Ogni tanto e' bello proiettarsi ai 2600 su una strada pubblica con un po' di Ronnie Heavy Dio Metal vomitato dalla cassettina di turno, assemblata con tanta cura da altre sorelle cassettine, cd e vinili, con meticolosa dovizia certosina (quanto la compilation di "Dio" fu assemblata l'avventatnezza del drag+drop era una pia illusione in futuro odore di profano) e spedita da un amico neostudentello universitario del veneto tramite un postal service affatto celere, o prioritario. (1996: la musica ha piu' peso ma le tariffe sono piu' leggere)
Poi rallenti e ti capita di pensare che, intorno al 2000, pensavi che almeno in Nippone band rivali come gli Zigzo e i Triceratop (Altro che Blearch e Oasis) sarebbero durati almeno una decina danni, per lo meno nella loro isoletta. Fuori dalle charts in poco meno di due mesi. Ma l'importante, in quei due mesi, e' stato crederci, per la gioia di essere ripescati con tenera e compiaciuta nostaligia oggi, casualmente, da un cd di file digitalmente compressi, che di dovizia certosina ha soltanto la copertina stampata con una Harry Potter qualsiasi.
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