"I.... du du du... can turn your grey sky into blue"
Il mio commento S.e M.i S.crivi a Weppa su Elizabethtown (Si' Weppa. Era un commento sul film) e' stato: "Vai tranquillo". Seguiva un post-cinema ad un riscattato Diagonal a Forlì. Ma facciamo un passo indietro...
Sara' che sono entrato nella sala cinematografica con lo spirito di un ultras (una delle poche persone che era li' perche' fan del regista, Cameron(e) Crow e non di Orlando Bloom)... ma Elizabethtown non mi ha deluso. Anzi. Mi è proprio piaciuto!E mi è piaciuto per gli stessi motivi per cui mi sono piaciuti "Jerry McGuyre", "Almost Famous" e "Vanilla Sky". Riprese tutto sguardo/visuale/sguardo; montaggi estremamente curati, con classe da videoclip ma mai pacchiani; sceneggiatura e dialoghi impeccabili; colonna sonora ineccepibile (alla fine del film io e Matt siamo rimasti a vedere i titoli di coda per vedere quanti titoli avevamo azzeccato). Poi, parliamo francamente: Cameron Crowe emoziona. Quanti registi conoscete in grado di farvi ridere, rattristare, innamorare come dei bambini scemi in modo così ingenuo come Cameron? Ha un suo stile ormai affinato e ben delineato, è questo che mi piace dei suoi film da "Jerry" in poi. (Prima di "Singles" non aveva ancora sposato Nancy Wilson... quindi non aveva budget per avvalersi di assistenti decenti). E' un po' come Stephen King per la letteratura: potrebbe parlarvi delle sue feci che lo farebbe sempre con la sua solita classe.
Poi è accaduta una cosa, durante la visione, che non mi accadeva dai tempi di Amelie: il film mi ha ispirato! Quindi preparatevi ad essere coinvolti in progetti strani, prossimemente sugli stessi monitor :P
Ovviamente il film aveva anche le sue pecche, l'800% delle quali dovute al fatto che se artisticamente "Almost Famous" e "Vanilla Sky" sono dei capolavori (sebbene conosco più di 100 persone pronte a dirvi che difficilmente hanno visto film più penosi ne conosco altri che hanno fondato CULTI su quei titoli) non sono riuciti ad essere un pieno successo commerciale come lo fu "Jerry McGuyre". La mia forte sensazione è che con "Elisabethtown" Camerone abbia cercato di fare proprio un "Jerry McGuyre 2", un po' come i Queen cercarono di fare "Bohemian Rapsody 2" con Innuendo. Niente più dilemmi filosofici post-morte post-moderni, basta incentrare film-masturbazione su musica e simboli di nicchia: torniamo alla pura e semplice storia d'amore. Fin qui niente di male. Come già detto riesce a farlo in modo genuino, sognarore, patinato, visionario, mai imbarazzante.
Che difetti gli imputo allora?
1) Avrebbe dovuto togliere il microfno a Susan Sarandon, che, come direbbe Zappa, "è lì solo perchè la pagano", occupando un ruolo nel film che avrebbe potuto interpretare CHIUNQUE, da Katy Bates a Dustin Hoffman con una parrucca riesumata da Tootsie. Il suo lungo monologo (10 fottutissimi minuti su di lei!!!) al party di Funerale (a mio avviso le fonti di ispirazione per questo film sono state "Amelie" e gli Eels) è a dir poco oscenamente inopportuno e tedioso. Vederla fare di tutto, da impartire al pubblico sterili lezioni di recitazione a ballare il tip tap fuori tempo, sembra quasi lo scotto, o il contentino, che Camerone ha dovuto pagare per averla nel cast come nome di richiamo.
2) Il personaggio interpretato da Kirsten Dunst è bellissimo. Decisamente la sua interpretazione migliore, finalmente in un ruolo schietto e non stereotipato. Interpreta una ragazza da sogno, decisionale, simpatica, con un cuore, mutuale, intrigante, mai volgare, che si autoimpone un'ottimismo stoico e solidale. Irreale insomma. Una ragazza di cui ti innamoreresti al primo istante. Ma siamo realisti. Quanto si vedede che la sceneggiatura l'ha scritta un uomo, per di più sognatore. O forse solo ad Orlando Bloom può capitare di venire accalappiato da un'hostess bellissima, rimorchiato a calci nel culo, assistito e riverito anche di fronte ad un evento luttuoso ed un fallimento economico miliardario e per di più loved for the love sake. Oddio. Un appunto razionale il mio. Poi è chiaro che se una persona del genere esistesse veramente ne sarei solo piu' che felice. Il guaio poi e' che io cerco di incentrare la mia vita (per quanto me lo concedano stress e umore) su modelli del genere, e attenermi a certi codici etici e propositivi rischia di farmi apparire fuori logo o non accettato da un mondo di persone ipocrite e grettamente materialiste. Probabilmente sono immaturo barra sognatore quanto Cameron Crowe. Il problema è che nelle altre persone cerco la stessa immaturità .
3) Pur rimanendo gradevole e lineare il film può sembrare un po' sconclusionato nel legare "nel corso del tempo" tanti elementi tematici infilati nello schermo a cazzotti. Pregio: carrellata di scene cult che riescono ad emozionarci ad ogni livello della scala cromatica dell'umore.
Elizabethtown: un film che ci ricorda che anche nei momenti più bui la chiamata dell'amore può rendere questa grigia palude uno stagno meraviglioso in cui sguazzare. Da soli o in compagnia.
E ricordatevi. Il mondo non è fatto solo di Harry e Sally, di Jules e Jim, di Micky e Maude, ma anche di Drew & Claire :)
7 commenti:
posso solo dire che lo andrò a vedere di corsa.
Ci arriverai di corsa. Ne uscirai volando.
negli states?
ot: no dovevi nemmeno chiedere, ma vedo che hai già fatto. appena ho un attimo di tempo aggiorno anch'io i miei link e, magari leggo pure i tuoi post. pardon, ho davvero poco tempo col trasloco in mezzo alle consegne di lavoro. a presto
;)
Alle coppie filmiche istoriche aggiungerei anche "Harold and Maude" (e non solo per la soundtrack di Cat Stevens...).
Veramente dispiaciuto di essermi perso il film con voi. Venerdì ero collassato dopo due giorni a Roma, mentre ieri speravo di fare in tempo ma... la wheel of fortune è girata diversamente
Cazzo! Harold e Maude di Hal Ashby! Mitico! Regista di culto! Il mio film preferito insieme a Carate Kid! (Cistazione colta... vediamo chi la coglie :P )
Oh... ma come funziona questa ruota della fortuna? Matita, Dado o math_.random ?
Posta un commento