più o meno in testa da quando ho scritto la canzone con LeBleu, ma - vuoi la potenza del computer, vuoi la mancanza di voglia di sbattermi - non ero mai riuscito a realizzarlo.

La settimana pre-precedente invece vale qualche ragguaglio, grazie ad una brillante doppietta al Covo Club. Niente di trascindentale, non i gruppi del secolo, ma tanta buona musica anche prima e dopo i concerti. (Un pazzo ha messo su' "Brainiac Daughter" dei Dukes of Stratosphear e nella "Sala Grande" qualcuno mi ha fatto di nuovo scatenare con "Never Missa a Beat" dei Kaiser Chiefs!!!)


I JoyCut non li conoscevo. Tecnicamente molto bravi, soprattutto per essere italiani. Non mi hanno detto molto, ma decisamente una band di valore adattissima al Covo.



Con la loro voce e un ensemble così affiatato i Cinematics sono stati decisamente molto meglio dal vivo che in studio. Una band veramente energetica, che supera in vibrazioni e intensità quello che un suono già datato dopo due anni non è in grado di suscitare.


I Fiery Furnaces invece una bella sorpresa, con una formazione a 4 più rokkkettare che mai. Non sapevo veramente cosa aspettarmi da un duo che in studio si permette un eclettismo così fantasioso quanto calcolato. Basso, chitarra, voce e batteria sono riusciti a trasformare le loro fantasie pop in una corrente di cambi ritmici e armonici veramente notevole. In particolare mi ha colpito l'incrocio dodecafonico di basso e chitarra in alcuni stacchi, dove le melodie dei due musicisti si incrociavano al confine tonale dei rispettivi strumenti, per poi tornare al rigore dei singoli brani.

Eleanor Friedberger gran tonna, proprio il genere di performer che mi manda in visibilio: modesta, vivace, fantasiosa, generosa ma che non si fa calpestare, che conosce quanto può donare ai fan ma allo stesso tempo quale è il vero confine del palco. Ed è così che si è concessa sorridente al brindisi con una fan in quella frazione di tempo concessagli dal brano che stava interpretando, tagliando corto pero' ai successivi inviti della ragazzina quando si e' trattato cose piu' ... stupefacenti, ignorando anche le successive offerte per un semplice sorso d'acqua.

Aspettando altre mirabolanti serate in compagnia di amici e buona musica, per ora mi limito a pompare i Gluecifer di brutto e autoffrirmi... un sorso di ottima coke! :)

Approfondimenti su foto e filmati li trovate qui e qui....

Ah, sì! Sempre sul "bloggone" ho pubblicato una mia intervista a Frida Vermina delle Rough Bunnies che ha suscitato abbastanza entuasiasmo e scalpore. Se vi va di chiamare un amico o amica e farvela tradurre dall'Inglese, la trovate qui....

Sono ancora in tempo a ricordarmi di avere scordato qualcosa? Mmm.... certo! Qualche lunedì fa ho registrato in studio le parti vocali per "February","Ginger Genie" e "A Song For EMI". E ora il nuovo episodio...