Negli anni ottanta i Giapponesi avevano la fama di prestigiosi artigiani copioni e manipolatori di tutte le tecniche produttive provenienti dall'occidente. I tempi sono cambiati, e il popolo del Sol Mutante è andato talmente oltre da non potersi permettere di rimanere mentalmente, socialmente e teconologicamente indietro come America ed Europa, e passa lo scettro della produzione del plagio di massa alla Cina, cercando la strada dell'equilibrio fra benessere e progresso senza rinunciare alle proprie tradizioni.
Questo discorso in parte non è veritiero in ambito musicale, specialmente in ambito pop, e mentre il mainstream rimane ancorato ad una radiofonia a cavallo fra gli anni ottanta e novanta, il panorama indie si getta all'inglobamento di qualsiasi suono possa risultare sufficientemente lontano ed estraneo alla cultura nipponica da poter risultare "stonato ed eseotico".
E' il caso delle Petty Booka, che in realta' non lanciano l'amo troppo lontano (le isole Hawaii), con il loro "sofisticato hula" e gradevoli melodie anni retro' che fasano dal country al mambo anni armate di solo ukulele.
Si dice che, viste le loro recenti esperienze tournistiche in Texas, il prossimo album seguira' lo stile Bluegrass. Nel frattempo beccatevi queste:
"Sophisticated Hula" - Petty Booka
"Itsyt Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka Dot Bikini" - Petty Booka
"Do You Really Want To Hurt Me?" - Petty Booka
5 commenti:
L'intro del post è una delle cose più belle che io abbia mai letto da almeno 5 giorni a questa parte.
Loro sono le Paola e Chiara giapponesi? :d
Che considerando lo spaziotempo di Internet e' un periodo epocale! Grazie :)
Le Paola e Chara Giapponesi in realta' sono queste, pero' in un certo senso ci hai preso. Si fanno chiamare Petty e Booka XD
Favoloso. :)
Carine le ragazzine... ;-)
-O^O-
f.
Ti diro', caro compare con gli occhiali... ogni tanto cambiano formazione, ma sempre con grande attenzione alla kawaitudine della sostituta temporanea :)
Buona serata F :)
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