venerdì, ottobre 31

First Light's Freeze

Che dire. All'inizio della serata, con chilotoni di sonno arretrato e imprvisti dell'ultimo secondo, ero abbastanza snervato. Poi e' stato una figata! Le facce amiche riescono a rassicurare piu' di ogni altra cosa, e Ettore e' stato molto gentile. La vera figata torarsene a casa imbracciando la chitarra intonando con gli amici alle spalle "No Cars Go", "Here come the sun", "Whatever", "Kitty Jesus" e "Total Groupie".

MI SONO SPATACCATO!

A non so quando un po' di foto e filmati.
Nel frattempo vi lascio ad un link e ad un altro :)

Ringrazio tutti, Simona, Manuel, Dendrix e Mic in primis, ma anche Bando, Gaia, Sonia Doug, Cristina, Pop Porlock, Matt Share i Retropoppi e ommioddiononmirocrdoe'tardi.

mercoledì, ottobre 29

Streets of Ronta

Beh beh beh.

Ne succedono di cose strane in una giornata.

Tipo intervistare personaggi con la stessa tangibilita' di Babbo Natale, o tuoi idoli di sempre dal passato (presente quelle situazoni del tipo - massi', tanto vuoi che veda il mio blog? Potro' pure plagiargli un po' di grafica! - poi passa meno di un anno, e... ). Ma - soprattutto - fermarsi al casello per pagare la tratta di autostrada... e vedere saltare fuori dal nulla GIANFRANCO LAURETANO!

Ciao Jerri! :)

IL FUTURO


E' Preistoria! :D

IT'S WIRED


Sembra che esca la versione Italiana di WIRED.
E che non costi neanche troppo!

martedì, ottobre 28

Back To Nothing Pt.1

Ieri è venuto Dendrix, per l'ultima prova prima del 30.
Direi che ci siamo divertiti ed e' andata benona.
Al che, per l'alternanza dell'esito delle nostre jam sessions, ho proposto di rifare tutti i brani alla cazzo. Ma a Dendrix non e' sembrato il caso :D

Cambiamo discorso. Cosi'. Ale'.

E' da un pezzo che non facevo una cassettina per la macchina.
Mi ci sono ritrovato questa sera, dato che, per ragioni un po' lunghe e noiose che non sto a spiegarvi, per una settimana dovro' riprendere su' quella vecchia.

Ecco il risultato.


LATO A:

DOSEN’T MATTER MUCH (Blood Red Shoes)
FOLDED IN HALF (The Bank Holiday)
TREAD EASY (The Bank Holiday)
VICAR IN A TUTU (The Smiths)
FRANKLY, MR SHANKLY (The Smiths)
NEVER HAD NO ONE EVER (The Smiths)
DON'T WEIGHT ME DOWN (Broadcast 2000)
SLIPPED, DISSOLVED AND LOOSED (Lambchop)
NATIONAL TALK LIKE A PIRATE DAY (Lambchop)
A HOLD OF YOU (Lambchop)
FEEL (Jesse Harris)
IN HEAR PARK (Department of Eagles)


LATO B:

YOUR NAME (Oh! Custer)
(HERE’S ONE FOR YOU) UNDERDOG (Bedroom Eyes)
LOST BECOMES FOREVER (Princess Niko)
DESTINATION (Zipper Cremallera)
ZIPPER (Oh! Custer)
MAKING YOU UP (The Morning Paper)
NOT EVERYBODY GETS TO BE A ROLL (The Westfield Mining Disaster)
THIS IS A FAMILY (Scottish Polis Inspectors)
ANIMAL SOUP (Horowitz)
FORGETFULNESS (Apple Orchard)
EXOTIC LOLLIPOPS (Penguin VIlla)
FOR BRIAN HAW (XX Teens)
REVENGE FOR LOVE (Spandau Ballet)


Dai! Cambiamo discorso per la seconda volta in un post!
Ieri ho ascoltato l'episodio di Geeks Radio. L'ultimo che è stato trasmesso dagli aperonzoli amici di Brescia. Masterizzato su cd e ascoltato mentre mi recavo al lavoro c'e' mancato poco che mi spiaccicassi sul guard-rail per le risate! Ottima selezione musicale tra l'altro.

E poi cosa sento? La prossima settimana ci sara' uno speciale "CLOUDBERRY vs TRATTORIA RECORDS"!!! Cioe'... non so cosa metteranno su'... ma e' una GENIALATA! Sapete da quant'e' che sostengo che tra le due etichette ci sia più di un'affinita'? Chissà cosa ne verrà fuori :)


MA SOPRATTUTTO (e 3!!)

Bella scoperta!

Loro vengono da Oslo (da dove, senno') e si chiamano"Je suis Animal"

lunedì, ottobre 27

Fuori dall'Arena



Gli esponenti del pop-rock inglese "usa e getta" degli anni '80 sono più numerosi di uno sciame di cavallette. Meritano di essere ricordati gli Spandau Ballet, cugini dei Duran e alfieri di un soul-funky che è, di fatto, il migliore esempio di easy listening del decennio.

"Parade" (Chrysalis, 1984) è il loro album più riuscito assieme a "Through the barricades".

Era il 1986, una domenica pomeriggio. In quel periodo ascoltavo piccole colorate bolle di sapone. Quel brano, col suo malinconico decadentismo, mi aveva un po' spiazzato.

Emersi dalla new-wave più autentica ("Journeys to glory", 1981), hanno infine ceduto al lato più commerciale dei new-romantic per diventare i Coldplay della generazione paninara.

sabato, ottobre 25

Dream Pop Party In Cesuola



Eravamo pochi a vedere i Cranes (inaspettatamente Bando e Gaia tra questi. Seek un fedele da sempre).
Un peccato. I Cranes hanno veramente scritto un pagina della musica, nello specifico in una nicchia ritagliata tra Goth e Dream Pop. Bertaccini lo sapeva, e infatti metteva dischi in pre e post serata guidato dall'istinto della percezioine si suoni, ricordi, situazioni.

Scambio due parole con un tipo grosso dietro al bancone di magliette e cd.
Ad un certo punto gli faccio:"Ma suoni nella band?"
"No", mi sento rispondere, "... ma loro si'".

Scambiamo due chiacchiere con Ben Baxter e il tatuatissimo Jon Calendar.
Amano la scena indie, ma non hanno il tempo di seguirla, suonando parecchio, l'Italia è ok, concordano nel dire che Ian McCulloch e' un cretino con gli occhiali da sole perennemente stampati in faccia e due ragazzine sottobraccio, ma che spacca ancora i culi, il gruppo preferito del momento gli Elbow.

Inizia il concerto. Alison Shaw non sembra invecchiata per nulla. Come sempre felice di usare il palco come il suo giardino personale per giocarci un po', spesso sorridente, maglietta vedo non vedo vedo e pettinatura quasi decente la rendono anche quasi piu' carina. La voce è quella di sempre, con i tappeti sonori plasticosi e stuccosamente perfetti del coraggioso Paul Smith, ricalcati come da copione senza mai azzardare un ritornello per cogliere il meglio di una voce, quella di Alison, che piu' che di Britannia sa di Giappone, per alcuni tratti molto simile a quella di Chara.

L'armamentario che la band si porta appresso è forse cio' che convince di meno. Tencicamente maniacalmente preparati, i suoni appaiono filtratissimi da impianti che non sparano eccessiva potenza e stack impilati come grattacieli. La batteria era l'apice del futurismo. Sarebbe piaciuta molto a Case.

Tuttavia i Cranes li ho preferiti dal vivo. Mi sono sembrati una band piu' umana, e non un file midi con un bellissimo cantato sopra. Il meglio l'hanno dato al terzo bis, con un brano finalmente rocckeggiante (non si e' esattamente capito perche' Alison si sia appesa al collo la chitarra elettrica se poi non l'ha suonata, ma forse il segreto era quello) e una meravigliosa chiusura acustica.

Rimangono le sensazioni di un qualcosa di speciale appicicate addosso durante la serata. Peccato che a condividerle fossimo veramente in pochi. Forse un evento del genere avrebbe meritato piu' promozione.

Ringrazio Matt Share, a cui ho rubato il video :)

La Scuola



The School | Live @ Diagonal 2008 Pt.1
The School | Live @ Diagonal 2008 Pt.2
The School | Live @ Diagonal 2008 Pt.3

venerdì, ottobre 24

A well lighten place


"La tastierista ha i numeri"
Bella serata! Bravi Airpoppi e Organetta. The School: come commentava Ebi la banda da liceo (the trick is in the name) che tutti quanti noi brit indie forever youngster in da heart vorremmo avere a portata di mano. E per una serata l'abbiamo avuta. Fanculo alla tecnica e all'originalita'! Siamo indie, fateci ballare, fateci sognare (come nel megamidley finale? QUALE? Quello con "Sowing in the seeds of love", "She loves you", "Dear Prudence", "Around the World", "Ticket to ride" che suonava nella testa di Zonda e Ebi mentre Merighi aveva la modalita' di ballo settata su auto-fire)

Proprio bravi, spontanei e simpatici, genuini come il bar di sotto al Diagonal che rappresentava, sempre nell'ottica Ebiana, la sintesi perfetta di tutto quello che ci puoi trovare in un bar nell'accezione classica hemingwaiana del termine.

DJSet impeccabile a cura dei "The Best DJs In The World", mentre in un gremitissimo Diagonal si aggiravano amici e insidie.

(Bello essere aggiornati in diretta sullo sviluppo dell'andamento del tuo album in diretta nonostante la distanza, e per puro caso! Anzi: e' il caso di dire "per puro Case" :D

Questa sera e' il turno dei Cranes.

Di foto ai The Schools ne ho fatte incidentalmente poche. Ma domani o il giorno dopo uppo qualche filmato. Nel frattempo: "Remove: stanchezza"

giovedì, ottobre 23

X&Y



"I was moving through the silence without motion, waiting for you,
I a room with a window in the corner I found truth."

Sapevo che dovevamo fare delle foto. I testimoni testimonino che l'ho anche detto. Poi alla fine eravamo talmente preoccupati dalle prove che una cosa cosi' secondaria ci è passata di mente.

Fino ad ora abbiamo studiato le nostre parti separatamente. Almeno: io con Dendrix, io con Simona, Manuel è un genio sregolato... Ma questa sera il botto: la prima volta che proviamo assieme.

Dopo che io e Dendrixs abbiamo passato due setitmane a riarrangiare XXXX e YYYY, sentite da Manuel e Simona abbiamo concordato che nella nuova versione acustica perdevano ogni brio. Segate. Mancava il momento in cui inevitabilmente ci si doveva cuzzare uno contro l'altro contando dopo uno due e tre per amalgamarci per bene, e in questo senso la prova di questa sera e' stata un terremoto, tipo una scossa di assestamento. Soprattutto quando la stracca della custodia di Chuck, la mia chitarra elettrica Gretsh, si e' incastrata durante la partenza sotto la corda della macchina e ha cacciato un ciocco della madonna (la stracca, non la macchina).

Quindi, lasciate da parte XXXX e YYYY e tenuta ZZZZZ, in compenso WWWW e' venuta... STREPITOSA! (dalla quinta volta in poi). Commento positivista di Manuello:"Quella canzone è sempre stata bella, ma mai così bella come l'ho sentita questa sera".

Via cosi'.

Secret Life

Scrivo 2 righe prima di addormentarmi. Di ritorno dal concerto dei The School. Quindi, letteralmente, "back from School". I "migliori diggei del mondo" sono riusciti proprio ad organizzare una bella serata, e nonostante fosse mercoledi' e a Forli' al Diagonale erano accorsi proprio tanti amici, con pure una buona (qualitativamente parlando) rappresentanza bologese.
Mi ha fatto piacere scambiare due chiacchiere con gli amici e parlare in diretta e non tramite Facebook con Case, sempre piu' in forma, e vedere altre persone che non vedevo veramente da tanto.

Ma sono gia' passati 3 anni da quella sera che ricordavamo nel terrazzo? Incredibile. Io da quando sono passato alla mia seconda fase post-adolescenziale mi sembra di non aver trascorso ancora neanche un anno. Pensa te! E' che mi trovo cosi' bene in questo periodo che vorrei non passasse mai. Ve lo giuro!

Foto e filmati non riuscirò a passarveli neanche domani. Ho le prove con il concerto sfasato dei Tiny. Forse le uniche che riusciremo a fare con tutti e 4 contemporaneamente (Zonda, Dendrix, Simona, Manuel), anche se conto di farne un'altra. Rimane tutto congelato. Come i 10.000 fantastici progetti che si stanno accumulando (anche quello partorito questa sera non e' niente male davero - con una "v" solo come dicono a Rimmmini).

Venerdi' ancora gelo, visto che mi rechero' a vedere il concerto dei Cranes.
Sabato non mi ricordo che cazzo c'e' da fare. Ma potrebbe essere la volta buona.

Essi'. Mi sa che questi giorni passeranno veramente molto infretta. Visto che saro' sempre di corsa.

Buona notte a tutti :)

mercoledì, ottobre 22

Cesuola Sea

Hezekiah Jones è il protagonista di un poema datato di Joseph S. Newman, un tardo rifacimento di Lord Bucklet, una vecchia caonzone dai " The Minnesota Hotel Tapes" di Bob Dylan, ma al contempo il suono profondo di una nuova scoperta musicale. Uniamo le due cose, ed ecco una scoperta musicale che sa di vecchio, che segue il Missisipi per confluire dalla sorgente della più genuina tradizione country americana nel dolce mare dell'anti-folk. Gli Hezekiah Jones, appunto, nome che cela l'abile songwriter americano Raphael Cutrufello e i suoi fidi amici.

Gli Heze hanno all'attivo due album, ognuno con una copertina piu' bella dell'altro: "Hezekiah Says You're A-OK" e "Come to Our Pool Party".



Brani come "Dark Hollow" aprono veramente le porte verso altre dimensioni, tipo villaggi western rimasti deserti, polverosi e sospesi al di fuori del tempo, come l'intreccio di chitarra e banjo trascinati dall'incedere delle spazzole della chitarra sul tamburo e cori femminili soffusi che gli Herman Dune dovrebbero invidiare.

"Robin and Beth" potrebbe apparire tranquillamente nella colonna sonora di Juno, ma al contempo brani come "Mississippi Sea" suonano veramente poco genuini, oltre che datati, smarcandosi inavertitamente dal'unica forza che fa veramente la differenza nelle canzoni migliori: un genuino sguardo intimista su una nicchia smaliziata e contemporanea propria del genere ("Cupcakes for the Army" rimane sospesa tra Eels e Nick Drake)

"Knives of Summertime", che da' l'idea di un potenziale brano di Cat Power, Flaming Lips e Badly Drawn Boy registrato non appena colto dalle reti dell'ispirazione mentre i sessionen cazzeggiano in studio, è il brano "feel bad but good" di una vita!

Pensate ad un fato avverso che non ha mai visto un'ipotetico duetto con Jenny Lewis per colpa di uno stizzoso rifiuto di E. Costello su "Rain-Stars", e signori, ci avviciniamo alla perfezione.

Aspettando il primo lavoro di
Cutrufello per una Major ma anche no (non è forse la freschezza improvvisata di queste canzoni a dargli l'anima di un cavallo a briglia sciolta dalle fattorie di cartapesta patinata di Hollywood?) vi lascio con alcune canzoni del primo album condivise direttametne dall'artista.

Hezekiah Jones - Nothing's Bound
Hezekiah Jones - Albert Hash


lunedì, ottobre 20

Non so perchè



1) TuTubo non mi carica la seconda parte
2) Vorrei sapere per quale motivo (invidia?) qualche cretino abbia dato UNO al voto di alcuni video. Se avessi la possibilita' di votare i miei video darei CINQUE, e mi sembra chiaro che tra UNO e il mio esagerato CINQUE ci possano essere delle vie di mezzo... Ma e' un'idea mia©

Anyway... ecco "quasi tutti i video" dell'esibizione dei "Tiger Tiger!" al Maison Lulù di Cesena.

Tiger Tiger - Live @ Maison Lulù Pt.1
Tiger Tiger - Live @ Maison Lulù Pt.2
Tiger Tiger - Live @ Maison Lulù Pt.3
Tiger Tiger - Live @ Maison Lulù Pt.4
Tiger Tiger - Live @ Maison Lulù Pt.5
(la cover di "After Hour" con SuperCisco che cerca di procurarsi un aborto spontaneo)

PS


Non pensavo di avere cosi' tanti amici. Tutti un cuore d'oro. Ma QUEST'UOMO ha anche uno scatto della madonna! Fulminato tutti sul tempo! Grazie Case :D

(Anche Mr. Paradise!!)
(E xxxx)
(E pure yyyy)
(E zzzzz)

Davvero! Sono senza parole!

domenica, ottobre 19

Tiger Me!


Del concerto dei Tiger Tiger! al Maison Lulù ho saputo con pochissimo anticipo.
Certo avere una cosiì bella occasione a portata di zampa proprio sotto casa non me la potevo fare sfuggire.

Il Maison Lulù anno scorso era quasi diventato un piccolo posto di culto. Questo minuscolo locale visibile quanto lo Safarà di Dylan Dog (se ricordo bene il nome) aveva fatto liete improvvisate sonore acustiche del calibro di - chennesò- Pelle Carlberg (che nella sua ultima calata romagnola, con la media di un concerto al giorno, poco ci mancava che ce lo trovassimo a suonare anche nelle piadinaie).

Ci portai anche i Santa Dog nella loro trasferta italiana (come clienti occasionali), e rimasi colpito da quel locale così intimo, raffinato e carino.

Due più due a volte fa quattro e one o one o one is three, e with a little help from their friend quest'anno il piccolo locale ultradimensionale è riuscito a mettere sù una line up niente male (tra i prossimi ospiti anche gli Stones of Venice, mettete una buona parola anche per i Tiny!)

Il concerto che ha aperto la stagione è stato appunto quello dei beniamini di sempre: i Tiger Tiger! (da non essere confusi con tutte le altre tigri che popolano la iungla musicale).

Esibizione veramente unica, particolare, chic, energica, raccolta (fa diverso!)

In gran spolvero (Federico sembrava di ritorno dalla prima comunione ed era pettinato!), Cisco alle prese con i parenti venuti a fare il tifo per lui, Magrot tigressa alle prese con voce e riscaldamenti.

Si comincia: chitarra, glocken e clavietta, la batteria essenziale ed energica di Cisco Tiger.
Bella esibizione e molti brani nuovi. Dei diversi live che ho seguito a mio avviso il migliore dopo la data del Covo (ma le primissime session acustiche di Polaroid mi avevano impressionato ancora di più).

Poi la sorpresa anticipata: Cola, discograficamente "Do Not Cry For The Country Boy", si getta in mezzo alla band per cori e chitarre in un paio di canzoni. Per i cultori provincialotti della scena locale come me, un momento di vera presa e impatto. Cisco e Cola suonavano assieme negli storici "Sunday Morning".

Il finale il regalo ancora più gradito e inaspettato. Una cover cara a tutti i frequentatori di Losing My Badge e non solo: "After Hour" dei Velvet Underground.

Il resto della giornata si è diviso fra prove con Simona, un saltino al Magazzino Parallelo e una corsa dagli amici Air Pop e le loro selezioni musicali al Diagonal. Proprio una giornata da tigri!

* ROAR *

> Qui qualche foto




domani qualche altro video :)

Sing Me A Fake Song


"Non lo conosco, ma qualsiasi cosa metterà su' sicuramente le mie canzoni sono meglio"

Dopo avere saputo con grande cordoglio dagli Officianti che uno dei miei gruppi preferiti, gli Spores, si sono sciolti, non mi è rimasto che percorrere le scale del locale e andare a vedere i Fake-P.

Anzi. Facciamo un passo indietro.

All'Officina c'era ENVER! E intendo... non una sua replica, un fan emulatore o un suo cd... proprio lui in persona! Mi ha fatto piacere rivederlo... Molto carina anche la doppietta "Girls From Ronta" dei Tiny Tide e "Lunch Boy" dei "Le Man Avec Les Lunettes" (mentre il remix di Da Wikked stava suonando nel lettore PyoPyoneer stavo sprofondando sotto al tavolo...)

Ma torniamo al piano di sopra. I "Late Guest At The Party". Svicolo ogni commento con uno "Skip". Ma una nota di colore è comunque da rilevare. La gente forse non aveva afferrato che "erano il gruppo spalla", complice anche la durata della loro performance. Alcuni pensavano addirittura che LORO fossero i Fake P (non sto scherzando), anche perchè, quando hanno terminato di suonare, la gente pensava che l'esibizione live fosse terminata, e al termine del cambio di palco il gruppo successivo ha iniziato il concerto davanti ad una sala quasi vuota, che fortunatamente si è riempita dopo qualche canzone.

Che dire dei Fake P? A mio giudizio personale di amante del pop piu' ignorante e genuino: ho gradito molto! Proprio un gran gruppo. Mai sconatati passano da un'atmosfera all'altra, cercando sempre, anche dal vivo, mille soluzioni e invenzioni musicali con un rigore e una tecnica da non sottovalutare affatto (è piu' difficile essere disciplinati nell'esecuzione di cose pulite e apparentemente innoque che lasciare una chitarra davanti ad un distorsore per venti minuti prendendole a piedate, al di là dell'urgenza artistica e della birrata in se gesto a portata di tutti).

La mini-sezione fiati ha avuto i suoi momenti. I ragazzi hanno dato il massimo, e l'entusiasmo non è stato proprio risparmiato. Bella Fake!


> Ecco alcune foto della serata....

> Late Guest At The Party - Video
> Fake P - Video 1
> Fake P - Video 2

PS: C'e' stato un momento di quelli fortunatamente meno cazzari che i Fake P sembravano i Ra Ra Riot...

venerdì, ottobre 17

Superpartner in Action



Superpartner | Live @Lego pt.1
Superpartner | Live @Lego pt.2
Superpartner | Live @Lego pt.3

Superlovers 4 Superpartners


"I am the carpeneter / and I build and I build..."

Molto carino il concerto dei catchy Superpartner, altra mozza molto azzeccata della Pippola Records. Come ricorda Robbie c'e' poi l'imprescindibile valore aggiunto di un locale carino come il Lego, che continua a offrire musica di qualita' per orecchie di qualita'. Molto particolare poi vedere la band di Legge in un inusuale performance Acoustic-Oriented, con sonorità che ricordavano ancora piu' spiccatamente i primi Cardigans, anche se le fan della cantante mi hanno sorpassato con paragoni a Patsy Kensit.

Mentre Francesco Fiore alla batteria continuava a non sbagliare un colpo creando incastri perfetti con le misurate tastiere di Cristiano Longo, arriva "Supernatural" e rimane indiscutibilmente il momento migliore del live. Decisamente molto molto difficoltoso scambiare due parole con Rosita senza fissarmi la punta delle scarpe. Piu' facile parlare di tourne' e arrangiamenti con "La Mente" Francesco Lanfredini. Proprio carini.

Qui un po' di foto.


Domani o pos domani o prossimamente posto anche alcuni video :)

mercoledì, ottobre 15

Happy Punk Hooligan Pop? Maybe.



"Vaya, otro payaso eufórico"

Ho sempre invidiato la scena indie spagnola. Mentre il bel-canto italiano si crogiola in sfigati senza età che cantano delle loro sfighe sentimentali abbandonate su fotocopiatrici dismesse e gli Albionici escono dai pub solo per andare allo stadio, la Spagna sembra essere l'unica nazione ad avere accolto l'allegria e la spensieratezza più atuentica di quanto poteva trasmettere il pop Svedese. Rock in chiavi aperte dal ritmo coinvolgente e melodie spensierate quanto dolci. E parlando di dolci, potete trovare un nome piu' zuccheroso per una band che "Zipper Cremallera"?

M. Mar, David e Oscar portano a Madrid la genuinità del sound Talulah Gosh e Airbag per regalarci autentici gioiellini pop (E' il caso di "A Good Man", vincente in due minuti quasi secchi).

"Destination"
sembra quasi una porzione di DeerHoof in salsa twee, mentre "Former Friends" potrebbe essere tratta dalla colonna sonora di uno dei momenti piu' bizzarri della vostra vita.

Dopo ben due EP targati Cloudberry, il 2008 li vede uscire con "11", il loro colorato album d'esordio.

Non sarebbe male fare un po' di festa anche qua, e dopo tanta Svezia sotto i piedi portare un po' di Spagna sui nostri palchi. Band come" Zipper Cremallerar", "Pequeño Tio" e "La Casa Azul" meriterebbero un po' più di attenzione anche dalle nostre party.

Zipper Cremallera - "Former Friends"

martedì, ottobre 14

14 Ottobre 2008

Come da profezia. Sono sbarcati.

Dance Dance Revolution



Ci sono persone verso cui si prova una certa empatia. O artisti. Non veri e propri idoli, ma persone con cui condividerli, questi idoli. Un po' come ritrovarsi a al poligono e scoprire un amico che punta allo stesso tipo di bersaglio. E' il caso di John Vanderslice, ex " mk Ultra".

John, al di la' dell'esordio "Bill Gates Must Die", non è un genio rivoluzionario. Tuttavia i suoi punti di riferimento sono sicuri, piacevoli e confortevoli. Le melodie arrivano a subito, i testi sono brillanti e ironici, ma non troppo intellettualoidi ("I cervelloni non piacciono a nessuno, Mal", diceva un altro John), alcuni episodi rimandano ai "Neutral Milk Hotel"e ascoltando "Exodus Damage" in riesco a sentirci del George Harrison.

La parola più bella del mondo? Secondo l'autore del "Signore degli Anelli" è indubbiamente "Cellar Door", e chi è John Vanderslice per contraddirlo? L'omonimo album del 2003 è una collezione di piacevoli (ma spesso banali) ballad dalle meolodie retrorassicuranti ma a volte poco convincenti. Anche "June July" valica il confine tra "Gia' sentito" e "Non se ne puo' piu'", ma parti dell'album più allegre come "Coming And Going On Easy Terms", sfuggono dalle regoli di questa atmosfera cosi' grave per riuscire con un balzo nel miracolo di risollevare gli ascolti dell'album, con un sound piu' spensierato e appena appena modaiolo, con leggere sfumature psichedeliche.

A fare la rivoluzione John ci pensera' piu' tardi. Nel 2005 esce il politipolemico "Pixel Revolt", dove la sua situazione emotiva personale vive nel riflesso del dramma americano dell'11 Settembre. La rivolta continua con l'innoquo "Emerald City". Il mondo si ricorderà di John soprattutto nelle vesti di produttore. Dai suoi studi passano Beulah, Death Cab for Cutie, Okkervil River e Spoon.

John Vanderslice - Pale Horse
John Vanderslice - Heated Pool And Bar
John Vanderslice - Coming And Going On Easy Terms

Midnights Another Day

Giornate e nottate di intense prove musicali.

Ieri con Dendrix abbiamo provato gli arrangiamenti su misura per la serata del 30. E' stato un pomeriggio molto piacevole. Abbiamo provato un po' a swappare acusticismi ed elettricismi, lasciando a lui gli accompagnametni acustici tenendo per me i ricami elettrici. Quando non suono il glocken!

Bello l'intreccio di giri armonici di "A Song for EMI". Dovrebbe riuscire proprio bene (poi gli iprevisti e le insidie di un live sono sempre un'incognita).

Non passa neanche un giorno che... eccoci di nuovo alle prove, con la solita formazione al completo. Questa volta c'era anche "Il Manager", con un nuovo look! (i nostr veury fan sanno di chi sto parlando). Gli abbiamo fatto sentire i pezzi nuovi (visto che non li abbiamo mai suonati dla vivo), "Mask Me Mask Me Mask Me", "Road to Fairies" e "Total Groupie". Per quanto e' andata bene la giornata di domenica, per "la regola delle prove alterne", e' andata abbastanza di cacchetta questa sera (eravamo un po' sgonfi, il mio suono di chitarra era un po' merda, qualche polemica buttata la'), pero' ci abbiamo dato dentro.

Il Manager:"Strepitosi i pezzi nuovi"
Io e Dendrix:"E questa e' al volta che li abbiamo fatti peggio"
Il Manager:"Ah. Erano belli lo stesso!"
Io:"Quando scrivo i pezzi conto proprio su questo!"

:D

L'inizio della serata, dopo che ho provato "S♥L" con Manuel, e' stato invece strepitoso! DA FILMARE! Mic va alla batteria e attacca con un tempo a caso per provare i suoni. Io gli appiccico sopra con la chitarra acustica il riff di "Girls From Ronta", attacco a cantare, e alla seconda parte della strofa Manuel comincia a dare sostegno alla canzone col basso. Dopo il ritornello arriva Dendrix, riesce a montare la sua chitarra, e entrare perfettamente in tempo per la seconda parte della canzone. Penso il momento piu' alto della serata!

POI. Mic ci terrebbe cosi' tanto a registrare i suoni al [nome location misteriosa], e cosi' siamo andati al [nome location misteriosa], dove c'era un artista straiero che stava registrando una canozne orribile in una maniera strepitosa.

Vedremo un po'. Indubbiametne Mic si sente molto a suo agio in quell'ambiente e bisogna dire che lo studio e' veramente di prima scelta.

In attesa della prossima baraonda buona nottata a tutti. O giornata che sia.

PS (Grazie alle fan per i regali :) )

domenica, ottobre 12

WOOOOOOOOOOOOOOOH!!

Elvis Costello rimane sempre IMMENSO

I'm going Mahz...

Io sto incominciando ad aver paura di questi ragazzini non professionisti cosi' bravi...



Che cazzo mangiano ad Albion?!?

'CMON LMALL...


- Ma a che ora cominciano i concerti al Covo?
- Ma. In genere molto tardi.
- Tipo? Dieciemmezza?
- No P., a volte si e' arrivati anche a iniziarli a Mezzanotte
- MA IO VOGLIO TORNARE A BRESCIA!

Dopo un'esilarante discussione su Facebook, sono passato ad una delirante discussion SU Facebook, inteso come argomento di conversazione! Io e Matt Share, sulla rotta per Bologna, ne abbiamo sparate veramente a raffica sul social network piu' popolare del momento...

Arriviamo al Covo, mi accorgo di avere simpaticamente dimenticato il portafoglio in macchina a Forli' (dov'era? in bella mostra sul sedile lato passeggero!), saliamo le storiche scale antincendio del club bolognese, vedo Mireille all'ingresso.

- CIAOOOO!!
- ... guarda che hanno gia' cominciato....

Svicolo a mancina verso la saletta del concerto (che fortunatamente e' rimasta nera)

Finisce il brano, Fabio (che suona anche da infortnato, un eroe!) mi vede e:"CIAO MAMMAAA!!!".

Ale:"I nostri concerti ormai sono sempre raduni di amici. Conosciamo il codice fiscale di tutti voi"

Che dire del nuovo corso LMALL. Una volta ti limitavi a considerare quanto erano carini. Oggi spaccano proprio i culi! Per strada, in macchina, mi ritrovavo a pensare quanti gruppi ho spuntato via dagli appuntamenti di Last.FM perche', visti una volta, mi andrebbero veramente a noia se ascoltati per un concerto intero. Ecco: i Lunetti li vedrei sempre volentieri anche una volta a settimana!

Durante la pausa bis (il gruppo di Brescia era troppo pigro per uscire e tornare sul palco senza un backstage) mi era venuta voglia di richiedere a gran voce "Apples", ma avendo mancato l'inizio del concerto avevo paura di fare una figuraccia. Magari l'avevano gia' fatta!
... e invece parte proprio "APPLES", e comincio a saltare, ballare e gridare come un cretino "COMON EPPOOOOLS!!!" spaventando la vicina Mireille! L'idea di sentire una canzone cosi' geniale ed energetica, dove la band incita di fatto un'altra band, che e' pure tra le mie preferite... non so, crea un effetto strano, come se musicisti e pubblico stessero incitando sinergicamente la stessa cosa. E neanche gli Apples... probabilmente l'idea di certa musica in se.

A fine il concerto le cose di cui mi piace sempre meravigliarmi, e a cui piacevolmente non riesco mai a fare l'abitudine. Il numero di amici da concerto con cui scambiare due chiacchiere, le frecciatine indievelenose ("ora che non c'e' il fumo per rendere il Covo ugualmente londinese hanno importato un po' di ragazze dall'Inghilterra"), che la gente ai banchetti RICHIEDA I VINILI al posto dei cd!

La serata termina ascoltando "Plaska Plaska" sulla strada di casa. Nessun modo migliore per chiudere un buon sabato sera dentro il garage prima di infilarmi a letto.


Ecco alcune foto.
Video 1
Video 2
Video 3
Video 4

giovedì, ottobre 9

Sindrome di Stoccolma

Sia "l'ultima tromba" quella che apre le porte dell'apocalisse? Non ne sono cosi' sicuro, ma se andra' a tempo di hand-clapping allora l'angelo che vi soffia dentro giungerà sicuramente da Stoccolma, uno dei punti nevralgici della indie music.

In particolare scopriremo che di angeli veri e propri non si tratta, bensi' della twee-band dei "The Mare". Chitarre vintage, ritmo beat e zoppicanti pianoforti scordati snocciolano pop-tunes dal nostalgico sapore sixties a tutt'andare, per allegre canzoncine adatte a tutte le stagioni.


(che figata suonare in un negozio di dischi! Anche ioooo!!)

"Where were you", divertente brano con tanto di organetto loufi, coretti catcy e cembali, rimane probabilmente il loro brano piu' riuscito, e non mi dispiacerebbe sentirlo - per dire - al Covo domani sera (occhio che suonano i Lunetti...) mentre "Sad Affair" cerca una inconsapevole incursione nel Surf. Surf-Bond.

Tirate fuori i vostri cardigan, lucidate le scarpette, preparatevi a ciondolare.

Da Cloudberry:
The Mare - "I didn't see you"

x chi ne sa



Lol! Se su Last.FM ascolty Rocky Dennis te lo corregge in Jens Lekman XD

A brand new night

Di ritorno dalle Tiny prove. Siamo la band piu' schizofrenica del mondo. Quindi aspettatevi sempre sorprese imprevedibili dalla insidiosa Bassa Marea. Questa sera abbiamo provato "Road to Fairies" (io non c'ero tanto, ma Dendrix a cacciato fuori giri armonici e assoli da oscar) e "Mask Me Mask Me Mask Me" (Mic si ha azzeccato tutti i passaggi, non abbiamo capito se per puro caso o meno), a detta di Dendrix "i brani piu' artisticamente maturi del gruppo".

Il resto sono state chiacchiere in attesa di un bigliardino non giocato con Mic, a parlare di fighe, musica e Manchester Football Club, manco fossimo i fratelli Gallegher.

Come al solito un grazie a Biagio infinito come la sua pazienza.

martedì, ottobre 7

Sparta - Marte 1:0


"And I'm afraid you died for something you really loved"

Cosa ascoltavo nel 1996? Probabilmente avevo le orecchie troppo impiastriccate dal mieloso nettare brit-pop che colava dolcemente dalle cuffie attaccate al walkman, cercavo l'ultima compilation acid-jazz in edicola in modo del tutto casuale, cercavo di convincermi che dopo il suo "Debut" c'era del buon anche nel "Post", mi affrettavo a recuperare anche gli album precedenti dei Cardigans su cd, indeciso se stare dalla parte dei Blur o degli Oasis professavo convinto la mia fede verso gli Weezer come unica salvezza agli amici duplicando cassette a nastro.

E mi perdevo cose meravigliose come l'esordio degli "At The Drive-In", una sorta di megafrullata di gruppi che allora schifavo su cui, nel corso del tempo, mi sono dovuto ricredere (vedi post e proto-punk venato di newave distorto con liriche cripticamente ambigue e una certa propensione per suonare e cantare alla cazzo e l'autodistruzione).

"Acrobatic Tenement" è un inno a quanto di piu' genuino e artistico si poteva cogliere da una cultura punk che aveva compiuto il ciclo finale della sua metamorfosi da protesta a poster, diventando a sua volta tappetino emzionale per nuove generazioni di poserivoluzonari con brani come "Coating Of Arms", in cui ci vedo la rabbia distorta dei "Tiger! Shit! Tiger! Tiger!" che la psicadelia melodica dei "Ten Thosuand Bees".

"Paid Vacation Time" muove qualche timido passettino nelle acque gia' stagnanti del Post-Rock, e l'assenza di un assolo finale chilometrico grazia la band dal divenire una band eccessivamente cervellotica e pretenziosa, ma i "Mars Volta" non tarderanno molto a venire. Si tratta solo di aspettare, e probabilmente ci saremmo accorti ben presto come questo debutto rimanga quanto di piu' autentico, alternativo e meno borioso di quanto potenzialmente la band aveva da offrirci prima di essere rovinata da MTV.

Episodi come "Porfirio Diaz" sono scarto puro di session che hanno tutto l'umore dell'urgenza creativa di uno spirito giovane e solo parzialmente cosciente. Per le cose piu' patinate dovremo aspettare i "Guano Apes".

"Star Slight" l'unica vera hit. Niente miele dagli auricolari questa volta. Qunado gli ascolti musicali si prolungano per tutta la notte, nel fondo rimangono soltanto eco e distorsioni di suoni elettrici in amplificate gabbie di metallo. "Porfirio Diaz", con il suo incedere sincopato a coprire solo parzialmente un 30% di rumore, rimane il modo più piacevole per raschiare il fondo.

At The Drive-In - "Star Slight"
At The Drive-In - "Skips On The Record"
At The Drive-In - "Porfiro Diaz"

lunedì, ottobre 6

Somewhere beyond CDs



“We never wanted to be proper pop stars,
We just wanted to be as big as fantastic something “

Keith Girdler
(1963-2007)

Gli Astrolab sono un gruppo che mi ha sempre affascinato. Atmosfere eteree con giri armonici e impasti di chitarra sospesi tra deam-pop in stile C-86 e il sound cosi' britannicamente deviato alla Trattoria Records, la band riesce a sollevarsi da qualsiasi stereoptipo riusciamo a collegare ad una terra come l'indonesia per reglarci dalle terre lambite dall'oceano autentiche perle pop.


I ragazzi sono ora passati dagli esordi Cloudberriani direttamente alla Maritime Records, che pubblica il loro primo lavoro completo dal titolo beatlesiano "The Blue Thread Saga".

Peccato che la band sembria anche incredibilmente pigra e poco propensa a conquistare i più piccoli palcoscenici del mondo. Ancora una volta la musica piu' grande, quella per me importante, piu' che ambire a diventare ambiziosa musica da camera rimarra' genuina musica da cameretta.

Da Cloudberry:

Astrolab - "When The Leaf Is Not Green"

domenica, ottobre 5

MAMMA MIA!!!



Bazzo! Io il film horror l'ho visto davero (con una ere sola, sola come il film)

"MAMMA MIA" probabilmente non è il titolo del film, ma un suggerimento per gli spettatori che pensano di andarlo a vedere abindolati dalla critica.

"LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE DI MERYL STREEP"

"L'interpretazione migliore di Meryl Streep e' quella in cui non c'e' Meryl Steep Marco".

Avevate ragione. RAGIONE!

La sala strapiena, con una famiglia che sembrava tirata fuori da un cartone tipo "I Griffins" in prima fila, a cui mancava solo il cane, che si prodigava in coretti e commenti baritonali nonostante li avessi zittiti con stizitta cattiveria. Ma perche' poi ho mai pensato, durante i primi secondi dei titoli di testa, di difendere un film del genere?

MERYL STREEP SEMBRA UNO ZOMBIE DI THIRLLER. "MAMMA MIA" E' UNA RILETTURA DI GREASE IN CHIAVE TERZA ETA' DEGNA DEI VANZINA CON UN PATETICO MATRIMONIO GRECO NEL CUORE, SCENOGRAFIE INDECENTI E ATTORI PIU' PORTATI ALLA PORNOGRAFIA CHE ALLA NOBILE ARTE CARA A WILLIAM SHAKESPEARE.

Si salvano le canzoni, che non hanno il diritto di potere camminare da sole ancora per molto, magari lontano dalla sala cinematografica.

Tender

Ci sono volte in cui dentro ci si sente un macello nonostante fuori sia tutto veramente al di sopra delle aspettative. Tipo le scatole cinesi. Fuori ce ne e' una tutta colorata e glitter che fa suonini scemi appena la si scuote, dentro la piccola scatola nera che ti preclude tutto il resto.

Voglio riassumere il disagio di ieri con questo messaggio di Bazzo:
"Detta così sembra la trama di un film horror giapponese. Ma se sei il protagonista buono non devi avere paura: sopravviverai".

Grazie agli amici, veramente splendidissimi e in gran forma. Buona domenica.

sabato, ottobre 4

Surf's up

"Forever she'll be my sufer girl... My little one. So sweet..."

Mediamente due ore di macchina al giorno mi toccano sempre.
In genere butto su' l'ultima raccolta di novita' in mp3 o vecchie glorie, e mi affido alla selezione del buon vecchio tasto random.

Chiaro che quando si tratta di artisti come Brian Wilson, che man mano che invecchiano (bene) esulano sempre di piu' dallo stereotipo di "Autori di canzonette pop", non posso esimermi da disattivare la funzione stereofonica piu' popolare degli ultimi dieci anni per ascoltare uno dei suoi lavori dall'inizio alla fine.

Prime luci del mattino, autostrada, solo cemento, campi, orizzonte agreste, qualche casa in costruzione e le prime luci dell'alba. L'album in questione e' l'ultimo lavoro concettuale di Brian:"That Lucky Old Sun".




Arrivato a "Forever My Surfer Girl" mi sono messo a piangere.

Penso che sia normale avvicinarsi al rock partendo dalle basi. Almeno per quanto mi riguarda la mia formazione musicale è avvenuta pari passo da "Rock around the clock" per arrivare con il tempo a "Two Hundred And Forty One Mondays". Mi sembra scontato che quando ci ritroviamo a pensare alla struggente "Surfer Girl", come per Brian, sia inevitabile fare quindi i conti con i momenti piu' intensi e romantici di una gioventu' incredibilmente dolce e solare che ormai possiamo soltanto ricordare con un'inward sight trasognante, melanconica e distaccata. Lacrimuccia. Sarai per sempre la mia Surfer Girl.

PS1( Cmq il brano migliore rimane "Mexican Girl")
PS2( Ma in "California Role" che' Paul in ukulele e voce?")

giovedì, ottobre 2

Birds Of Love


L'invito e' semplice e diretto: il concerto dei Tiny Tide e dei parigini Ladybird per festeggiare la pubblicazione di "Girls from Ronta" e "Seagulls" sulla compilation internazionale "Pop Nation Vol.3" edita da Bon Vivant Records.

L'idea e' nata quasi spontaneamente, visto l'entusiasmo di tutte le band che hanno partecipato al progetto in seguito alla pubblicazione. Ed Ettore del Lego è stato cosi' gentile da ospitare le due band per la serata (ma un po' meno a non metterci nella locandina)

I Ladybird hanno imbastito una espatriata oltralpe per l'occasione per partecipare esclusivamente a questa serata. Non sono riusciti a trovare altre date. Un peccato. Chiunque fosse disponibili ad ospitarli nel loro locale l'ultima settimana di ottobre si senta libero di contattarli scrivendomi qui :)

Gigs on the rock


Ottobre 2008
Sabato 4 Ottobre 2008
1° RITROVO "VECCHIETTE ASSASSINE SCOOTER CLUB" a Bar Sport (Savignano sul R.),Liquiorficio Leardini (San Leo), Fuori Posto…

Dj-set : SABRY, LAYLA, THE VIGLIACCHES

Bar Sport (Savignano sul R.),Liquiorficio Leardini (San Leo), Fuori Posto… Savignano sul R., San Leo, S.Arcangelo di R., Italia
Sabato 11 Ottobre 2008
The Clever Square

Pit from Calcu**a

Post Post Ravenna, Italia
Le Man Avec Les Lunettes Covo club Bologna, Italia
Mercoledì 15 Ottobre 2008
Paul Weller Estragon Bologna, Italia
Giovedì 16 Ottobre 2008
Superpartner Lego
Cesena, Italia
Sabato 18 Ottobre 2008
of Montreal Circolo degli Artisti Roma, Italia
Mercoledì 22 Ottobre 2008
The School

(+Airpop Djset)

Diagonal Loft Club Forlì, Italia
Venerdì 24 Ottobre 2008
Cranes Vidia International Rock Club Cesena, Italia
Giovedì 30 Ottobre 2008
Ladybird

Tiny Tide

Lego Cesena, Italia
Venerdì 31 Ottobre 2008
(Q)² HALLOWEEN pARTy live BUGO + SWIM a Velvet

Bugo, Swim, DJ Lappa

Velvet Rimini, Italia

Hey hey we are the Locksley...




I NUOVI FRATELLIS? Pero' one look is all I took. Se tolgo l'audio mi verrebbe da dire:"I nuovi Beatles?". Einvecenno'. Ladies and & Gentlemen... I LOCKSLEY, tra l'altro Newyorkesi...

Parallel Lines

Prove con i Tiny... Ho "Mask Me Mask Me Mask me" che mi scappa fuori dalle orecchie orecchie orecchie. Che bel pezzo pero'. Chissa' chi l'ha scritto! (uh!uh!uh!). E chi e' quella band meravigliosa che migliora ogni volta che la riproviamo? (ah!ah!ah!).

Oggi pomeriggio ho lavorato ai fornelli musicali per alcune cose un po' nuove e chiesto un po' di riscontri in giro. Vediamo come gira! Nel frattempo a tutti buona giornata / nottata :)

mercoledì, ottobre 1

Dove si ferma Mark Zonda?

... diciamo quasi quasi da dove parte!


Preview of the RISE and FALL of . . . leBLEU from Phillip Lockwood-Holmes on Vimeo.


Dal 3 novembre potrete trovare l'album con il mio brano "Rock the Empire" a sole 6 sterline albionesi. L'album fa parte dell'opera concettuale "The Rise and Fall of..." prodotto e arrangiato da LeBleu.