venerdì, luglio 14

Spaniens Gitarren Vertobben

Che dire. Mi aspettavo di piu'. Bel concertino quello di Mr. E ma non mi ha emozionato. Forse, da quando ho visto i Flaming Lips, il concetto standard di "Concerto" e' superato? :P

E' bello pero' avere la sensazione di essere un abitue' in Una citta' come Ferrara. Stesse cameriere, stesso bagarino, stesso bigliettaio, STESSE PERSONE :D

Un saluto a chi ha militato con Mr. E in una piattina serata di luglio: Il Totonno, Porlock, Cola, Chris, Cisco, Paso, Pullo, Bolognesitudine varia...


Si'. Perche' non e' stato un concerto. D'altronde "Non c'erano violini in allegato." Se nel concerto dei Flaming Lips il capo della security era vestito da Superman, questa volta era l'animatore a essere vestito da membro della Security. E, credetemi, Chuck Norris gli faceva una pippa. Rasato, baffoni e pizzetto, muscolatura ineccepibile, tatuoni (tatuaggi ben visibili), occhiali scuri spaziali e squadrati: poteva essere uno degli ZZTop! O il Maestro Mutenzo. Sale sul palco, incazzosissimo, si punta gli occhi, indica "Mr. E" che corre sul palco a prendere posizione con un solo batterista e chitarrista di ausilio. Tutti vestiti con uniformi militari cinesi. "E" indossa un berretto da aviatore con relativi occhialoni incollati sopra, il classico barbone da cane ("Mamma non mi sbarba / Dio non mi salva / Faccia di can...") e un paio di occhialini aggiuntivi scuri tipo quelli che indosserebbe un agente segreto per andare alla piscina comunale. Pero' scuri. Insomma, Ecce Mr. E: un incrocio fra Bugo e John Lennon. Di fatto era come "il concerto per le troup che combattono all'estero da sei mesi".

La piazza arrivava a fatica riemprsi a meta'. Pero' eravamo compatti, pigiatissimi e pronti a pompare di burtto (questo slang giovanilistico, mah). La scelta del repertorio e' stata quasi da suicidio: a parte "My beloved monster and me", "Saturday morning", "Last Stop: this town", "Dirty Girl" e "Dog Faced Boy" NON e' stata scelta una hit, grande numero di cover. Sembrava quasi che "E" sia andato a pescare di proposito a pescare i brani piu' oscuri e ignorati dei suoi album, per proporre un concerto al 2000% rock e al fulmicotone, quasi Nirvanesco, per sciorinare pura energia e grezzura incondizionatamente con somma generosita'.

I numeri della finta "Security" sono incalcolabili. Faceva veramente paura. Ha fatto flessioni a tempo di musica, ballato sulle forme dell'Hai-Chi e del Win-Chung a velocita' raggiungibili solo da Ken il Guerriero, meditato sul palco, fatto pesi, PERFINO SUONATO, sia chitarra che organo.

La gente che continuava a chiedere i grandi classici di Eels non solo e' rimasta a bocca asciutta, ma si e' vista anche infamare da Security (come aveva ben indicato sulla maglietta).


"Novocaaaineeee", urlo
E lui risponde incazzosissimo:"I DON'T FUCKING THINK SO.... Sunshine!"


Insomma. Pure schizofrenico.

Ad un certo punto, alla fine di un brano, Security si volta di scatto verso "E". "E", ritroso, indica una pesona, che forse non gli andava a genio. Un po' come quando un bambino viziato viene beffeggiato e si indica alla mamma il colpevole dello scherzone tra la folla. "Security" parte al contrattacco. Robotico. Sfila un guanto di plastica. Lo filaccia plasmandolo sulla rigidissima mano alzata al cielo. "Sciack" "Sciack". Scende fra il pubblico con la mano igguantata, sempre immobile e puntata adunca verso l'alto. Fissa uno spettatore. Volta la mano.... e GLI DA' UN CINQUE! La tensione si infrange, e tutti, atterriti per un possibile esame rettale fuori programma un secondo prima, a cercare di battergli la mano.


Scena analoga piu' tardi. "E" guarda offeso "Security". Indica uno del pubblico. "Sec" tira fuori una bomboletta di panna montata. Comincia ad agitarla. Va tra la folla dirigendosi verso la vittima sacrificale. L'agnello, che si e' gia' visto tornare a casa lordato di panna sciolta... si vede recapitare una leggera spruzzata di panna direttamente in bocca! Solito copione. La paura svanisce, ed ecco "Security" che serve panna a domicilio ai fortunati. Addirittura ad uno spettatore cola leggermente un po' di panna da un lato della bocca. "Security" tira fuori un fazzolettino e delicatamente gli pulisce la bocca".

Che dire. Uno spettacolo che avrebbe fatto la gioia di Kaufman. Purtroppo "From wich I came / a magic World", "Somebody loves you", "Grace Kelly Blues", "Susan's House" non erano "attached"....

PS (Porlock... vogliamo parlare di quel PITTORESCHISSIMO caffe'? :P)

18 commenti:

Anonimo ha detto...

per me è stato un concerto della madonna, altro che archi e archetti, due chitarre e via andare, poche pugnette...

20nd ha detto...

L'idea era quella. Per il primi 20 minuti e' stato fico. Prima dello strumentale che ne e' durato altrettanti 20.

Anonimo ha detto...

Il bar terrazza (mi pare) adiacente all'uscita del parcheggio del centro storico.

Una manciata di magrebini ai tavoli all'aperto, che confabulano con i loro idiomi.

Entriamo e con un salto nello spazio ... dientro al bancone una barista cinese ... ma proprio cinese ("gLazie !") ... che legge una garzanti cinese, con la televisione collegata su un canale satellitare cinese.

Prendo un caffé ... cinese. Cioè no almeno quello era italiano ... anche se ci siamo chiesti se poteva essere una contraffazione transgenica fatta con la soia.

Porlock.

Anonimo ha detto...

Ok, ho letto di questo concerto e anche di quello dei Flaming Lips... E mi detesterai dopo questo commento ma dico lo stesso la mia.
Tralasciando un attimo la musica che conosco pochetto, a me innervosiscono molto i siparietti, le gag, la gente travestita e così via. C'entrano poco o nulla con la musica a mio parere. Sarò all'antica io, che ci volete fare? I miei concerti della vita sono stati musicamusicamusica e un pò di dialogo tra una canzone e l'altra. Se voglio Zelig, mi guardo Zelig no? :-)

Anonimo ha detto...

Io gli EELS li conosco poco e niente, quindi non conosco i loro standard dal vivo.
Forse un po' caro il costo del biglietto.

ad ogni modo una bella serata. Buono il concerto (tranne i 20 minuti di palla strumentale)., buona la serata a Ferrara, ideale per astrarsi dalle pressioni del vivere quotidiano.

Porlock

_ ha detto...

caro kit, e quindi tu sei di quelli che pensa che la musica sia solo musica e un concerto solo musica?!

Anonimo ha detto...

(CarA Kit ;-)
Ma no, non sono così ingenua, lo so che spesso non è così.
Dico solo che *a me piace* quando capita che un concerto sia musica, voce e qualche parola, senza riempitivi, senza scenette. Ma appunto ascolto cose diverse, credo c'entri anche quello. In ogni caso non voglio fare polemica, solo esprimere una preferenza personale. :-)

20nd ha detto...

@ Porlock: "No!"© Ti sbagli. Era il "Bal Telazza" :DD

Poi ti sei scordato il bancone con i "Regali da lunapalk cinese". Surrealissimo!

@ Kit: C'e' posto per tutti. La musica e' stata comunque vera. Io sono un buffone sognatore. Amo le cialtronate. Fanno parte dello show buzinnezzz.... che altrimenti sarebbe lo stesso stronzo che suona da 40anni la cover di "My Sharona". Nel rock e' stato fatto piu' o meno di tutto. Quello che rimane e' "La Festa".

@ Chris: Kit e' una donna. Una X-Girl, nella fattispecie...

Anonimo ha detto...

nel 19esimo secolo Schumann scriveva a proposito di Liszt: "se Liszt si esibisse dientro al sipario, si perderebbe gran parte della magia."

Una performance live è sopratutto una performance, nella quale sono coinvolti più sensi rispetto all'ascolto domestico. E molte volte in peggio (purtroppo).

Sono altresì d'accordo che nell'esibizione (rock/pop/...) la sostanza sia la musica, e lo "spettacolo" più accessorio.

Nel caso specifico degli EELS, la musica c'era, eccome ! e le varie gags non hanno assolutamente inficiato alcunché, anzi erano la ciliegina sulla torta.

Non saprei invece generalizzare. Valuto la performance live, comunque un insieme di aspetti divewrsi ... forzando il discorso mi smebra molto simile ad un allestimento teatrale di un'opera lirica.

Porlock

20nd ha detto...

A parte che "E" ha palesemente sfruttato un'idea scartata da Barret... :P

Anche perche' ricordiamo che le "Gag" erano costituite semplicemente dalla solitaria, ma muscolosa, presenza di un solo uomo in campo, totalmente accessorio ma, al contempo, indispensabile, in grado di suonare l'ogano, la chitarra ritmica, e, all'occorrenza, correre verso lo spettatore per allacciargli la scarpa. Diciamo un valletto, vah. E' stato, comunque, uno show prevalentemente musicale. Abbigliamento a parte (che comunque ha destato la mia piu' totale approvazione e ammirazione)

bello l'esempio dell'allestimento dei cananti lirici. Azzeccatissimo.

Anonimo ha detto...

giusto ...

gli EELS hanno la SECURITY factotum
gli EELST hanno il MANGONI supergiovane
ed i CCCP avevano DANILO FATUR: l'artista del popolo.

potrebbe essere una coincidenza, eppure qualcuno si ricorderà dell'Exploding Plastic Inevitable, con i Velvet Underground, Nico ed il fantastico ballerino Gerard Malanga, sotto l'egidia di quel gran Cialtrone di Andy Warhol.

pensate sia una coincidenza ?meditate gente meditate !

Porlock

20nd ha detto...

Anche i Beatles avevano Ringo Starr

20nd ha detto...

Lasciate perdere tutte le lettere che mi sono perso per la strada. E' che quando scrivi da una connessione 56k hai un po' il pepe alle dita, oltre che al culo.

_ ha detto...

zonda pensa che l'idea del security travestito da wrestler l'avevo già messa in scena io con i miei "seminali" miskatonic university almeno 6 anni fa. almeno.


la musica non è solo musica, la musica è vita. la musica è la colonna sonora dei sogni. (da una collezione di baci perugina del primo '900)

20nd ha detto...

Perche'? Non ho s'infatti scritto che glie l'hai prestato tu?

La Musica e' la razionalita' piegata alla farsa.

_ ha detto...

sì gli ho venduto idea e security, pacchetto completo.

20nd ha detto...

:)

Anonimo ha detto...

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