mercoledì, febbraio 25

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Ieri io e Mic siamo andati a registare la prima trance di batterie per "Febrero", il primo album dei Tiny Tide. E "The Smiths and The Cure", che apparirà nell'EP che lo precede. Che dire.. bravissimo sia Ray del Tam Tam Studio (lo stesso studio dove hanno incido i Luna Pop, mica chèz) che il nostro batterista. Forse aveva solo voglia di riuscire a vedere le partite questa sera, fatto sta che avevamo previsto di incidere la batteria per 4 tracce in una nottata e abbiamo finito con inciderne 6 "io ne conto 7" in una lunga session febbrantina (l'unica "Tiny Batte" che manca ora è quella di "Beachvolley Fields Forever").

E dire che pensavo di non indietreggiare di un passo nel proposito di tornare per il verso una volta successiva! Con la scusa di "ma tanto siamo qui, che cosa ci costa provare..." sono stato costretto a dare atto a Mic che aveva ragione lui. Tempo e soldi risparmiati!

Ray, per estraniarsi dallo schifo di Mark Zonda influenzato che cantava senza voce nelle cuffie suonando la sua peggior versione di "Ginger Genie" di tutti i tempi per dare il tempo a Mic, si trastullava con il suo nuovo iPhone attivando i touch-pad della batteria virtuale del telefono tenendo anche lui il tempo.

"Sentence... sentence... ci sei allora? sentence..."

Io pensavo che fosse un termine tecnico da studio di cui ero totalmente all'oscuro, e mi sentivo veramente una capra...

- Scusa Ray... ma cosa vuol dire "sentence"?
- Ah! E' il nomignolo che ho dato a Mic. Sai, per via del fatto che è sempre così polemico...

Tornato a casa all'una passata mi sono stupito nel vedere quanta gente c'era ancora in giro per strada in zone di assoluta periferia (ma sufficientemente vicine a locali infighettati per vip). Ragazzini che vagavano tra parcheggi e piccolo spazi suburbani pubblici con bombette di plastica, maschere e strani indumenti. Martedì. Quasi tutte le batterie che mi occorrevano in una sola giornata. Mi è andata grassa.

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