mercoledì, gennaio 3
Nana Nana Na!
Quando Barbara Rossi, K-Girl, presentò il fumetto di Ai Yazawa conosciuto come "Nana" ("Sette", in Giapponese) introdusse lo Shojo-Manga (fumetto per ragazze) come "un manga adulto per un pubblico di lettrici ormai adulte." Devo ammettere che nonostante il mio rigetto per lo stile grafico della disegnatrice di fumetti (eccessivamente glam e un po' troppo statico anche se preciso e curato) questo shojo-manga mi ha sempre incuriosito, e sono rimasto sempre con il rammarico di non averlo potuto scroccare alla mia ex (per ovvi motivi) che in quel periodo ne stava facendo un gran dire con le sue amiche.
La storia e' molto semplice quanto diretta, e il piu' lo fanno veramente gli elementi di contorno. Nana, una ragazzina ventenne molto semplice e con un approccio positivo e spensierato (ingenuo) alla vita si reca a Tokyo, la citta' delle grandi occasioni, esclusivamente per seguire il suo ragazzo. Sul treno (treno = destino) si siede di fianco ad una ragazza, decisamente piu' rozza, seriosa ed ermetica. Il suo nome? Nana. Stesso numero, stessa eta', stessa destinazione, motivazioni e personalita' agli antipodi. La seconda Nana, mora, capelli corti, dark e tatuata, è una smaliziata e diffidente cantante rock, che si reca a Tokyo per FUGGIRE ad un vecchio amore e aspirare a diventare GRANDE con le sue forze. La sua vita ruota attorno ad un gruppo, i"Black Stones" , e con loro cerca di arrivare al piu' presto al successo per superare la fama del suo ex ragazzo, con cui ha iniziato il suo percorso musicale. Destino vuole che le due Nana si riincontrino per l'acquisto di un appartamento, e decidano, quasi per sfida, di condividere il numero "707" della palazzina al 7imo piano, dividendo l'affitto di 700 yen al mese.
Qundi ricapitoliamo: un blog che si chiama 7 Domeniche parla di un manga che si chiama 7 in giapponese con due ragazze che si chiamano 7 di nome e decidono di vivere assieme al numero 707 dividendo 700 yen di affitto. Tutto chiaro, no? :)
Saltato a pie' pari il manga mi sono buttato sulla curatissima serie televisiva, resa piu' digeribile, per i miei gusti shonen (maschili) grazie al chara design a cura della NTV. L'autrice e' stata pero' meno tenera con i produttori della versione animata, bloccando la produzione gia' al secondo episodio per rivedere doppiatori e ridiscutere alcunie scelte del riadattamento.
L'anime, a mio avviso, aveva gia' detto tutto all settimo episodio. La storia cominciava a diventare banale e un po' troppo in stile "caro diario", la musica dei Blast non esattamente tutto quel rocchenro' che uno si aspetterebbe da un gruppo darkettone... Insomma: una palla.
Colpito invece dalla purezza cristallina e dalla malinconia dettata dai violini della splendida colonna sonora, ieri notte, tra una "casalinga disperata" e le repliche di Lost inferte dalla Radio Televisione Italiana, all'una di notte ho commesso il madornale errore di abbandonarmi all'agoniata visione ... del film dal vivo, di cui si sta gia' preparando il secondo capitolo!
Diciamo subito che l'autore delle musiche molto vicine alle atmosfere di Stelvio Cipriani , o se non altro il regista del film, doveva aver ben presente il film di Enrico Maria Salerno "L'anonimo Veneziano", ovvero un musicista (Nana) rivede il partner da cui è separato e che nel frattempo si è legato ad una altra donna e si accorge di essere ancora innamorata di lui e dopo varie reticenze decide di andare ad assitere ad un suo concerto, cosa che per anni non era mai riuscita a realizzare.
Il film è inizialmente molto molto carino. Le attrici, a mio avviso, molto graziose e bene azzeccate. La "Nana Stupida" (per usare la connotazione di una mia vecchia amica) è interpretata da Aoi Miyazaki, il cui broncio e "sorriso a multilivello a tre stadi" rasentano il sublime in merito a stucchevolezza. La "Nana Cattiva" è interpretata dalla cantante Mika Nakashima (notare... Aoi significa "Azzurra" e Mika "Selvaggia"), che nei momenti piu' cruciali del film tira fuori "un'incazzatura di voce che levati...".
Ottimo cast, musiche eccellenti, attrici molto disinvolte e complici, discreto Kentaro Otani che indubbiamente "ha studiato" ed ha avuto un'ottima visione di insieme mettendoci del suo.
Cosa manca a questo film?
Innanzitutto la sensazione di essere arrivati ai titoli di coda con un pugno di mosche in mano, interrogandosi sull'utilita' di avere seguito una vicenda cosi' banale e inconcludente, e forse a questo rimediera' il secondo film.
Dopoditutto l'irritazione, nel film ancora piu' che nell'anime, nel vedere presunte band rock-metal proporre canzonicine bislacche da gruppi idol di primo pelo con l'unico intento di riuscire a piazzare il cd singolo o con tanto di versione karaoke alle ragazzine non paghe di avere gia' tutti i gadget. Uno fra tutti il lucchetto del collare del chitarrista dei Trapnest. (Imperdibile la cover di "GIMME ALL OF YOUR LOVE !!" rifatta da Tommy Havenly6)
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4 commenti:
PS: Il batterista dei Black Stones e' LA FOTOCOPIA del bassista dei Radio Birdman!!
uhm... comunque oggi ti sento un po' polemico... mi sbaglio?
Perche'.... non e' uguale?
Vero. Poco espressivo.
Ma le canzoni per noi jpoppettari sono anche belle... solo che sono un po' fuori contesto... guarda il lavoro che hanno fatto in merito Tommy Heavenly6 e Anna....
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