giovedì, agosto 28

Ash Wednesday


Pienotto l'Hana-B. Soprattutto considerando che

a) Cantautore Italiano (anche se indicarlo come "cantautore" sarebbe come limitarsi a dare dell' bipede a Satana

b) Mercoledi' successivo ad una giornata molto... "travagliata"

I Tortellini+PatateFritte+Vino+Coca sono stati micidiali. Scoppiavo... ma non potevo permettermi di lasciare nulla sul piatto di cosi' buono. Quindi sono passato dalla modalita' "Mangiare" (nutrirsi con piacere) a quella di "Sbaghinare" (l'arte del soffrire).


Il concerto "Dei Paolo Benvegnù", come si è presentato, spettacolo di melodia oscura con smascheramento, è stato a dir poco impeccabile, con dei suoni spropositatamente eccellenti rispetto a quelli ovattati del precedente live a cui avevo assistito ad Arezzo, seppure in un contesto molto intimo, particolare, indimenticabile.

Il concerto, marittimo, trova sua giustificazione in quelle parti del mare che, come l'amore, ci viene a regalare per poi togliere, in un ciclo continuo che casualmente, quando termina, ci trova sempre in difetto. Chiaramente nel mezzo del dunque della manifestazione sonora, viene annunciata un'orgia totale di suoni e sensualità solo parzialmente consumata dai presenti non invitati.

Benvegnù, oltre paranoie e frustrazioni da artista succube di voluttibilità e perfezionismo, per dirla in termini giovanilistici "si gasa di brutto", e sicuro di un pubblico finalmente caloroso, rispettoso, coinvolto ma attento, ci ritrova ad acclamarlo mentre con simpatia e calcolata irriverenza proietta sugli infedeli il meglio di sè. Nonostante la corda santa che lo colpisce con uno strappo improvviso (il diavolo fa le chitarre ma non gli accordatori), che per Paolo non rappresenta nient'altro che l'occasione per concentrarsi ulteriormente su canto e mimica sapientemente teatrale.

Il lollo della serata è rimasta comunque l'apparizione improvvisa dello spettro degli AC/DC, che ha esorcizzato la demoniaca anima rock di un Papevegnù assassino e assatanato teso come un'acuta corda di violino in uno scatenato ironico falsetto.

La profanazione della nota spiaggia musicale è stata infine glorificata da prestigiose manifestazioni dei Scisma, sotto forma di Cover.

Lo smascheramento? Le pedaliere erano finte.

Domani qualche filmato. Intanto alcune foto.

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