giovedì, luglio 27

Puffy can destroy your life

L'ondata Brit-Pop del 1996 ha avuto effetti devastanti sul mercato musicale Giapponese, che fino a quel momento era rimasto ancorato ad una techno-dance datatissima con esponenti visual quali Zard, ELT (Every Little Thig) e Two-Mix, lasciando a band come i popolari X-Japan posizioni rock piu' estreme. Poi qualcosa cambia. Forse l'aveva gia' intuito la popolare Namie Amuro, cantante-modella per un quarto Italiana.

Le Puffy ( Ami Onuki e Yumi Yoshimura) nascono sull'onda di una vera e propria scoperta da parte del Nippone del rock melodico, e riescono subito a sfondare le charts con "Ai no shirushi" ("Il profumo dell'amore". Si chiamera' cosi' perche' nel ritornello cantano "Kaaa-gaaaa-noooo"?) e la stucchevole "Ta-ra-ta-ta".

Il duo, prodotto dal polistrumentista Tamio Okuda che aveva gia' lanciato band come i "Sunny Day Service", affini per sound e precursoni di tanto lagnume acustico indie a venire, e' una sorta di versione galvanizzata e femminile dei Beatles più commerciali, non mancando pero' le loro prime produzioni episodi piu' provocatori, giocosi e sfacciati. Le loro voci sono estremamente simbiotiche e ricordano gruppi come i Roches o i Cowsills.

Jay Babcock le ha paragonate a delle moderne Monkeeys al femminile. E' il successo nazionale. "The Jet CD" e "Fever Fever" sbancano le vendite degli album piu' acquistati in Giappone, Ami e Yumi sono richieste in qualsiasi spot pubblicitario e trasmissione, televisiva e radiofonica, fino alla conduzione di un loro talk-show esclusivo chiamato "Para-para-puffy", che ha avuto anche ospiti internazionali (In un epsiodio parteciparono anche gli Aerosmith e Harrison Ford) Poi la svolta. Le Puffy decidono, con l'album "Spike", conquisato tutto quelo che potevano, di rinunciare ad un po' di melodia per diventare piu'... "Spigolose" e buttarla un pochettino piu' sul punk, un po' alla Ramones o, per rimanere in zona, le Shonen Knife.

Dopo aver conquistato tutto quello che c'era di conquistabile nel loro isolotto il manager decide che e' ora del grande balzo. Le Puffy firmano un contratto con la Sony (nonostante il loro costante atteggiamento nativo a meta' fra l'indie e il fenomeno di massa tutti i loro album precedenti erano pubblicati dalla divisione Nipponica della Epic), preparano un megatour americano, che non manca di apparire in aclune ComiCon (raduni per fanatici fumettari). Il disastro piu' totale. L'America rimane comunque una torta troppo gustosa per lasciarsela sfuggire.

MOLTO TRISTEMENTE le Puffy puntano sul mercato pre-adolescenziale, componendo la sigla di Teen-Titans (io speravo fosse uno show fittizio per farci una canzone scema. Mi sbagliavo). PURTROPPO questa direzione gli ha portato SOLDI... e allora ci tocca beccarcele come versione orientale dei Gorillaz. Male non gli fara' alle rughe...

Purtroppo ieri e' uscito il nuovo album, che a questo punto mi tocchera' comprare. Si chiama "Splurge", un chiaro richiamo, fin dalla copertina al rollingstoniano "Beggar's Banquet", e segna un ritorno all'indiume sotto l'etichetta"TOFU Records". Nell'album hanno partecipato Jon Spencer dei Blues Explosion, Butch Walker e Andy Strummer dei Jelly Fish.

Nota: una volta "internazionalizzate" hanno dovuto cambiare nome da "Puffy" a "Puffy Amy Yumi" per colpa di un noto rapper che ha messo il copiright perfino sul suo soprannome. Questo articolo sara' molto piu' corto il giorno in cui P. Daddy© mettera' sotto copyright la lettera "P".

Ecco alcune canzoni in demo: x x x

1 commento:

Anonimo ha detto...
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