mercoledì, novembre 29

Atari? Magari!


Questa volta è andata bene. Fra porte che sbattevano, le letture colte di Pullo, le foto fecali alla marmellata dello Stilista, il concerto della band a 8 bit Atari, Naples, si è dimostrata una salda e resistente rete di salvataggio nel salto nel buio che Gli Irresistibili © si apprestavano a fare ieri notte in quel del Lego, Cesena.

"Se sapevamo così proponevamo subito un gemellaggio Napoli-Cesena", ha suggerito il cantante-bassista alla seconda birretta offerta dal buon Ettore. Si sa: le luci del palcoscenico fanno sudare. Soprattutto se ti adoperi in uno show energico e inarrestabile dove la formula magica proposta è semplice ma efficace quanto il connubio delle parti migliori di Beck, Weezer e Blur.

Solo in due gli Atari, 'sti modesti ragazzini che potrebbero raccogliere l'eredita dei John Wayne Shot Me, che stanno dando il loro commiato al popolo indie in questi giorni con la tournè d'addio. Condividono la stessa visione musicale e artistica, anche se un po' più grezzi (non proprio ottima la pronuncia dell'inglese, come ristalta soprattutto in studio) ma vigorosi e più diretti verso sonorità punkeggianti e up-beat. Per lo meno nella loro dimensione live. Il duo colpisce anche per la smaliziata e collaudata capacità tecnica, soprattutto per Alfred Eno. Alfred non stupisce per riuscire a suonare il sintetizzatore Roland con la mano sinistra e la batteria con quella destra, prodigandosi allo stesso tempo in virtuosismi che metterebbero in buca anche a mani libere molte delle band che ho visto recentemente, ma per essere in grado di non perdere un colpo o scazzare una nota nonostante gli occhiali in scala 3/1 rubati probabilmente a Enrico Ruggeri nei primissimi anni 80.

Anche questa volta, come sta accadendo un po' troppo spesso, quasi tutti abbiamo comprato il cd. Ormai la vera emozione che ci rimane in questa era digitale e telematica dove ogni album o canzone arriva alle nostre orecchie ancor prima che siano spacchettate le riviste musicali (che poi chi le compra piu', quando c'e' Debaser e Pitchfork), è rimasta quella di infilarsi in un locale in città, rimanere inaspettatamente colpiti dal gruppo che suona, e assaporarne successivamente in casa il lavoro in studio. Non stupitevi se io e RobbiePop vi proporremo qualcosa durante uno dei nostri DJSet. Potrete così esclamare anche voi al passaggio delle cose più ignobili nei DJSet altrui:"Atari? Magari!"

E io che avevo pronosticato un Fabri Fibra a 8Bit!

7 commenti:

AIRPOP ha detto...

ogni tanto ti devi fidare dello zio!

davvero molto divertenti!

20nd ha detto...

Ma come funziona? Sei anche mio zio? Un applauso a Coveri che ha visto il video! :D

Anonimo ha detto...

bravo! è un pò che gli seguo e il 21 dicembre saranno in un localino qui a caserta...
sono molto interessante condivido la tua analisi :)

Anonimo ha detto...

bèh due errori in due periodi non è male! LOL

20nd ha detto...

Se sono grammaticali non farci caso... Ho poco tempo e scrivo "a randa" (come si dice da noi) senza rileggere quello che scrivo seguendo piu' quello che mi dettano le mani che il cervello...

(tipo scrittura automatica)

L'altra cosa pittoresca che ho tralasciato è che domenica scorsa Gli Irresistibili © sono usciti dalle Officine7x7 e il DJ metteva su' "Drop" di Cornelius mentre ieri sono arrivati al Lego... e un ALTRO DJ metteva su' "Drop" di Cornelius!

Ad entrambe ho portato la buona novella che era uscito il nuovo album...

20nd ha detto...

Poi parliamo un po' di pregiudizi... Uno che abita un po' meno a Sud si aspetta dai Napoletani sempre cmportamente campanilisti da barboni squinternati e omertosi, invece tutte le persone che ho conosciuto in ambito musicale (vedi gli A Toy Orchestra) si sono sempre dimostrate persone molto UMILI, COLTE e ALLA MANO.

Molti "sboroni" di Romagna e dintorni avrebbero tanto da imparare da ragazzi colti e capaci come loro. Tornando alla mia terminologia ottanta, "ci avete dato della paga2

Anonimo ha detto...

degli errori parlavo per me per il mio intervento :)
sulla campania c'è molto pregiudizio e luoghi comuni...è la cultura qualunquista dei media...oggi c'è una cultura formata sul notiziarismo, le persone non leggono o non approfondiscono...