Ce n'è da dire di questo lunghissimo weekend da appiedato. A partire dalla serata AirPop al Diagonal, dove finalmente ci si è (in parte) un po' disintossicati da quei classiconi indie che ormai sono diventati talmente anthem da diventare radiofonici (fibrillazione quando Robbie Pop ha sfoderato dalla sua collection il meranaviglioso "Happy end of the World" by Pizzicato5). Bella atmosfera come al solito. Venerdi' prossimo tocca a me e Share.
Durante la notte ho fatto poi un sogno strano. Ettore Nicoletti aveva comprato sia il bar Capolinea che l'ex Frico'. E aveva buttato giu' tutto. Al loro posto un megalocale che faceva sia da ristorante, pub che fichissima discoteca. Grande spazio al centro, tavolini molto cool agli angoli del locale (zona ristorante, zona pub)... e in mezzo si ballava in un ambiente dal colore blu intenso (quasi nero) e luci molto soffuse. Voglio dire. Non ci stiamo molto discostando da una probabile realta'. La parte irreale? Ettore mi fa:"Zonda... perchè non vieni a suonare qui?". E io:"Si'. Ok. Quando?". Risposta:"Fra mezz'ora può andare bene". E io che mi precipito a casa (5 minuti a piedi dal posto citato), con il tempo che mi sfugge come sabbia fra le mani nemmeno sufficiente per tirare fuori i cd dalle custodie...
Gradita visita dell'AirpopTeam a Cesena, con tanto di delegazione senegalese, per la fiera - come si dice in Romagna - dei "mangiari" internazionali. A portata di mano le più deliziose prelibatezze delle esotiche e lontante Tailandia, India, Madagascar, Gattolino. Cosa abbiamo scelto? Le classiche e inarrbiabili bontà romagnole di Cesena (LA PIADINAAAA!) e Cesenatico (IL FRITTOOOO!!!), per poi concederci, dopo ottime sorsate di una sconosciuta ma graditissima bionda tedesca (come si chiamava, o voi presenti?) una guduriosa pizza Pugliese.
Sequestrato dalla Morini (abbiamo fatto i bravi), che è stata così gentile da non ridere in faccia alle mie canzoni, sono stato provvidamente recuperato da una location segreta in quel di Forl da una banda di Senegalesi, e portato al rifugio segreto del sidekick di BandMan. (Fantastica la Band500, che riposava nella BandCaverna).
Dopo una sana commistione di - ancora - birrette, brand new (nemmeno troppo indecente, dopo le 22), partite afone, discussioni musicofile, rapida partita a boccette al Diago con un Bertaccino più scatenato che mai, fattasi l'una abbiamo deciso che, bene o male, era anche l'ora di ridursi allo Sbronzon. Che tanto noi gia' che lo sentivamo che per ascoltare un po' di musica decente ci toccava aspettare fino alle 4 del mattino...
Diciamocelo. Punto di forza maggiore del Bronson: la gente. Sara' quell'insegna "Hana Bi, bagno 72" strappata di forza al pino a cui era inchiodata e affissa in una delle pareti del locale ma una volta arrivati a Madonna dell'Albero ed entrati nel locale ci si sente veramente a casa. All'entrata incontriamo Pull Over.
"Pullo. Cambiamenti?"
"Si'"
"Come si'... dai..."
"No. Sul serio. Provate a entrare"
"Ma... positivi?"
"Non so. Bisogna farci un po' l'abitudine".
Carino l'interno. Decisamente piu' curato. Molto pop, indubbiamente. Forse snatura un po' quell'aspetto indie e dannato che aveva anno scorso, ma cmq ficherrimo. Ho avuto come la strana impressione che si fosse un po'.... rimpicciolito... ma la gente era veramente tanta, la luce leggermente maggiore, e l'aggiunta di un bancone bar (ci stava, ma mi manca l'area di sosta divani) fa' decisamente la differenza. Non ho fatto caso al pavimento, che forse era la parte piu' locale del locale. E' cambiato? Sicuramente si'... dato che è cambiato tutto a parte la selezione musicale, che era anche piu' elettro del solito.
Pullo è stato un grande. Eravamo rimasti in meno, ma ci siamo decisamente scatenati, con Cisco che continuava a piegarsi avanti e indietro, Polaoid talmente fuori di testache non avevo nemmeno riconosciuto (pensavo fosse il fratello minore di Slash) e Coveri che continuava a saltellarci intorno come un capo indiano.
On the road to nowhere anche Big Boss scende in pista, e si lascia scappare:"Ti diro' Zonda. Mi piace quasi questo Pullo in chiusura...".
Il ritorno abbastanza delirante. Stanco e smorto tutto il giorno arrivato allo Sbronzon ero carico come un giocattolino a molla nelle mani di un bambino in overdose dalla sua prima RedBull a digiuno, e anche in macchina ho rotto abbastanza il cazzo remixando alcuni brani di Selle&Bebastian con i suonini cretini standard del cellulare. Complimenti a Elisa (scusa se ho rotto un po' troppo il cazzo... sono una causa persa...) e A Nice (Cup) Person che conoscono veramente ogni brano dei nostri eroi indie a memoria. Grazie a Robbie per l'incredibile disponibilita'.
Poi - come al solito - i ritorni a casa del sabato mi straziano con un'angoscia infinita... e a casa non riesco a dormire nonostante siano le cinque del mattino. 'sti schizzati. Confidiamo nell'avvento di DJ Sponda.
PS (Grazie a Valbo x le lezioni di ballo)
PPS (Alle persone che ho conosciuto e non conoscevo... come al solito, se mi incontrate, salutatemi voi... che io prima di 5/6 volte una faccia non riesco a ricordarmela affatto!)
11 commenti:
sono d'accordo, il locale lo fa la gente: a banco, in consolle, in pista e chi lavora. credo però che sia la musica il richiamo per quella gente. credo che ci debba essere un'attenta alchimia musicale perchè ognuno si senta a casa. una casa da certezze, e da lì il motivo dei resident e delle loro scalette un po' piu regolari e lente ad evolversi. per ovviare a questo ci sono gli ospiti che hanno piena autonomia e portano quell'entusiasmo di cui ogni casa ha bisogno.
Se hai bisogno di consulenze per la birra chiedi a me.
seeeeeee mo' mi vuoi dire che non mi riconosceresti?? (persino adesso che ho i capelli cortissimi)
@ Fede: Ti riconoscerei ovunque. Soprattutto con quelle zeppe ;)
E aspetta che mi impari tutte le canzoni di quel tale, com'è che si chiama, mi pare Paul o Mark Sponda di cui mi hai dato il cd!
F
Ah! E' vero! Conto su di te Nice Person! Citando Edo:"Salviamo il salvabile" :D
Dovro' rifare il cd alla Vale...
Un altro momento molto gustoso di ieri sera e' stato quando abbiamo cantato - etilissimamente in coro - al ritorno verso la macchina "Van Diemen`s Land". Qualche autoctono deve averci odiato profondamente. Non era nemmeno sorto il sole. Pero' e' stato bello :)
Ripensando a Chris e la sua selezione. Hai ironia, sprezzo e coraggio. Mi piace :)
Segnalerei anche il meraviglioso concerto degli Amycanbe in apertura di serata davanti a pochi ma emozionati spettatori.
Per il resto, da quel che mi ricordo è stata decisamente un'ottima serata.
Non mi piacciono. E dire che potrei anche fargli pubblicita' disinteressata, dato che il batterista è il cugino di uno che gira con me (Fabio Trinchillo)...
Pensa se Fabio si fosse applicato di piu' e non avesse mollato piano-blues dopo il primo anno...
Dimenticavo! Appena sveglio sono andato al mio bar di fiducia (quello demolito nel sogno da Ettore)... Sono rimasto bastito. Dopo un'improvvistazione Karaoke degna di un tenore del barista sugli Stadio... da Radio S.D. ... parte "DOLPHINS" di Gerswing!!!! Studiata al piano maglioni di anni fa! Non pensavo esistesse. (Intendo, VERAMENTE)
Esaltatissimo ho preso la canzone come il segno che sarebbe stata una giornata meravigliosa. Non e' accaduto niente di realmente sconvolgente, ma il fattore "meravigliao" ha retto :)
non so perchè non ti piacciano gli amycanbe. non svettano per originalità ma riescono alla grande nel loro intento, e hanno la forza di migliorarsi continuamente. e se fossero berlinesi o newyorkesi faremmo la fila per il biglietto. la solita storia.
Stracciano i maroni
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