mercoledì, ottobre 4

Fantastic Plastic Machine

Il nome è a metà fra un happening ideato da Andy Warhol e il titolo di un film surreale di serie zeta, entrambe e comunque sospesi a cavallo fra i mitici 60 e i mitici 70, stando sempre molto attenti ai limiti di velocità e abbandonandosi comunque ad una stilosa velocità di crociera.

Fatto sta che Fantastic Plastic Machine, triplice pseudonimo alla Fat Boy Slim - solo un po' piu' lunghino - dietro cui si nasconde il DJ Tomoyuki Tanaka (not to be confused con il produttore di Godzilla), riesce a cavalcare l'onda dell'iperbolico movimento fine anni novanta conosciuto come Shibuya-Kei, e a dettare legge ancora oggi in campo di musica elettronica tragettando i suoi fedeli ascoltatori dalla prima matrice lounge a sonorita' disco-club decisamente statiunitensi. (il che, per il popolo del Sol Levante, deve essere esotico almeno al pari di Piero Piccioni o di Ennio Morricone)

Fatto sta che i primi due album, "Fantastic Plastic machine" e "Luxury", assecondando i miei gusti personali legati piu' alla melodia che al ritmo, rimangono due lavori di ottimo gusto, classe e fattura mai superati dal nostro (pur non disdegnando i lavori successivi, che si concentrano maggiormente sulla purezza dei suoni)

Campionamenti regalati generosamente da quanto piu' di nicchia e prezioso si possa ravanare dagli scrigni della cultura lounge e early seventies, incastri armonici talmente godibili da renderlo l'ideale per un party in piscina con i Kennedy o per un viaggio in Arizzona con il vostro attore barra attrice preferito barra preferita, "Fantastic Plastic Machine" è decisamente l'album ideale per decollare con il cervello senza staccare i piedi da terra.

Una chicca la gioiosa "Mr. Salesman" (il video e' una gioia per Tomaselli), impreziosita dalla presenza di Nomiya Maki dei Pizzicato 5 e la cover ipanemizzata di "Steppin' out", a mio avviso superiore all'originale di Joe Jackson, l'invito furbetto e marpione di un uomo che cerca di convincere una ragazza che la notte fuori in citta' non e' poi cosi' brutta.

E allora via, via... Vieni via con me...

x Bon Voyage
x Steppin' out
x Fantastic Plastic World

Nota: (La copertina dell'album "Fantastic Plastic Machine" ha fatto abbastanza storia verso la fine degli anni 90 al pari di quelle di Belle & Sebastian. Provate a fare un bel fermo immagine in una delle prime scene in cui nel filmdi "Alta Fedeltà" si vede il "Championship Record Store" ;) )

3 commenti:

accento svedese ha detto...

E' arrivato subito il post su Fantastic Plastic Machine! ancora più stuzzicanti, hai citato il genio Piccioni e il genio Morricone e quindi devo assolutamente averli. intanto mi scendo i pezzi che hai messo...
a proposito di Morricone, che mi dici della compilation Morricone Bossa che é uscita quelche tempo fa? io l'ho comprata subito... é pazzesca, sia dal punto di vista musicale che dal punto di vista grafico, con le riproduzioni delle locadine dei film. Mai fare senza.

20nd ha detto...

Anche perche' il packaging in genere paga gia' da se. "Beautiful" cerca di procurartelo nell'edizione Giapponese.

Non conosco quella comp :\

accento svedese ha detto...

Molto male...:) é semplicemente fantastica, esce per la Amarkord Records ed é basata sul Morricone più Lounge... feci un post qualche tempo fa, tipo verso giugno, se sapessi come fare metterei il link...:D