mercoledì, aprile 23
The Right Scott
Colpevolissimo di avere dimenticato la macchina cinefotografica faccio giusto in tempo a sentirmi poco piu' colpevle per avere il tempo di scrivere solo due righe sul meraviglioso concerto onirico di Scott Matthew. Una voce magica sospesa tra David Bowie e Costello (gli altri paragoni mi sembrano immeritatamente indie e un po' antipatici), che ci ha deliziato di un piccolo sogno estemporaneo in uno dei giorni piu' balordi della settimana, tanto per sottolineare quanto il mini evento non potesse assolutamente appartenere all'ordiniarieta' delle cose, rendendolo ancora più speciale.
La risposta del pubblico c'e' stata, convinta, sia emotivamente che come presenze.
Scott, questo strano ibrido frutto della union tra Cola di Do Not Cry For The Country Man e Cisco dei Tiger Tiger (visto come ho fatto presto a scadere in sole due righe?) è stato preceduto dal lodevole e inaspettato DJSet di Pullo (grazie x Juno) e da un'altrettanto valida e dotata cantante in apertura, non molto ispirata ma con una voce che levati (riusciva a ricordare contemporaneamente Cristina Dona', Emiliana Torrini e Jeff Buckley.
Concerto imperdibile insomma (ve l'avevamo detto). Unica nota un po' storta per la venatura sopitamente punkoide che mi aveva preso ieri sera, l'abbandono ad una scontatezza un po' ruffiana su un bissone talemente prevedibile da potere lasciare indovinare facilmente tutte le canzoni proposte. Ma che voce. Un peccato non lasciarsi rideliziare dai grandi classici proposti. Come se le canzoni di Scott non fossero gia' classici del panorama "indiano". Grazie ancora a Chris per averci regalato un altro piccolo sogno.
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2 commenti:
Gran bel post!
Condivido con tutto.....anche del mio set...bello!!!...eheheh....
Ci vediamo stasera o ci roviniamo il sogno di ierI?
Grazie :D
ieri hai veramente stupito.
Questa sera alla grandissima! Devo anche comprare il cd! :)
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