domenica, gennaio 22

Austin Power!

Fabrice Detry, che sfodera una fantastica maglietta con la siloutette di un cadaverico nudo femminile, non ha ancora il carisma naturale su cui può contare Ricky Wilson, ma ci sta lavorando. La band si diverte ad interrompere o rallentare repentinamente lo scoppiettante incedere delle loro dream-ballad, e il cantante si appropria della strampalata abitudine di Tommaso Cerasuolo di lasciare il palco per terminare il suo concerto cantando in mezzo alla folla.

Il resto della recensione prosegue su Ephebia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Neanche a dirlo: un'altra bella recensione by Zonda.
(ripara il link verso Ephebia però!)

20nd ha detto...

Davvero? GRAZIE! :DDDD