venerdì, aprile 27

Let's creep with Marillion

Forse troppo facile ridicolizzare e calcare i punti negativi di un concerto come quello dei Marillion, band storica del Neo Prog Rock rimasta troppo ancorata ai suoni degli anni 80 in eterna concorrenza con i Genesis. di Collins, neanche di Gabriel. Fatto sta che con un repertorio cosi' vasto e due cantanti carismatici che si sono alternati alla guida della band per cosi' tanti anni ci si poteva aspettare di tutto. Invece mi sono trovato innanzia ad una supernova mancata, con H ( Steve Hogarth) che giustamente ripropone soprattutto i brani degli ultimi album di un gruppo che potenzialmente, per tessuti e costruzioni compositive e voce, potrebbe essere diventato una cosa tipo gli Iron Maiden e invece si ritrova inconsapevomente a fare il verso ai Pooh.

Intro tastierosa, suoni talmente belli e cristallini da sembrare finti, stacco di batteria, pausa, assolo di un minuto e quaranta secondi di "Steve Rothery Club" - impassibile, veramente rock inside lui - che se chiudi gli occhi ti sembra David Gilmour e se li riapri il maiale dirigibile di Roger Waters.

Accantonando il principale lato negativo del concerto (i brani nuovi sono una palla e hanno dei testi infarciti di quella sana ipocrisia anni novanta da "raccogliamoci un attimo e salviamo le foche") ci terrei a mettere in luce anche i lati positivi di questa gradita avventura sonora.

1) Una band con i controcazzi cosi' ve la scordate indiaioli smidollati
2) H supera in teatralita' David Bowie, ha una voce assolutamente incredibile e meravigliosa ed e' un divertentissimo balordo, superabile in carisma e presenza scenica solo da Scott Weiland (H è animato dalla follia, Scott dalla troca)
3) Un assolo di chitarra di Steve ti fa intravedere per un attimo le porte del paradiso
4) I pezzi in cui per un attimo abbandonano gli stereotipi della band riescono a far venire fuori il meglio dai "ragazzi". Peccato che siano una manciata
5) H che al primo dei 3 bis ritorna in scena vestito da vecchietto inglese con tanto di bastone dal pomello d'argento, occhialini, giacca gessata e capelli raccolti (quell'uomo e' veramente un mito)
6) L'immancabile cover dei Beatles ("This Boy"), falsissimamente improvvisata per sbaglio davvero, che ormai all'Estragon e' di rito
7) Puoi dire di avere assistito ad un'autentica pagina della storia del Rock. E che pagina!

9 commenti:

ele ha detto...

ma quanti concerti vedi tu? :)
tra djset e live, per non parlare delle cose che scrivi, sei sempre in mezzo alla musica. che bello :)

[btw: a girl from ronta è proprio bella!]

20nd ha detto...

Oh! Parla quella che ne vede pochi :P

Grazie per i complimenti :D

20nd ha detto...

Omissis:
1) Il fegato che ha avuto Porlock ad ascoltarsi TUTTO "Dusk At The Cubist Castle" SENZA skippare un secondo

2) Probabilmente visti palloni di gomma ripieni sul pubblico piovuti dal nulla come rovers del "Prigioniero", fari proiettati sul publico e pioggia di coriandoli mentre H fa la posa karatekiddiana della gru, direi che a qualcuno piacciono i Flaming Lips :)

accento svedese ha detto...

Un concerto del genere mi spaventa, ma la rece è proprio bella! ;) D'altronde, tu sei sempre in mezzo alla musica e ne sai a pacchi... :D

20nd ha detto...

Ma no dai. Di musica ne ascolto tanta. Ma non leggo abbastanza riviste specializzate per non potermi considerare un cialtrone :)

Cosucce Psicotrope ha detto...

io ho rinunciato a venire dopo aver ascoltato l'ultimo disco.

hanno fatto Keiligh? (o come stracazzo si scrive) :DD

20nd ha detto...

Neanche io l'ho ancora ascoltato. Ma a questi punto penso che faccia Kailigh pure quello :\

accento svedese ha detto...

Cosucce era a Cuba, per questo non è venuto. :D

20nd ha detto...

Capisco. In fondo si e' perso solo "King", una versione di "The Invisible Man" a dir poco teatrale e a detta di tutti la migliore interpretazione dal vivo di "Beautiful" mai fatta :P