sabato, febbraio 4

Rome - Munich - Rome

Gran film Munich. Capolavoro.
Probabilmente il film piu' bello che abbia fatto Spielberg.

Se avete intenzione di andarlo a vedere concedetevi il lusso di una grande sala.
Soprattutto per i ragazzi della mia generazione, quindi se siete sui trenta, vivranno l'emozione unica di trovarsi ESATTAMENTE a rivivere quei tempi.

La cura per i particolari e i dettagli e' PERFETTA. Minuziosa. Impeccabile. I suoni sono curatissimi anche dal punto di vista tecnico. Il film si svolge in differenti parti del Mondo. Monaco, Nizza, Parigi, Londra, Berlino, Amsterdam (come puntualizza il breve stacco con il gioco di lettering che introduce il film), e se tutte le scene rappresentate sono cosi' fedeli come la parte ambientata in Italia nel 1972... e' a dir poco impressionante. Potete rivedere le stesse macchine circolare, le stesse abitudini di passanti, studenti, piccoli commessi, le stesse luci e le stesse tecnice di ripresa, gli stessi colori, lo stesso obagliore freddo dei vecchi lampioni, l'identico vociare e "smarmittare" di vecchie e auto d'epoca. Perfino l'incedere della pioggia su vecchi materiali plastici e' LO STESSO!

Una delle grandezze del film, crudo e violento al pari di Tarantino e l'ultimo Leone, è proprio l'estrapolazione dal tempo di attimi, momenti, di un'autenticità estrema, che danno proprio l'impressione di trovarsi a camminare in quei momenti storici per vicoli e strade di quelle citta'.

Spielberg emoziona, cercando di fare riflettere senza cadere nei facili moralismi che gli sono tanto tipici pur riuscendo comunque a coinvolgere ed emozionare (la sequenza finale dove il protagonista fa sesso con la moglie ricordando la strage di Monaco potrebbe essere una sequenza inedita di "Apocalipse Now"), dando la propria idea di come in realta' meriterebbero di essere film come "James Bond" o "Mission Impossible", liberando i personaggi e le situazioni da spropositate e vigliacche farse fumettistiche da intrattenimento di stile e commerciale, rendendo martiri e carnefici per quello che sono veramente. Delle persone. Da entrambe le parti. E mica solo Palestinesi e Israeliani. Chi ci emoziona da dietro lo schermo cinematografico e chi ne viene risucchiato dall'altra parte.

Ovviamente poi io sono "Ipersensibile". Molti si faranno solo due coglioni cosi', e per quando mi riguarda il film ha costituito un buon amplificatore per le mia attuali paranoie.

Tornando a casa ("senza una scusa") mi e' capitata una cosa molto pittoresca. Sembrava un raduno di amanti notturni che ritornano da una scappatella. Nel garage sotterraneo, mezzanotte e quaranta, sono arrivato perfettamente sincronizzato con altri 2 condomini che, dopo aver parcheggiato celermente, ma con non chalance, si sono allontanati fischiettando. Ognuno un motivetto diverso.

Questa mattina ancora non ho avuto sosta. Sto vagando in cerca di varie cose da acquistare (non andate all'Iper*** a comprare i DVD di Cowboy Bebop a 6 Euro l'uno perche' gli ultimi li ho presi io :P).

Me ne è capitata un'altra. Scale mobili. Sto scendendo al parcheggio. Davantia a me 3 skumbag dall'aria sudamericana. Proprio trasantati. Sto per arrivare al termine delle scale. Il ragazzo davanti a me, con l'aria un po' da ritardato, si impunta. Si impianta. Letteralmente. E penso:"Ma quarda questo deficiente se si deve mettere a giocare con le scale mobili alla sua eta'. Ma non le ha mai prese in vita sua?". Se non che ad un certo punto le sue pupille cominciano ad alzarsi sulle tempie. Inizia a tremare. Si accascia al suolo sbavando. Ostruisce il passaggio. Una delle due donne con lui comincia a urlare. Non ho il cellulare. L'ho lasciato in carica a casa. Sono la persona piu' vicina. Dico alle donne di aspettare. Scavalco il poggiamano, torno al centro commerciale, correndo, mi fermo al primo bar vicino all'ingresso e chiedo di chiamare un'ambulanza.

Torno dalle signore. Avviso che una ambulanza sta arrivando. Altra gente si e' fermata. Mi chiedo: ho fatto tutto quello che dovevo fare? Se fossero state persone piu' "Pulite" avrei avuto la forza di portarle direttamente in ospedale? O chiamare in ambulanza e' in ogni caso la cosa migliore da fare? Ancora una volta il mio lato paranoico... che mi porta a dubitare di tutti giudicando il libro dalla copertina.

(Hey! Avete mai visto degli Harmony con il mostro della laguna che sbrana la Tacher? Io no... Non leggo Harmony)

E la mia domanda su Munich rimane... CHI ERA LA TALPA?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ahhhhh sono assolutamente d'accordo con te. Munich l'ho trovato stupendo. la scena di sesso che dici tu, non so perché ma la maggior parte della critica l'ha stroncata definendola la più brutta scena mai girata...
Per me era bellissima così come la scena di sesso con la moglie ancora incinta è una delle più belle mai girate nella storia del cinema. Però una cosa la devi sapere: non è stato girato a Roma ma a La valletta a Malta, per problemi economici DICONO...

20nd ha detto...

La critica non capisce un cazzo. E' la scena piu ' bella del film. Doveva chiudersi cosi'. Eros e Thanatos, Io e Es. E' il sunto di quello che spinge a difendere e uccidere le persone. L'amore e l'odio. Il sunto del film.

A me ricorda esattamente le prime sequenze di Apocalypse Now.

Certe atrocita' non puoi togliertele dalla testa, neppure quando ti ricongiungi con la pace.

Ho da poco parlato con un'altra persona che ha stroncato la scena di sesso del protagonista di Match Point con la biondina di "Lost in Translation". Dice che c'era piu' eros quando l'attore parlava con l'altro tennista di opera.

Certo ragazzi che se prima di "Match Point" vi guardate "Velvet Goldmin" poi non potete venire fuori con 'ste sparate!


.. ah! Ti riferivi a quella con la moglie in cinta? Bellissima. Delicata, tenera, erotica. Scelta coraggiosa. Come quella di girare un film del genere. Fra l'altro era anche una bella immagine.

Fellini ha girato mondi interi a Cinecittà. Kubric non si e' mai spostato da casa sua, portandosi a casa il Vietnam... e oltre!

Anonimo ha detto...

si, hai ragione (su Fellini ecc). ma è come se in un film dicessero che gli esterni sono di Cesena...e poi ti ritrovi Faenza, mi dirai che ti spiazza.
che dici, è un esempio calzante?

20nd ha detto...

L'esempio e' calzante. Ma secondo me Steven ha fatto bene. Era impossibile ricostruire la Roma del 1972 nel caos della Citta' attuale.

Lo stesso ha fatto il regista di "Goodby Lenin", che per girare alcune scene ambientate nella vecchia Belino Ovest si e' dovuto recare in quelli piu' arretrati dell'area Est.