mercoledì, gennaio 30

Glassbottom lights

... e s'infatti... oggi con Manuello le prove sono andate da dio e abbiamo spaccato i culi (non so chi, visto che non c'era nessuno, a parte il nostro "manager" palestrato). Se suoniamo cosi' sono a posto. Ma si sa che i live sono strani mostri dall'aspetto multiforme e estremamente imprevedibili, soggetti a mille variabili impazzite in grado di deciderne l'esito.

Arrivati con largo anticipo, ovvero puntuali, io e Manuel abbiamo provato una vosa voce e basso per la serata del 14 al Lego. Ora. Sara' due settimane che dormo 5 ore per notte, sara' che a mezzogiorno ho mangiato solo uno yogurt, sara' il secondo giorno consegutivo di prove, sull'acuto finale - per usare un'espressione di Manuel - "ho dato un tirone", e mi sono accasciato a terra come solo Ian Curtis (in realta' ho avuto un crampo allo stomaco e mi si e' accavallato un nevo del collo, ma detto cosi' fa piu' figo).

Anyway: umore stellare, per la legge dell'alternanza delle prove delle band musicali, e si parlava gia' davanti ad una birra di problemantiche imminienti come se partecipare o meno alle trasmissioni per ragazzini della Rai o se e' giusto fare delle cover di brani di genere. Ci penseremo alle prossime prove, martedi', davanti all'ennesimo delirio.

Dimenticavo questa. Mic e', come me, un fanatico dei Beatles. Stiamo suonando e ad un certo punto si ferma e fa: "Oh! Avete sentito i telegiornali?". Noi attendiamo perplessi che vada avanti. "Non avete saputo cosa e' successo in Israele? Ma dove vivete?". Gia' tremo, un po' sbianco... "Il governo Israeliano..." - e qui sono ufficialmente preoccupato, per il tono serioso che sta assumento - "ha chiesto ufficialmente chiesto scusa ai Beatles per non averli fatti suonare nel loro territorio"

1 commento:

Anonimo ha detto...

Passa da me se vuoi un po' di sugar pop cambogiano in salsa psichedelico-agrodolce.