"There's one time/ on every life /when all seems right / all in place /like it's all like it should be..."
E' stata una fottuta giornata di affanni e tribolazioni. Fuori è freddo. Buio. Il tempo fa schifo e vi sentite braccati. Entrate solerti nel vostro rifugio. Chiudete il mondo fuori dalla porta, isolatevi dai problemi del mondo con un paio di auricolari, azionate "Play" e lasciatevi andare alla musica dei "Scottish Polis Inspectors".
La band di Newcastle, sul Tyne, ci regala melodie d'altri tempi, trasportate dal dolce incedere di chitarre dal sapore fottutamente amichevole e consolatorio, con vere e proprie infusioni di fuffologa autostima da essere degne di uno spot per bevante gasate analcoliche degli anni settanta ("tutti in coroooo!").
La familiarità concessa dallo strum'und'stroll delle guitarre acustiche accompagnate da discreti cenni di slide e pianoforte viene ripresa anche dai testi, che ci portano a passeggiare tra caffè e strade di provincia lungo i fiumi.
L'idea di preparare dolcetti da offrire al pubblico prima delle loro esibizioni non può che contribuire a fare assurgere i " "Scottish Polis Inspectors" al rango di indie band più biscottosa dell'anno.
Da Cloudberry:
Scottish Polis Inspectors - "Fallen"
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