Nel 2000 rimasi folgorato da una cantante. Il suo nome era Olivia. Piombata apparentemente fuori dal nulla (in realta' era una delle D&D), i suoi brani in parte in Inglese in parte Giapponese deflagrarono nelle charts (nipponiche, ovviamente) e nella mia vita (italia, ovviamente) come una felice ventata di novita' e gioia dirompente, con linee melodiche accattivanti e affatto scontate e impennate pindariche e repentinve verso potentissimi acuti sempre ben impostati (magia dello studio). "Pass me the sugar", "Dress me up", "So beautiful", "Dear Angel", segnarono quella fantastica estate piena di entusiasmo e allegria, portando alla signorina Lufkin (meta' nippomica, meta' americana), un repentino e immediato successo.
Poi piu' nulla. Fini' nel dimenticatoio. Come mai? Fece l'errore di cercare di abbandonare ricerca e sperimentazione per cercare di inseguire la strada del mainstream radiofonico (L'album "Sea me", successivo a all'plauditissimo esordio "Syncronicity" fu un flop). Io poi ho sempre pensato, come e' capitato per altri cantanti dotatissimi che adoro e non hanno avuto successo, che la colpa, come ricorda Raina, fosse dovuta ad una pessima cura dell'immagine, che in un mercato stravagante e spocchioso come quello nipponico fa sicuramente la differenza.
Come si è comportata Olivia? E' tornata nella nicchia, dedicandosi al mercato della musica indipendente, pubblicando soltanto un EP all'anno. E volete sapere come cambia la storia? "Nana", uno degli anime di maggior successo attualmente in giappone, parla di una ragazza che cerca di riconquistare il suo spazio nel mondo della musica, ed è stato tratto da un manga inspirato parzialmente alla sua vita. Indovinate chi hanno chiamato per dare voce alla sigla dell'anime? Olivia, of course. Questo grazie anche ad un graduale cambio di immagine piu' dark e aggressivo pianificato col fratello Jeff. Uno dei grandi meriti della cantante comunque quello di avere capito che colpa del suo insuccesso non era legato a incapacita' personali ma sbagliate scelte manageriali ed una piccola dose di sfortuna.
Da cosa nasce cosa, e ora Oliva e' di nuovo the queen of them all.
Fra le varie esperienze Olivia ha aperto una casa di moda e trascorso due anni lavorando come modella. Riuscira' la sorella Caroline a trovare lo stesso successo? Nel frattempo riesce ad avere anche riconoscimento internazionale esibendosi presso "La Locomotive", la piu' grande discoteca parigina.
"Dress Me Up" - Olivia
"Solarhalfbreed" - Olivia
"Into the Stars" - Olivia
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