> Imminente il nuovo album degli Stooges riunitima, a 34 anni da Raw Power. Voglia di Iggy di andare oltre le cover o bisogno di ricaricare la carta di credito?
> Su RollingStone magazine, dopo Pig, intervista ai Klaxons, seguita a ruota da quella a Jar Jar ,Kaiser Chief e Joss Stone. Decisamente un bel numero (Rolling va a fasi alterne...)
> L'opinione della rivista sull'album degli Air:"Pocker symohony ripate dove 'Alone in Tokyo' ci aveva lasciato, con percussioni Japan oriented e, pizzicati di tanto in tanto, il koto e il shamisen, strumenti a corda della tradizione nipponica, a dare un tocco world music all'abituale effetto straniante delle loro partiture. / ... / Sfumature d'innovazioni qui e la' i nun percorso artistico già cosi' classico."
Su CYHSY:" ... / Col secondo disco il gruppo avrebbe potuto replicare la formula del precedente e rimanere nella dimensione fra l'indie e l'orecchiabile. Non l'hanno fatto e siamo loro grati. / ... / Il debutto era immediato senza sembrare acerbo; questo è costruito senza essere artefatto."
Block Party: "I block party dovrebbero pagare ipotetiche royalties a Cure, Talking Heads e Cure. / ... / I Bloc Party non sono un gruppo da amare. Ne' si candidano ad esserlo. Ma sono un gruppo che potreste trovarvi vicino quando tutti gli altri vi lasciano soli."
Sondre Lerche: "Il norvegese Sondre Lerche svolta verso un sound più diretto ed energico, ma non per questo meno raffinato. /... / La strada giusta da seguire sembra quella tracciata da 'Airport Taxi Reception', dove l'energia viene ricercata in un arricchimento ritmico che attinge al jazz, piuttosto che nell'innalzamento dei decibel."
Magic Numbers: "Il gruppo conferma quanto ci si aspettava da loro. /.../ Tra i tanti gioielli del gruppo c'e' 'Boy', allegro Waltzer con un'orchestra diretta da Robert Kirby, lo stesso che ha lavorato con Nick Drake in 'Five Leaves Left' e Bryter Layter'."
Giardini di Miro': "Emanuele Reverberi riveste una psichedelia da sogno con arrangiamenti leggiadri. / ... / Così sono i Giardini di Mirò nel 2007: duri senza mai perdere la dolcezza, perduti in un mondo di fantasia, ma con i piedi saldamente a terra."
Long Blondes: "Vengono prodotti da Steve Mackie dei Pulp, premiati dai Franz Ferdiand, in Inghilterra le calssifiche si abituano a ospitarli e il resto del mondo si prepara al loro arrivo, come i Re Magi tempo fa. / ... / Prematuro seguire la cometa, ma conviene tenerla d'occhio."
Hot Club De Paris: "Modernismo. E' l'irrinunciabile stile di vita degli Hot Club De Paris, ultima scoperta dell'etichetta di Art Rock Moshi Moshi (la stessa degli Architecture in Helsinki). Formatisi nella cantina di una villetta di Liverpool nel 2004, gli HCDP fanno musica nervosa e appunto moderna, dove ci sono tutti gli ingredienti del miglior pop inglese, ma suonati al doppio della velocita'. / ... / Niente di diverso dai Bloc Party o Futurheads, ma il risultato e' un caos divertente."
Bell'articolo anche sulla Factory.
Nota: pre la prima volta vengono citati sulla rivista sia il Bronson che l'Ex-Machina :)
2 commenti:
"E pensare che io una volta mi sono addormentato ascoltando i giardini di mirò!" (cir. by un mio amico) ^___^
Io li ho visti nel 2005, quindi forse gia' troppo tardi. Ho avuto la fastidiosa impressione come di vedere i Backstreet Boys che rifanno i King Crimson.
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