domenica, maggio 17

Sweet Soul Music

Allora. Andiamo di fretta come la solito. Abbandoniamoci alle rapide corse di dita imbizzarrite su una nera tastiera a mano libera tra il cick clack cloppete cloppete di oscuri tasti pigiati in modo sincopato tra pensieri lucidi e oscuri. Riassuntone!



Sabato è stata veramente una una gran giornata (tolti gli sbalzi umorali nell'interazione, telematica e dal vivo, tra persone entusiaste del finale di Lost e gente incazzata nera per lo stesso motivo). Giornata iniziata all'insegna del buon umore... e degli amati Oasis! (Quelli dei primi due album e relative B-Sides). Per tutta una serie di coincidenze e' stato quasi l'"Oasis Day". A partire dalla colazione nel bar di fiducia. Sono bastate alcune note "Wonderwall" che tutti i presenti, tra lettori distratti di giornale e spensierati consumatori di caffè, c'era chi ciondolava teste, batteva le dita sul tavolo, provava a fischiettare. Se un brano del genere riesce ancora a sucitare emozioni così forte, qualche merito i fratellini Gallagher lo devono pure avere, nonostante di "Wonderwall" non ne possano più.

Di seguito anche la folgorante cover di Parker Lewis di "What's the story morning glory", che potete trovare qui.

La "gitarella" di sabato quindi è stata gradevolissima! Grazie a Seek che ha organizzato tutto a puntino e si è smazzato così tanta strata. La prima tappa era a Parma, dove un'amica di Seek aveva consigliato un posto in cui cenare veramente molto pittoresco (vi dico solo che mi sembrava di essere il protagonista di un film d'autore lentissimo a cavallo tra i settanta e gli ottanta, grandi spazi in legno con megatavoloni, parzialmente sotto il livello delal strada, luce di una giornata meravigliosa prossima al tramonto, neon circolari sul soffitto).

Parma, per me, dal canto suo ogni ritorno è un tuffo al cuore. Ho trascorso un anno della mia vita tra Parma e Langhirano, e mi sembrava di essere tornato indietro nel tempo, Brit-Pop War era (qui ritornano gli Oasis e le loro B-Sides, che già avevano mandato alcuni segni premonitori giustamente la mattina). La "Parma Voradora", la gente distesa nei parchi, la Vittoria Alata, i ponti, viali, tutto perfetto, così come l'avevo lasciato. C'era perfino la Mille Miglia, ed era veramente pieno di gente festosa. Qualcuno sventolava bandiere del Parma, forse la squadra di calcio aveva ottenuto qualche risultato importante in merito salvezza o promozione. (si vede che di calcio non me ne frega una cippa, vero? )

Ho provato a mettermi in contatto con alcuni vecchi coinquilini di Parma/Milano, colpevolmente in ritardo. Alcuni significativi passaggi di SMS, ma alla fine un nulla di fatto. Ma in una giornata simile la loro presenza era comunque quasi tangibile. Magia.

Partiamo, il vino un po' di effetto l'aveva fatto, cosa incredibile arriviamo a Milano con una puntualità spiazzante (Seek ha spaccato il secondo) e a due passi dal posto: "La Casa 139".

Posto veramente incantevole, quasi la versione tirata dell"Officina 49". Qui i buttafuori controllano VERAMENTE le tessere all'ingresso. Scena spttacolare di un tipo che ha portato a casa la ragazza che non la trovava per ritornare da solo. Ha spiazzato anche il buttafuori, che alla fine si è dimostrato anche un po' in colpa per essere stato cosi' fiscale.

Mirah. Mirah era l'obiettivo principale della vita. Avevo cominiciato ad ascoltarla agli albori del mio periodo "Indiesnob", nei primi anni del duemila, un po' per colpa di Nick Hornby, un po' per le inflessioni Elliosmittiane, merito anche di un'amica che portava gli album ad ascoltare in ufficio (le mitiche compilation "Office Pro" di Roberta con tanto di copertina taroccata su base Microsoft!) e la storica compilation della S.H.A.D.O. Records "Ragazza Pop", allora costata l'occhio della testa ma a distanza di tempo uno dei migliori cd originali della mia collezione.



Mirah era accompagnata da Tara Jane O’Neil e una batterista verametne molto molto in gamba, con un bel tocco e idea del tempo, nonostante non facesse numeri eccezionali. Tara molto più carismatica e incisiva di Mirah (assomigliava anche un po' a Masha Qrella). La gente era un po' rumorosa. Gente più divertita a commentare "Sciabattona, Sciabattona" incitata dalle cantautrici più o meno scalze che a prestare ascolto (ridicola Mirah scalza, ma col tappetino sotto, su queste cose le mezze misure sono veramente risibili, ma forse non aveva soldi per prendersi delle scarpe nuove), ma noi eravamo lì per il mito di questa piccola nicchia della storia del popolare indiume, ed è stato bello esserci.

La presenza di Mirah, a parte per l'esecuzione di pezzi che mi sono vigliaccamente entrati nel cuore, non è stata molto incisiva. Quando ha alzato le chiappe dall'angolino del palco in cui ammirava con sguardo trasognante e sbrilluccicoso la compagna Tara, ogni brano era mosso dalla più placida delle correnti ondeggiate dalla chitarra accompagnate dal più innocente e disarmante sorriso di tutta Philadephia.

"Quante foto! Un po' sono stupita. Ero molto vicino al palco dove si è tenuto il concerto di celebrazione per l'insediamento di Obama alla casa bianca. Un gruppo di ragazze che suonava ha cercato di sensibilizzare il pubblico sui diritti delle coppie omosessuali in America, ma in tv sono state praticamente tagliate. Tuttavia, questo non centra niente con la storia. Andiamo al dunque. L'ultimo a suonare era Bono. Io ero vicino e potevo vedere bene. Era leteralmente circondato da macchine fotografiche, alcune attaccate pericolosamente dietro alla testa, tanto che mi sono chiesta come facesse a muoversi con le sue movenze plastiche senza rischiare di urtarle".

L'unica ombra di placida aggressività della serata, prima che outroducesse l'assolo di Tara presentandola come "The Edge".

Finale cosmico, con la band tutta femminile che distribuisce alle prime file tutta una serie di varie percussioni in un tentato (e riuscito) coinvolgimento dei presenti. Tra questi anche un'inaspettato Mr. Brace, il boss di Tafuzzy Records. Vederlo una sorpresa inaspettata. Molto in gamba anche la DJ della Casa. Milano come Forlì c'è da chiedersi come mai nei posti indie attorno al DJ si crei sempre il vuoto. Probabilmente esistono sistemi di difesa universali per mantenere vive le nicchie di ciascun asoltatore. Selezionatore di musica consapevole o meno.

Mirah & Tara Live Pics

Tara Jane O’Neil - Live Clip Pt.1
Tara Jane O’Neil - Live Clip Pt.2
Mirah - Live Clip Pt.1
Mirah - Live Clip Pt.2
Mirah - Live Clip Pt.3

Mirah - The River


4 commenti:

AIRPOP ha detto...

daiiii grandi siete andati alla casaaa che invidia!
Per fortuna che sabato sono andato alla 9 colli in vespa altrimenti mi sarei mangiato le mani!
ci vediamo presto Robbie
striscia eventi della settimana così mi tieni taggato: CRYSTAL STILTS - LYDIA LUNCH - AIRPOP - SLEEPY SUN - 1990s uhuuuuuuu!

20nd ha detto...

Ti accendo Airpop e 1990s :)

La Casa veramente figata. Gran belle ragazze tra l'altramente. C'erano la sosia di Nico e Natureboy. Ma non di Sara Polly.

AIRPOP ha detto...

uh entrare nella casa deve essere stata un'emozione! dev'essere stupenda...
a presto,
Robbie

20nd ha detto...

In Vespa?