A volte capita di essere un po' abbattuti. Soprattutto per le persone ipersensibili e metereopatiche, in giornate di nebbia come questa. Parlo in generale, non è il mio caso. Almeno oggi. Ieri di contro avevo proprio bisogno di una svolta positiva. Di un segno che perforasse il mio scudo emotivo dall'esterno. Un raggio vitale.
Così è stato. Una bellissima, anomala, giornata di sole. Al caldo sotto le coperte, anche se per pochi minuti, la torta di mele fatta in casa, la musica preferita in soffofondo. Decisamente la giornata ideale per concedersi un po' di spensieratezza in casa.
Poi capita qualcosa di ancora piu' bizzarro, e la percezione della realta' perde quel fragile contatto che separa cio' che e' concreto dalle visioni.
La musica dello stereo comincia ad avvertirsi in modo... "disturbato", come se la traccia che veniva riprodotta stesse miscelandosi con una nuova melodia. Ma in modo del tutto autonomo. La musica non veniva dallo stereo, ma dal giardino.
Provenienti dalla stazione, diretti verso la città, due uomini vestiti da pastori stavano attraversando un cortile. Uno dei due suonava una specie di tromba. L'altro la fisarmonica. Perfettamente. Con sentimento. Avevano pure gusto. Il brano era un'appassionatissima e tierseriana versione di "Besame Mucho". Per cinque minuti mi è stata regalata la surreale possibilita' di sentirimi realmente all'interno di un film di Fellini.
Poi la magia lentamente è scivolata via. Il percorso dei pastori viandanti dileguato in dissolvenza. Solo una traccia di un bel momento abbandonato sulla spiaggia della memoria.
2 commenti:
mi piace questa vIsione poetica!
La mia anima e' firmata McCartney/Costello. Un po' romantica e un po' stronza :P
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