domenica, luglio 2

La risposta e': LA MUSICA

Allora. DI cose da dire ce ne sono molte.Partiamo da Sabato sera, diciotto e trenta.

Io e Share partiamo alla volta dei Flaming Lips, Ferrara.Share ascolta la radio, flippando from station to station beccando frammenti di scarsissimi but oldissimi frammenti di jingle pubblicitari, canzoni che definire indegne sarebbe essere troppo buoni con chi degno non e', e gente che se la ride di malati terminali parlando delle loro condizioni di vita come se fosse una telecronaca sportiva.

Quale occasione migliore per sfoderare la mitica frase di Alba? "Se volevi proprio che mettessi su qualcosa bastava dirlo...."e sfodero con grange rigogliosita' il cd-compilation che avevo preparato per l'occasione, con musica elettronica e flok-depression oriented.

Dopo un paio di brani Share, che era in grandissima forma, mi fa:"Ma questa non e' la scaletta di questa sera!"

Al che - e siamo troppo avanti - l'abbiamo provata in macchina con l'autoradio! (Che professionisti!)

Qui citeri proprio la Band che ci aveva fatto smuovere le chiappe: "Two scientists are racing / for the good of all mankind / both of them side by side / so determined"

Arrivati a Ferrara, dopo esserci accorti che forse ci stavamo allontando troppo dal Po', in piazza troviamo gia' Cola, Paso, Cisco, Polaroid, Yppie Flu, Coyne, La Danesi... il popolo eraFerrara ieri sera!

Ottima la scelta del ristorantino di Share. Ottimi i salumi e ottimo il vino, che mi ha un po' fregato (ma se non si e' nel sufficiente stato di ebrezza non si puo' gustare appineo l'effetto-popper di un concerto dei Flips)

Ad aprire le danze gi "Ok:Go". Ora. A vedere il concerto - in piazza, strapieno - c'erano, come dice Share, piu' Americani che Italiani. Una simpatica coppia alle nostre spalle, con cui abbiamo fatto amicizia, ci ha spiegato che da loro gli Ok:Go sono famosi quando i Flaming Lips.

La musica era praticamente quella degli Weezer, l'atteggiamento e il look molto piu' seventies-vittoriano e cialtrone, tanto che gia' al secondo pezzo, dopo aver vomitato di tutto sull'amministrazione Bush, il cantante cotonato e il bassista con coppola, barba, e occhiali 3d (nel senso che erano talmente spessi che ne si coglieva appieno il senso di profondita') inscenano una pantomima "a cappella" di una supposta opera improvvisata con tanto di movenze alla Bohemian Rapsody. Poi si va di cover: "Don't bring me down" degli E.L.O. . E una band che decide di presentare un'unica cover scegliendo gli ELectric Light Orchestra ha tutto il mio amore e rispetto.

Simpatico il finalino che, dopo un'ora di salti sincronizzati e adrenalina pura, palesa perche' i Flips abbiano scelto gli Ok:Go come gruppo di supporto:"Una volta la M di MTV stava per Musica. Ora sta per qualcos'altro. Una volta era possibile vedere video incredibili. Negli anni ottanta c'erano gli A-Ah che di dipingevano come eroi di china, Prince con tutte le sue scenografice colorate e le sue movenze sexy. Oggi abbiamo altro. VOlevamo mostrarvi quindi, come tutte le band del duemila, il nostro nuovo video. Ma essendoci seri problemi tecnici, e intendo veramente seri, ora ve lo eseguiamo dal vivo."

I quattro Ok:Go si schierano uno di fianco all'altro mentre viene diffusa la musica playback. Rigidissimi. Sguardo verso il vuoto. Il ritmo incanza. Cominciano a muovere un piede. Poi puntano, uno dopo l'altro, un dito verso l'altro. Muovono all'unisono il braccio spostandolo prima a destra poi a sinistra. Due di loro si staccano ai lati, battendo le mani e sculettando. Mentre girano vorticosamente le mani cantante e bassista si prodigano in un girotondo a braccetto.... e cosi' per tutto il brano, con leziosissimi passi sincronizzati degni dei peggiori Take That... al contempo con una disciplina incredibile! Ci avranno impiegato di piu' a concepire e preparare la coreografia che tutto il concerto!

Ora. Alcuni dicono che il concerto aveva molte cose che si erano gia' viste. Passi l'idea delle proiezioni e del maxischermo... ma se il resto delle follie di Coyne e soci sapevano di gia' visto allora non si vedevano da un pezzo!Ogni tanto Mr. Wayne fa' capolino da dietro le quinte. Si liscia il pizzetto brizzolato. Ha sempre un'aria molto sorridente e soddisfatta, nel pieno della sua terza adolescenza. La cosa inquietante e' che... alle sue spalle c'e' SUPERMAN!I Flips fanno il loro ingresso. Coyne giacchetta militare che ricorda molto quella di Lennon nel tour del 1965 coi Beatles, Il chitarrista tastierista in tuta spaziale e il bassista vestito da teschio dal collo in giu' con occhialini scuri da maniaco e la crapa completamente pelata. Alla sinistra del palco un'esercito di ragazze. Alla destra di ragazzi. Cosa colpisce di loro? Le ragazze sono tutte vestite da aliene in tutta viola e argentata, i ragazzi da Babbo Natale! Che sia una metafora della vita? Sul palco entra anche Thor. E Wonder Woman, che comincia a scattare foto al pubblico. A questo punto la mia testi che i cantanti pop sono dei supereroi trova piena conferma! Attaccato al microfono di COyne c'e' una telecamera grandangolare, che proietta direttamente le immmagini che gli capitano a tiro sul palco.Parte una musica trionfale, presto idilliaca, pinea di archi sintetici e arpe. Coyne si fachiudere dentro una bolla di plastica trasparente di tre metri e si fa gettare sul pubblico, che lo fa rimbalzare da una parte all'altra della piazza di ferrara. Coyne e' al settimo cielo. Come un bambino. Sul volto ha stampato un'espressione di gioia e autentico visibilio, proprio come un bambino di mezza eta' a cui i genitori non riescono a fargli capire che deve smetterla di credere di volare. POi il resto e'tutto un'insieme di cannoni e pistole che sparano getti di coriandoli e stele filanti, palloni che rimbalzano ovunque sul pubblico e finiranno nel fossato del Castello Estense galleggiando come i Rover della serie "Il prigioniero" (avere una macchina fotografica!!!), Coyne che fa mostra di chitarre improbabili, di cui una quasi un'incrocio con una pistola spaziale giocattolo, forse incarnazione della chitarra di "Plettro Folle" di Bugo, e una con casse vintage e un cellulare incastonate vicino al ponte. Sul maxischermo vengono proiettate immagini realizzatea appositamente per il tour con la stessa grafica che ha caratterizzato tutti gli album da Soft Bulletin in poi. DOnne cosmiche, esplosioni stellari, la scritta piu' significativa:"The Flaming Lips Experience". Perche' chiamarlo concerto sarebbe limitativo.


Si apre con "Race for the Price", the "Yeah Yeah Yeah Song" cerca la partecipazone del pubblico ed e' un delirio collettivo che supera il quarto d'ora, con una partenza in cui sembrava la versione con il testo di "The Great Gig in the Sky", il brano eseguito in modo canonico (La gente saltava ovunque) e una ripresa del brano. "Yoshimi" (i brani di "Yoshimi" sono stati eseguiti quasi tutti, al contrario di "At war with mystic") subira' piu' o meno la stessa sorte. TUtti i singoli sono accompagnati, su maxi schermo, dalla presentazione che hanno ricevuto nelle piu' importanti trasmissinoni amerìcane (una su tutte David LEtterman) seguiti dalla proiezione degli stessi video. Ovviamente sono stati cosi' coerentemente mitologici da attaccare a Yoshimi e una lentissima YOshimi reprise al piano "Yoshimi Pt.2", dove ho dato tutto me stesso nella parte del Robot Sgozzato.

"Do you realize" e' un'esplosione d'amore. Il bassista si fa ritrovare con due manone in gomma sproporzionatamente grandi, in perfetta scala con le bolle rimbalzanti. Coyne invita a non dare mai per scontata la presenza di chi ci sta accanto, e invita tutti quanti ad abbracciare il proprio compagno di concerto alla fine del brano. UN grande abbraccio . Soprattutto quello del bassista manone a Coyne. Il primo bis si conclude con un enorme sole che si alza in cielo. E' quello dei Teletubbies, che presto fanno la loro comparsa e accompagneranno tutta "In the morning of the Magicians". Il concerto si chiude con un brano che i Flips hanno composto durante l'ultima gara presidenziale americana.

"Sappiamo che una canzone non poteva cambiare l'esito di un'elezione. Ma pero' sappiamo anche che una canzone puo' spingere le persone a riflettere". Sul filo dell'acido l'incedere dei piatti della batteria accompagnano i filmati di cambi cromatici di un grande occhio spalancato, a cui si alternano le immagini dell'occhio di COyne, e lo stesso cantante che si finge morto. Poi partono sequenze degli atroci bombardamenti americani in IRAQ alternati ai volti dei Potenti Statiunitensi.

Non so quanto sia successo in questa notte di magia, amore, morte, vita, energia, pura gioia sia stato scontato e gia' visto. Sicuramente, oggi che gli U2 sono diventati un po' i giocattoli plasticosi di loro stessi, i Flaming Lips sono rimasti forse l'unico gruppo pop rimasto con qualcosa di vero, autentico e significativo da dire. Se che messaggi cosi' seri vengano trasmessi con una gioia euforica e innocente è pura e semplice magia

Dopo varie telefonate, che ci mettevano in guardia dal casino che avremmo trovato a Marina di Ravenna, riusciamo a raggiungere l'Hana-Bi in tempo per chiudera la serata della maratona DJ. Qui la gente da ringraziare e' INFINITA. La gioia che mi ha dato vedervi ballare e sorridere, ma anche solo vedervi presenti, e' stata incommensurabile. Scusate se ero un po' agitato... ma ero preso da quel tiro mancino che volevo tirarvi i primi minuti e il tutto lasciava poco tempo a precisione e sincronizzazione. Chris, Stiv/Black (sei un mito! Un'impareggiabile valletto e angelo scustode), Blond, Vintrasax, PULLO ("Oh... Zonda... digli di staccare... digli di staccare..."), Fra, Len, Doug, Piccolo, Panino, Lale, Max, Buccio, che ha rischiato il divorzio per venire, e anche la Fra, le bariste, Robbie, Bando, a cui ho fatto fare piu' tardi del previsto, la SuperGaia, Il Bene... e tutti gli altri che ho dimenticato. Siete stati GRANDI.

Vi dico solo che ho aperto la scaletta con il mix "Pink Bloody Sabbath" dell'Ouvertoure N.3 delle 4 Stagioni in onore delle notti rosa. Ma anche e soprattutto per portare in spiaggia un po' di caghetta rievocando il clima COppoliano di "Apocalypse NOW". Mi sembrava azzeccatissimo per il locale!. Al colpo di tuono finale, archi in crescente sospeso, parte "Orange Crush" rifatta dagli Editors, non solo "l'arancione che spazza via il rosa", non solo energica spremuta d'arancio, ma soprattutto il nome in codice per gli incendi di napalm in Vietnam. E tutto, inconsapevoli voi, si incastra sottilmente sotto i piedi della gente che si scatenava quanto non avremi mai osato sperare alle due e mezza del mattino. Nel frattempo, alle mie spalle, puntavo la mia pila portatile su Stiv, che alzava il cartello che avevo praparato con tanto di logo con scritto "ZONDASEEK LATO A". Il Lato B sarebbe scattato per Share. Abbiamo proseguito con la doverossissima "Yeah! Yeah! Yeah! Yeah! Song", con tutta l'energia che c'eravamo portati dietro dal concerto, e che spero di aver trasmesso a quelli che ballavano. Sicuramente ho trasmesso troppe vibrazioni all'impianto dell'Hana... una di cui cassa ha cominciato a "cedere". Bando e Stiv si sono alternati nel tenere fisso il cavo difettoso per riuscire a trasmettere su entrambe i canali. EROI!. E tutti giu' di coretto, compreso quelli che continuavano a cantare "Yeah!Yeah!" anche nella seconda parte dove cantano "No!No!No!No!".

Poi "What you waiting for" dei Franz Ferdinand", e "Lovable" di Elvis Costello. E proprio mentre avevo sfoderato il primo "brano rischioso", ed ero contento di vedere coppie che ballavano autenticamente dell'autentico e gioioso rock'n'roll, un ragazzo si avvicina e mi fa: "Questo e' il brano PIU' brutto che sia mai stato messo in questo locale". "Te ne devi aspettare di piu' brutti caro". Seguono minacce di morte. Non avendo potuto soddisfare ironiche richieste di "General" e "Isola Posse", non avendo niente dei Pavement dietro, ero indeciso, visto il parziale insuccesso di "Lovable" di cambiare il brano che avevo previsto in scaletta. Ma dato che era il brano di "Raccordo" fra me e Share decido di metterlo su ugualmente.


"Bon bon bon bon bon bon bon bon bon bon bon bon bon". Bando Scatta. Si illumina. Si volta verso la consolle e fa:"ZONDA! BRAVO! ALZA, ALZA!". Si avvicina e mi da' un cinque. La melodia era molto simile a quei brani vaudeville alla "Mr. Sander", anche se con un arrangiamento decisamente contemporaneo, e pieno di cambi di ritmica molto danzerecci. Non me lo aspettavo. Ho avuto l'effetto opporto di "Lovable".... e tutti sono venuti a chiedermi che brano era. Ebbene, era "If you love somethin" di Yukari Fresh. Dopo la parentesi di Share, che e' dovuta essere accorciata per motivi di "slittamento" della maratona, abbiamo chiuso con "Wonderwall" di Paul Anka, ma a volume troppo sommesso per riuscire a darli il patos sufficiente. Stiv mi ha spiegato un piccolo trucchettino del mestiere di cui faro' tesoro :)

Poi ritorno a Forli'. La strada da Ravenna non e' mai stata cosi' lunga...

Oggi sarei voluto veramente tanto tornare dai ragazzacci dell'Hana... ma la mattina non sono riuscito a chiudere occhio e il pomeriggio ho dormito dalle 3 alle 7. Sara' per la prossima settimana! ;)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Cazzo gran report. Interessante. Complimenti

20nd ha detto...

Complimenti anche per gli errori e le sviste. Purtroppo quando trovo il tempo per scrivere perdo quello per rileggere :P

Comunque a Ferrara bisognava esserci. Peccato non facciano altre date italiane...

Anonimo ha detto...

Bello sì. I Flaming Lips li avrei visti volentieri anche io, ma Ferrara è troppo lontana per me.Grazie del racconto. E complimenti per il dj set. :-)

20nd ha detto...

E' dannatamente un peccato che non facciano altre date in Italia. Capisco quelli che sono venuti dall'America per vederli. Spero che il prossimo concerto non dovremo vederlo nel 2010....

Grazie a te Kitty!