giovedì, marzo 1

The Chicken Post

I Deerhoof hanno trascorso l'estate del 2006 aprendo i concerti in Europa e America della loro band preferita, i Radiohead, e registrando l'ottavo album, il migliore della loro carriera, intitolanto "Friend Opportunity". La cosa notevole è che hanno fatto le due cose insieme. "E' stata una follia", confessa il batterista Greg Saunier, membro della band insieme alla cantante e bassista Satomi Matsuzaki e al chitarrista John Dietrich. / ... /
"Le nostre idee originarie per "Friend Opportunity" erano muscia a cappella come gli Staple Singers oppure musica Cajun. Ovviamente non è andata così."

David Fricke

Foto di Mike White

"Ascoltando i Kaiser Chiefs viene magari ingenuamente da chiedersi perchè tutti i gruppi di pop rock non possano essere come loro. Cioè intelligenti, orecchiabili, spiritosi e con una discreta voglia di fare casino. In questo secondo loro CD emerge prepotente l'ambizione di Ricky Wilson di confrontarsi ad armi pari con il suo modello e maestro in fatto di armonie, l'omonimo Brian ai tempi dei Beach Boys. / ... / L'ironia pungente di pezzi come "Everything is average nowadays" e "Reteirement" assicurano ai Kaiser Chiefs un posto di diritto nella rinomata stirpe di acuti osservatori sociali rappresentata da gruppi inglesi quali Kinks, Blur e Libertines."

Manlio Benigni


"Non capita tutti i giorni d iascoltare in un cd di un gruppo rock esordiente canzoni che, invece di celebrare donne, motori e droghe assortite, cita con non curanza Aleister Crowley e la gnosi, William Borrougs e Thoma Pynchon. Specie se il gruppo in questione, i Klaxon, defiinsce la propria musica Nu Rave, e senza esagerare affatto. I ragazzi hanno studiato, non c'è che dire. / ... / Chi ha detto che nel rock non c'è gusto ad essere intelligenti?"

M. BE.

"Serve confidenza col college rock dei Throwing Muses per ricordare con agilità la Hersh, che della band di Boston, roba di metà anni 80, era l'anima insieme alla sorellina di chitarre Tanya Donelly. Quando nel 1994 esordì come solista per Kristin fù il botto, in area indie, col singolo "Your Ghost": merito del duetto con Michael Stipe, ma anche di una scrittura piacevole che mirava più alto del proprio garage. Da allora nessun rammarico per essere rimasta cosa per pochi, scelti fan. Le servirebbe la spocchia di Courtney Love ma è meglio così: perderemmo l'energia sincera di "In Shock" e il gentile affresco acustico di "Ice", punte di diamante di un disco che riporta tutto ai fasti di "Hips and makers".

Ermanno Labianca

5 commenti:

20nd ha detto...

Nota: Satomi ha un'Hofner ;)

accento svedese ha detto...

Mi incuriosiscono un sacco i Deerhoof... me li sto procurando poi so dire! e anche i Kaiser Chiefs...

20nd ha detto...

Dei Deerhoof mi piacciono solo le cose piu' recenti. Ma sono incredibili e dai tempi di "Twin Killer" si sono aggiudicati un posto speciali nel mio universo musicale emotivo.

Di tutto il FranzFilone Up-Beat-Post-Dance-Punk di due anni fa i Kaiser sono la mia band preferita, e ho in piu' il ricordo di un live incredibile.

Dopo Le Simiette Artiche la tua meta obbligata. A patto pero' che dopo passia anche da Maximo Park e Louis XIV :)

Anonimo ha detto...

si si l'ultimo dei kaiser è veramente carino ottimo bis...

20nd ha detto...

Devo sentirlo. Loro, a mio avviso, sono la rock-pop band perfetta.