E' da un pezzo che non parlo di cose stupide in questo blog. Tipo due post fa. Ma e' SECOLI che non metto a nudo (che schifo, direte voi) parti di me. Piu' si cresce piu' diventa difficile scoprirsi, e si alzano le difese. Ed è un peccato, visto che se non si abbassa il ponte levatoio le persone e' anche difficile farle entrare. Un po' come capita con l'organismo e le difese immunitarie. Tipo con le proteine. Abbiamo bisogno di proteine per sopravvivere. Capita a volte che virus e schifezze varie ne approfittino, facciano sentire ai nostri monoquellocheè lo zuccherino, e poi piazzino con tradimento e soddisfazione il loro acido RNA mandando tutto a puttane e devastando l'organismo. Ma tant'è. Sono convindo che se non si da non si ottiene, e che in fondo faccia sempre trapelare solo quello con cui ho imparato a convivere e non mi causa troppo danno. Se mi espongo molto probabilmente è anche perchè in generale non mi vergogno di quello che faccio. Ma non sono un santo ed esiste indubbiamente per ciascuno di noi una soglia di noumeno piu' o meno cospiqua all'interno di ciascuna esistenza.
E dire che il blog era partito proprio come una sorta di diario. Probabimente dopo poco non ho piu' avuto nulla da dire (inconvenienti di quando una persona trova confortevoli quiete e routine), e mi sono rifugiato dietro recensioni e quant'altro. L'occasione per riaprire una piccola parentesi personale mi e' data dalla mia Maestra Zen (io ho una Maestra Zen e una Maestra Guru), che mi ha proposto un piccolo meme (i meme sono degli inscatolamenti di flussi di pensiero da passare in modo virale ad altre persone, perche', in fondo, le idee rimangono i virus piu' vitali e prolifici).
Non penso ci siano altre persone che vogliano accettare di mettersi innocentemente in piazza fra i miei coetanei, forse perchè con l'età si guadagana tanta spocchia e si abbandona per strada la fastidiosa zavorra di scomodoa innocenza. Tant'è. Il Meme chiede di parlare di OTTO fatti che riguardino se stessi e indicare altre otto persone che facciano altrettanto, cosa che, non essendoci cosa al mondo che detesti di piu' delle catente di St.Antonio, vi risparmiero'.
Uno.
La musica è la mia vita. Non ne posso fare a meno. Mi accompagna in ogni parte della giornata, e ho sempre avuto paura che la cosa potesse infastidire la persona che ho avuto vicino per cinque anni. Fortunatamente piaceva molto anche a lei. Ma io sfioro veramente l'ossessione
Due.
Penso di essere una lucertola. Adoro crogiolarmi al sole, dormire sotto strati di coperte, passare ore vicino ai camini
Tre.
Sono afflitto dal terribile morbo del collezionatore. Il problema è che non butterei via niente, e quando proprio non ho piu' spazio vitale sono costretto ad operare quelle che definisco "selezioni innaturali". A casa ho uno sproposito di CD, e una buona tagliata l'ho data quando Silvia mi ha convinto a tenere solo gli originali. Non parliamo dei DVD. Ora acquisto solo quei cinque sei film all'anno che ho ritenuto imprescindibili (cose che in genere non piacciono a nessuno), ma appena aperta l'era dei DVD mi sono procurato tutti i film dei miei registi preferiti (leggi: ho tutto Fellini e Wenders originali)
Quattro.
Penso che i primi quindici anni della mia vita li abbia passati a fare incubi, regolarmente, tutte le notti. La mia mente ha dovuto sviluppare stratagemmi per combattere le mie stesse fantasie
Cinque.
Vi ho mentito. C'e' una cosa che adoro di piu' della musica: è scrivere canzoni
Sei.
Quando ero piccolo ho vissuto una vita molto "Agreste". Mi manca quel piccolo paesino che era una volta Cesena, dove per strada si incontravano solotanto le persone conosciute e tutti erano amici di tutti. All'eta' di cinque anni pulivo grossi bottiglioni verdi, li riempivo, li installavo nelle gabbie dei conigli. Di contro d'inverno arrivavo a guardare OTTO ore di cartoni animati al giorno
Sette.
Il mio I-Pod si chiama RontaPod, ma prima della formattazione Lazy-B (io ero Lazy-A)
Otto.
Sono un pazzo incosciente che fa fatica a scindere il mondo dell'immaginazione da quello reale. C'e' stato un periodo in cui ero invasato con il manga di Ranma. Ranma camminava sempre sopra dei cornicioni in equilibrio (forse molti non sono arrivati a capire il perche', ma il perche' c'era ed è abbastanza logico). Una volta, in montagna, sono saltato sopra una recinzione in legno presa la rincorsa correndoci direttamente sopra a braccia completamente spalancate in stile aereo (ed ero anche abbastanza cresciuto, tipo 21 anni). Ero QUASI arrivato in fondo. Poi sono crollato di lato quando mancavano pochi passi. Ma questo non e' un episodio isolato. Da piccolo mi buttavo da altezze di due metri, facevo capriole mortali dal como' al divano, usavo le corte per stendere i panni del cortile come liane (una volta una si e' spezzata e sono atterrato di schiena), ho mandato (questa rimane la migliore) la mia bici a tutta velocita' cantando "La vecchia tartaruga" verso un roseto davanti ai miei amici attoniti scaraventandomi dal mezzo a pedali prima dell'impatto rotolando sul cemento. Poi le migliori non me le ricordo.
Visto? Alla fine ho schivato il proiettile anche questa volta. Ho raccontato cazzate e nulla di veramente intimo, oscuro o misterioso. Per questo apprezzo Sara e le persone come lei. Hanno la forza di rivelarsi agli altri con una trasparenza veramente invidiabile, di cui un tempo ero capace, ed ora inve ma anche no.
5 commenti:
Mi inginocchio al cospetto di questo post.
I primi tre punti sono pure i miei. ;) Io però nei post non rivelo tutto di me stesso, però rivelo molto. Non metterò mai nemmeno una mia foto, voglio mantenere segreta l'identità. E' perchè sono timido. :D
Sono agreste pure io, e me ne vanto. ;)
Dillo che anche tu avevi un tamarro rinchiuso nel garade fa piccolo XD
Amcora peggio: il tamarro ero io. :D
Ancora, non amcora. :DDDD
Il Tamarro era Paul
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