"My baby gave me notice to quit / I just can't get used to it /
She broke my little heart in two / Now somebody else is being the same old you"
Potevo comprare qualsiasi cosa. Potevo comprare il nuovo album delle Pipettes, e approfittarne per mettere su' qualcosa Sabato, potevo lanciarmi e decidere che "Comfort of Strangers" di Beth Orton era quello che faceva veramente per me. Invece ci sono cascato. Ancora una volta. E ho finito per comprare il quindicesimo cd di Elvis Costello: "King of America", 1986, edizione deluxe, l'album della svolta Country, scritto in pieni crisi etilicodepressiva al primo divorzio, quando Elvis andava in giro per il mondo a suonare la chitarra come Howard Coward dei The Coward Brothers insieme a T-Bone Burnett al posto di sfornare due album all'anno, e decideva che era ora di crescere, seppellire "The Attractions" e risorgere come Declan Patrick Aloysius McManus (Declan McManus e' il suo vero nome) suonando con guest star che presenziano sotto il nome di "Th Confederates". Tra i "Confederates" anche "Little hands of concrete" (piccole manine di cemento) alla chitarra. Non e' nientaltro che Elvis stesso, che si guadagno' il nome per avere sfondato troppe corde di chitarra.
Inutile dire che il cd deluxe e' una cosa meravigliosa. Un libretto di una smiliardata di pagine (piu' o meno 12) con 8 facciate di commenti su album, periodo e singole canzoni dalla penna di Elvis, e inoltre tutti testi . Aggiungiamo un cd extra con 21 tracce inedite e live, contenenti anche apparizioni di Elvis sotto vari pseudonimi.
Ora devo solo trovare il tempo di ascoltarmelo con libretto alla mano. Sicuramente sabato, al posto delle Pipettes, aspettatevi "Lovable" :)
A spro... mi sa che i "Fiamma Fumana" li sacrifico alla partita dell'Italia :(
Magari seguo il loro tour americano...
4 commenti:
Azz, Elvis ti piace proprio eh? Fai bene!
La cosa a cui guardo con un po' di nostalgia e' che e' uno dei primi cantautori di cui sono diventato fan insieme a Paul McCartney.
Sono stato orgogliosissimo quando ho comprato la cassetta originale del suo album "Spike", il suo primo album che e' riuscito a guadagnarsi un bel 37simo posto nelle charts italiane per una settimana, perche' era il primo cantante "brutto" di cui compravo un disco. Poi c'erano le "parolacce" dentro :D
Facevo la seconda superiore. L'unico altro fan di Elvis che conoscevo era un gallese, quindici anni in piu' di me, che lavorava come lettore nel liceo che frequentavo. Non penso che in Italia ce ne fossero molti altri. Sicuramente non a Cesena.
Presto William (il nome del Gallese) mi passo' tutto quello che aveva su cassetta, fra cui i suoi personali 90 minuti di "Best of" e alcune cose dell'ultimo (allora) periodo. Fra cui "King of America!" :D
Allora, ancora sotto sferzate adrenaliniche per le barocche e melodiose canzoni della "Warner Era", rimasi molto deluso da quell'album. Ancora ero una capra in Inglese.
La cassetta con "King of America", non avendo molto altro, comunque finii per usurarla. Risentirlo oggi, ad una qualita' audio decente, ha il valore aggiuntivo di farmi ricordare di quei giorni dove William mi veniva a chiamare fuori dall'aula con un pretesto per spacciarmi l'ultimo bootleg del cantante occhialuto.
io l'ho visto dal vivo... al programma mitico di red ronnie, roxi bar!!
anni e anni fa... ahhhhh!!
bello!
TI ODIO!
Un mio compagno delle superiori mi prese i biglietti per andare a vedere il concerto che fece per "The Julliet Letters", a Verona. Non mi ricordo per quale motivo dovetti rinunciare. Penso compito in classe (Quando i nostri destini venivano decisi da quella cosa chiamata Scuola...)
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