domenica, luglio 15

Half The Region Away

Noi è da un petzo che non ci sentiamo. E dire che in mezzo c'e' stato anche uno strepitoso concerto di Elio a Cesenatico, che ha preferito venire a suonare AGGRATIS per NOI e LA PESCA CESARINA piuttosto che andarsi a vedere i Genesis a Roma. Qualcosa in comune con il concerto dei primi Genesis l'aveva: il continuo sfoggiare di incredibili costumi e cammuffage da parte di tutti i musicisti, con Elio che si presenta sul palco in marcia vestito da boy-scout con tanto di cappellone da ranger canadese e zaino alla Ryoga (per poi rimettersi in marcia per un nuovo concerto alla fine), Faso vestito di politene rifranente, pantaloni a zampa di elefante e scarpe con tacco a spillo rosse, Mayer, il batterista, che si era ricreato il suo angolo di Svizzera piantando un megabandierone elvetico, un coltellino multiuso meccanizzato rotante e ogni singolo coponente della batteria con i colori della sua bandiera, un tamarrissimo Cesareo, che sembrava avere sbagliato concerto ed essersi presentato per uno di Vasco Rossi (un mito, comunque) (Cesareo, non Vasco), i mille cambiamenti di Mangoni, fra cui citiamo soltanto la Spia Bulgara, il Cannibale e una fantastica entrata da Freddie Mecury versione "Regina Con Strascico Rosso", dove si e' prodigato anche in un bel capitombolo mortale (dicevo che si era seccato e l'avevamo perso.

Ma vera sorpresa... il tastierista! Non presente Rocco Tanica (ne' le sue incarnazioni Rocco Tanica 2, Il Nuovo Busta, Tempesta Ormonale Carrambola), ma un simpatico nasone bergamasco sessantacinquenne con famiglia al piano vestito in stile vittoriano e dalla parlata gutturale e profonda, che esibiva vicino al piano un altarino con la foto di un gatto e il busto di Beethoven. Veramente simpaticissimo. Un personaggio molto umano, che si faceva benvolere... e faceva ridere genuinamente anche Elio! Cosa che non avevo mai visto dal vivo. La cosa dava la stessa impressione di quando una serie televisiva animata va avanti da troppo tempo e si fa una bella iniezione di vitalita' inserendo un personaggio nuovo. Trattavasi comunque di Vittorio Cosma.

... ma... dopo aver fatto conoscienza di questa nuovo amico, l'attenzione si sposta altrove. Dalla parte opposta del palco. Piu' precisamente... da dietro una tenda! Al di la' di un separe' si scaglia infatti un ombra. E' il "Tastierista Misterio". Potrebbe essere stato chiunque. Probabilmente anche Rocco. Ma quasi sicuramente Jantoman. Quindi il mistero della dipartita di Rocco rimane, visto che quando la band si e' presentata dopo il bis per salutare l'audience con un ultimo inchino tenendosi per mano e' uscito dal paravendo una figura macabra con un largo saio dal cappuccio calato in fronte.

La parte successiva dal concerto e' stata un po' imbarazzante. Buccio e' stato identificato subito come Fava, e in quanto tale tutti quelli della sua stessa razza gli hanno inviato il segnale telepatico di ipulso irresistibile a presentarsi nel backstage ad incontrare le sue divinita'. Anche a noi comuni mortali che abbiamo avuto l'onore di stargli vicino si e' aperto quindi, per qualche secondo, una specie di porta dimensionale su questo mondo parallelo verso cui abbiamo potuto dare una rapida sbirciatina verso l'altra parte del varco. Non pensavo che gli Elii fossero popolari fino al punto di essere addirittura venerati. Sembrava di assistere, in versione ridotta, a quelle scene che i Beatles erano costretti a subire, quando gli venivano portati innanzi creature dagli handicap piu' incurabili auspicandone una guarigione per contatto diretto, forse in questo caso per merito del taumaturgico monociglione.


Qui un video e qui un po' di foto venute male.

La serata e' proseguita in totale relax (ma quanta fatica) nella incantevole Cesenatico notturna, trascinando le nostre caviglie insanguinate fino allo storico Maraffa, che meriterebbe la palma d'oro della riviera per servizio e cortesia. Bucci comunque un grande per avere preferito noi comuni mortali al richiamo biologico del suo essere Fava. E' stato un po' il nostro equivalente della puntata di Star Trek in cui Spock deve resistere contro il richiamo del Pon' Far

Si'. Ma prima? Cosa e' accatuto in questi "giorni vacanzieri"? Proprio nulla nulla?

Beh. Diciamo che questo weekend e' stato scandito da due eventi.

1) Dopo essermi consultato con altri tipi di Fave, diecimila api, teacher di chitarra e avere ascoltato ogni tipo di sample, la mia scelta per pedaline customizzatrici di chitarra e' ricaduta su un bellissimo "Chours Ensemble CE-5" della Boss (sto diventanto feticista per gli oggetti di questa marca, sono una figata, anche visivamente) , per il cui acquisto evidentemente devo avere impietosito non di poco il proprietario del negozio, che mi ha graziato con un cospiquo sconto, e il - pare - imprescindibile delay DD6 trovato fortunatamente usato on-line (speriamo bene)

2) Dalla stessa dichiarazione di Matt Share:"Io potrei essere quello che porta in giro la band per scoprire i posti dove devono suonare", il nostro Neil Aspinel ha scarrozzato me e Porlock a fare un sopralluogo dell'arena dove debutteranno i Tiny Tide. Le indicazioni che mi ricordavo erano le seguenti:"Parcheggiate in centro e poi chiedete". Nessuno di noi conosceva molto bene Faenza, quindi abbiamo lasciato la macchina al primo parcheggio che abbiamo trovato. Dopo un bel po' di strada a piedi, non trovando persone del posto in grado di darci indicazioni (un classico), entro in un bar (plof) e chiedo. Segue dialogo surreale:

- Buonasera
- ...
- Vorrei sapere dove si trova il Mordillo
- Scusa?
- Il Mordillo
- Ah. Ma sei sicuro che devi andare proprio al Mordillo?
- Si'
- Beh.
- Beh?
- E' un po' distante effettivamente
- Ci conviene andare in macchina?
- Sarebbe meglio
- Quanto dista a piedi?
- Una decina di minuti
- Beh. Va bene.
- Ma forse anche venti. Forse vi conviene andare in macchina.
- Ma, scusi, dove si trova?
- Lungo quella strada, in fondo. C'e' da camminare parecchio. Ma e' facile. E' sempre dritto.
- Share, sai dov'e'?

Era esattamente dove avevamo parcheggiato la macchina.

3 commenti:

accento svedese ha detto...

Che report!
Avrei pagato per vedere Mangoni vestito da Mercury! ;)

20nd ha detto...

ha fatto un capitombolo che si e' rovinato... Che concerto! Io ho gradito moltissimo. Sono sempre in grado di reinventarsi. Non so dove trovino le idee. Hanno fatto praticamente un concerto per la plebe tornando ad una selezione tirata dei brani piu' amati dal pubblico, ma era da un pezzo che non andavano in questa direzione da "hit-parade", io - da fan - ho gratido molto cantare ogni canzone a squarciagola. Penso che sia stato anche perche' dopo la prima tiratissima selezione sono a presentari i - piu' scarsini - brani nuovi per testarli col pubblico. "Oratorio" e' un gran pezzaccio, forse il migliore che abbiano mai fatto. Ma non conta come brano nuovo. Boch ce l'aveva passato ormai da un anno :D

Anonimo ha detto...

e invece mito soprattutto Vasco!!! concerto spettacolo sabato!
Erica