giovedì, agosto 14

Yesterday is miles away from Marina of Ravenna


"Here come old flattop he come grooving up slowly / He got joo-joo eyeball he one holy roller / He got hair down to his knee / Got to be a joker he just do what he please "

"God is a Shout in The Street"

Yesterday ho preso tutto quello che c'era da prendere. Calzettini, telo, "La ragazza dello shopping", il sole, il vendo, l'ombra. Stare sul lettino per delle ore è stata una buona occasione per ascoltare "Songs in the key of life" tutto per intero dall'inizio alla fine.

Solo come un micio mi sono sentito quindi contento come un gattino inzuppato quando trova padroni affettuosi miciofili e possessori di casa quando inaspettatamente mi sono ritrovato a cena con Ele e Paso, che mi hanno teletrasportato direttamente al loro tavolo (che grigliatona di pessse!) da "ZondaX1".

(Portavo la maglietta "Indie Pop Fucked Up My Mind!", un caso? Direi di no)

Tra l'altro sono stato molto contento nello scoprire in loro altri preziosi fan di Doctor Who (Così costanti poi da seguire le gesta del dottore... dalla sua prima senile incarnazione!).

Poi sono piovuti amici da ovunque. Robbie, Ale, Cecca, IlProfessore, Stefanopony, Benny, Scaricone e conmoglie, Porlock, l'indiecoppia di San Marino
(di cui ancora vergognosamente non mi ricordo il nome, ma mi fa sempre tanto piacere vedere), ecc. ecc. ecc. (evito di elencare Hikari, Len, Pullo, Chris, Bennie, Kai, bla bla bla in quanto suppellettili permanenti dell'Hana...)

Insomma. "Preso tutto / c'erano tutti."Per Mahatma Scott, voce della Madonna, investito da poco della carica di Cavaliere Jedi, catenoni più da rapper che da santone crooner, con vestale bianca e barbone da santone curati ad arte per eclissare tramite strani giochi ottici la buzza sotto al naso, si salva di poco dall'appellativo di "Scotch" Matthew.

Come per My Brightest Diamond e Annie Clark (checioènonlosapevo ... E' LA CHITARRISTA DEI POLYPHONIC SPREE!!!) il miracolo si ripete: CHE VOCE! Sempre una fortuna trovarsi nello stesso luogo dello spazio e del tempo in cui è possibile godere di un dono così immenso (Poche Madonne. Questo ragazzo due o tre note e a piangere erano orde di devote all'etereo cantautore criptobusone)

Unico rammarico: le cover, che da bravo tradizionalista erano sempre le stesse, anzi: di meno

Svicolo al bar prima che una calca di fedeli disidratati si rechi all'unisono in solerte pellegrinaggio al bar. Probabilmente "Scotch" la pensa allo stesso modo, e me lo ritrovo di fianco al bancone ad ordinare qualcosa. La folla lo acclama. Vuole ascoltare ancora il verbo.

"I think they're looking for you...", azzardo sotterchi
"I know I know..."
Visto che neanche la volta precedente era stata proposta, azzardo un "PLAY IS IT ME!!".

Era questa. Ma la richesta è stata liquidata con un "What?".

Provo ad infilare tutte le considerazioni a mo' di filotto universale come Re:Joyce in Ulysses.
Yoko Kanno vuole troppi soldi, le star rinnegano gli esordi, chi gira il mondo in classe economica ha poco tempo per provare cose nuove, non si trovano più le partitute per il violoncellista preso in prestito dagli Ok:Go, lo Scotch ha il cuor leggero sulle capacità canore ma la mano pesante su quelle uditive.

Il finale comunque è uno e uno soltanto, sia nello spazio che nel tempo. Probabilmente in spiaggia, nell'oscura landa appena oltre le ultime file dei lettini, una cabina telefonica della polizia inglese di colore blue, attendeva con assoluto distacco, così tipico degli strumenti creati da mano antropomorfe, il ritorno di un uomo dall'impermeabile bizzarro e la sua assistente, arrivati appositamente da chissà dove per godere di questo meraviglioso concerto. Come tutti i convenuti tra dune e piccole sedie di plastica venuti per vivere il fantastico sogno di una notte di mezz'agosto.

Qui alcune foto
Qui un video
Qui un altro...

PS: Disconnesso fra notare una 'zerta somiglianza

Confronta: "Prescription", Scott Matthew VS "Whistle for the Choir", Fratellis

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