mercoledì, aprile 22

IT'S GONNA BE A GREAT DAY



Periodo di cambiamenti. Da giovedì ho smesso con caffè e zuccheri durante la settimana (eccezione: coca~cola a pranzo)(coca~cola a pranzo? Si', coca~cola a pranzo). Da questa mattina ho deciso di regalarmi 5 minuti in meno di sonno (proviamo se bastano) e accompagnare spremuta di pompelmo a latte con cereali. Vediamo come va.

Speriamo che il cambio di dieta non mi strappi dai sogni surreali che sono solito a fare. Quello di ieri notte è stato meraviglioso. La sera tardi, in centro, incntro Dendrix (non è un personaggio dei cereali, è il nostro chitarrista). Ci inchiacchieriamo e mi chiede se, dato che non è tardi, lo accompagno a casa. Si può fare. Peccato che abiti a Napoli. E che dopo la corriera prendiamo il treno. Nella mia mente si proietta, durante il viaggio in cui non avevo fatto altro che disegnare report di vecchie serie a cartoni animati, una sorta di documentario, che spiega al mio subconscio che in realtà la tratta italiana per Napoli è la più lunga della penisola, lunga 180 unitàdimisuarinventata, e che ha la caratteristica che la locomotiva in realtà parte da una piccolissima isoletta, attraversando un brevissimo tratto di mare.

Di ritorno dall'improvvisato ma incredibilmente suggestivo viaggio, riescono anche ad appiopparmi un suvenir: la confezione di una bottigli alta diciotto metri. Rimango sopra la sede di psicologia, dall'alto dei miei 18 metri di altezza, a guardare la gente stupefatta che mi nota in cima al colosso di cartone nel loro tragitto dal bar alla stazione. Maneggiando bene il contenitore riesco ad avvicinarmi a monopassi (forse avevano utilizzato la stessa tecnica con i Moai) verso casa, dove con grande rammarico mi accorgo di non poter conservare il "piccolo" souvenir proprio da nessuna parte. Pazienza. It's gonna be a great day.

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