Non so se liquidare la serata di ieri sera con un semplice "no comment" o intingere ancora i ricordi nell'abisso. Perche' l'abisso e' dolce e salato.
Dovevamo andare a questa festa, in aperta campagna. Indicazioni su un bigliettino fatto totalmente a mano, piantina inclusa, che dovevamo credere sulla fiducia ponendoci legittimi dubbi e perplessita' sull'attendibilita' delle indicazioni. Poteva essere l'inizio di un film di Tarantino. O un episodio di Ranma. Tant'e'.
Matt Share voleva passare alle 22.00. Io spingo per le 22.30. Mi avvisa che sarebbe arrivato alle 23.00. E' sotto casa mia alle 23.30.
Partiamo per l'avventura. La cartina indivava distintamente "Via Digegaro Pievesistina". Lungo quella via - lunghissima via- non c'era assolutamente un cazzo. Proviamo ad affidarci alle "incisioni rupestri" indicate sulla mappa del tesoro. Una di queste era "Macfruit", l'altra "IP"... e il tutto era accompagnato dal fantastico suggerimento di "Seguire il campanile della chiesa". Circolo Arci. MA COME CAZZO SI FA A SEGUIRE UN CAMPANILE SE STA FERMO?
L'IP non c'e'. C'e' un Agip. La chiesa c'e'. Ma non e' via "Diegaro Pievesistina". Parcheggiamo. Gia' pieno. Incredibilmente - la mia solita botta di culo per i parcheggi che gode anche di poprieta' transitiva - troviamo posto per la Matt Mobile #2 proprio davanti all'ingresso.
* Tin Tin Tin*
Arriva un messaggino: "Zonda. Andate subito a Pievesistina". Bando
Matt Share commenta:"Vedi. La classica contraddizione romagnola. Il circolo Arci di fronte alla chiesa". Scendiamo dalla macchina e facciamo un giro. Abbastanza disgustati. Barettino stile oratorio con adiacente mezzapalestra delle medie con tanto di banchetto dell'aranciata. All'interno del buggigattolo ("pustaz", in romagnolo) un casino atroce. Una band molto piu' che giovanilistica e brufolosa si esibisce in cover dei Beatles e Blue Oyster Cult. Sopra una specie di pollaio alto due metri. Io e Matt ci guardiamo scrutando i nostri reciproci sguardi allibiti. Usciamo, fra l'imbarazzato e lo schifato, ci allontaniamo... torniamo a guardare verso l'infausto luogo... e Matt nota che... "Guarda Zonda... c'e' scritto ACLI... non ARCI!"
Io:"Meno male!"
Matt:"Era impossibile che fosse un posto cosi' schifoso. A dire il vero non so te, ma ne sono sollevato".
Ripartiamo all'avventura...
Penso che "Via Diegaro Pievesistina" l'abbiamo percorsa tutta. Niente. Scoraggiati Se Mi Scriviamo a Bando e Robbie... dicendo che ci dirigeremo propbabilmente verso il Bronson (RIC! Come sarebbe stata giusta quella decisione!)... e telefoniamo a Boch per dirgli di non stare a venire... che tanto la festa che cercavamo non l'avevamo trovata. Boch propone di raggiungerlo al "Nero su bianco"... e ci concediamo un'oretta di movida Cesenate. Alla fine e' stata la parte piu' rilassante e divertente della serata. Il "Nero su Bianco" ha subito un'evoluzione incredibile in questi anni...e da turpe tugurio e' diventato un luogo piacevole in cui trascorrere pressoche' qualsiasi ora del giorno e, cosa ancora piu' impressionante... trovi sempre persone simpatiche e disposte a scambiare due chiacchiere. Non so. C'e' un'atmosfera strana in quel posto... Saranno i libri... sara' che c'era in vendita il cd di Lalli... sara' che c'era una maratona dei Beatlesi in diffusione.... SONO STATO POPRIO BENE! Il tempo passava spensieratamente.
"Francesca... ma non hai ancora preso l'aviaria ad andare sempre a letto con le galline?"
Ricontrolliamo la mappa con Boch. Non riusciamo a racapezzarci. Poi mi viene un dubbio... ricontrollo il biglietto... e ....
"MATT!! NON C'E' SCRITTO 'ARCI'... C'E' SCRITTO PROPRIO 'ACLI'!!!!"
L'orrore era realta'.
Torniamo alla festa. Checche' avessimo continuato a illudere gli altri che fossimo al Bronson. Ovviamente al nostro arrivo ci fanculizzano tutti :D
Qui incomincia la fase depressiva della mia serata. I DJ sono stati bravissimi, e hanno messo su della gran musica, per carita', ma il volume, per il mio standart, e checche' abbiano insistito col dire che in altri posti che frequento fosse alla stessa portata di Watt, era inascoltabile. Dovevi parlare ad alta voce perfino al di fuori del Pollaio dove si ballava per farti capire.
Fino a quando e' rimasto aperto il circolino tutto regolare. Almeno stavo a sedere tranquillo fra amici... Il male ha cominciato a permearsi di un'aura particolarmente scura e poco sanremese quando hanno dovuto chiuderlo. La botta semifinale e' stata la mancanza di alcol decente da ingerire (avevano solo la sciacquettissima Birra Meletti) per scordare di essere dove ero. Quella finale Robbie che continua a menarla su quante fighette ci fossero alla festa. Sai quanto cazzo me ne fregava. Se volevo vedere delle fighe andavo sull'adriatica.... (Oddio... va ancora di moda dire cosi'? Sara' da quando avevo 19 anni che non passo da quelle strade...)
Che poi ero in pace con me stesso. Per i cazzi miei. Non riesco a capire perche' certe persone, quanto ti fai tranquillo i cazzi tuoi, sentano per forza la necessita' di scuoterti e di tirarti dentro controvoglia violentandoti a fare cose che non ti va di fare. Io stavo tanto bene a scambiare messaggi depressivi dall'altro capo dell'etere con Ric a Rovigo. (del tipo:"Sono all'inferno. Mi hanno trascinato in una valle di merda". Risposta di Ric:"Non parlare con me: ho l'inverno dentro...")
Fortunatamente, riuscendo a stento a trattenermi da estirpare con un cazzotto le interiora di Valbonella dopo avere ignorato i suoi ripetutti calci nel sedere (e poi chiedeva lui a me se ero ubriaco), anche questa... come direbbe Cola?... si'... questa "questa" e' finita.
Matt Share KO. Guido io. Matt Share arriva ad un parcheggio. Matt Share realizza di aver scordato la sua giacca. Mark Zonda pensa di chiamare Valbo. Matt Share non ha numero di Valbo. Mark Zonda chiama Valbo. Valbo c'e'. Valbo non vuole passare per ladro. Matt insiste. Valbo non vuole passare per ladro. Matt insiste. Valbo va a prender la giacca. Mark Zonda ritorna a "Questa". La giacca si lascia prendere. Un conciliabolo di amici, un Tet, attende l'avvento dell'alba parlando di October Fest, Merda, Stupro, Merda, Vomito e diarrea. Il mio morale torna a volare. Ed e' subito giorno.
19 commenti:
ma allora è tutto vero!?! C'ero proprio anche io!?! :(
Questa mattina al risveglio avevo qualche vago ricordo ma ho preferito pensare che la Vodka mi continuava a confondere le idee e fosse tutto un brutto incubo ma (almeno) finalmente (quasi) finito!! Ed invece... il tuo racconto mi ha fatto tornare alla realtà che a volte (ed una è questa) è molto peggio di un incubo.
...ma poi una serata al Pineta non sarebbe stata forse persino peggio!?!?!? E comuqnue Arci o Acli che differenza avrebbe fatto? Almeno per me se non sono del giusto umore vedo tutto Nero (...su Bianco?). Ad ogni modo il Circolo ACLI "Pieve" è il posto perfetto dove organizzare rifacimenti di feste anni 80 senza tema!!!!
Ma non voglio certo arrivare alle conclusioni che i locali "giusti" si distinguono dal Pavimento o dal tipo di Benvande in vendita.... o dalla quantità di Decibel.... i locali si distinguono dalla presenza di Valbo o meno!!! :) Grazie di esserci (re)stato anche stavolta!!! Senza di te (e sopratutto senza lo stesso Zonda!!! ) la mia giacca ora sarebbe altrove. Grazie ancora, ad entrambi!!!
'azzarola... se gli organizzatori di quella festa leggessero il tuo blog dovrebbe consumarsi un suicidio di massa dalle parti di Pievesestina... :P
(tengo pronta una troupe per l'evento)
Almeno avranno il contentino di leggere che la loro selezione musicale non è stata affatto malvagia :)
In ogni caso grazie per avermi salvato per tempo mettendomi in guardia dall'andarci ;)
le giacche da voi fanno sempre una brutta fine.
la domanda sorge spontanea: ma dove l'hai trovato il foglietto della serata?
da come l'hai raccontata, è sembrata quasi divertente.
Allora forse è stao meglio che non sia venuto. Venerdì sera ho fatto le 6 di mattina (di sabato) e ho dirmito solo 4 ore.
Se mi davo alla pazza gioia anche ieri, probabilmente mi avreste dovuto portare al pronto soccorso.
Porlock
Fede, quel che ricordo io è che Venerdì tutti cercavano quel maledetto flyer al Moquette di Forlì per dimostrare che non era una "festa inventata" e coinvolgere così nuovi poveri avvventori.... che presto in questo modo sarebbero diventati tutti chierichetti... con questa tattica probabilmente Robbie avrebbe avuto campo libero con tutte Le Passerine della zona.
@ Matt: E' stato talmente bizzarro che e' stato superiore alla realta'. E' stato HYPEREALE. Pero' e' stato un incubo divertente. E' bello provare emozioni forti. Sia positive che negative. Ed e' bello vederti scrivere cosi' tanto. Secondo me una serata al Pineta (e qui ti rendi subito conto di quanto mi sia trovato a disagio ieri) sarebbe stata preferibile. Almeno... penso... al Pineta non ci sono mai stato...
Ripeto. Non era il posto (nonstante abbia visto parecchie persone snob della "Cesena Bene" che non incontravo dall'unico campo scuola che ho fatto in vita mia). Era:
A) Il volume
B) L'ambiente TRISTISSIMO
C) La gente che ciondolava
D) LA MANCANZA DI BIRRA DECENTE
Se Valbo ieri non c'era era quasi meglio (cmq io ero fuori, nel senso di "all'esterno", quando e' arrivato... e ho saputo del suo arrivo perche' tutti quelli all'aperto a fumare avevano cominciato a mormorare:"Ooooh... c'e' Valbo che balla.... e' arrivato Valbo... c'e' Valbonella che balla sulla mattonella...)
Un opinion leader.
Quando dici entrambi ti riferisci a me e alla giacca? :P
Cmq la prossima volta riconsiderero' i tuoi saggi consigli...
Penso che "Passerina" sia un termine allo stesso tempo sciocchino,maschilista e provinciale. Pero' fa molto "Amarcord"....
Un po' come definire un massacro una "trucidatina". Pero' sono io che sono un bigotto cresciuto con troppe puntate di "Casa Keaton" e fuori dalla Romagnitudine della ballotta...
(Se proprio ho un eccesso di ormonalita' in genere dico "Era proprio una gran figa", ma in genere non e' il mio stile... Di solito mi limito a parlare di merda, cazzi e ruttare)
@ Boch: La selezione musicale era ottima. Era solo eccessivamente triste il posto e troppo alti i watt. Che poi forse non so... contribuiva molto anche la totale assenza di sonorizzazione del posto che faceva rimbalzare i suoni in un'unica echo indistinta stile tortura cinese...
@ Fede: Il foglietto l'ho trovato in un locale chiamato Titty Twister... ma me l'ha fatto notare Valbonella...
@ Porl: Fino all'una e dopo le 4 e' stato molto divertente. Anche il proseguio depressivo dove sono arrivato da pagina 20 a pagina 92 della biografia di Elliott Smith che mi hai suggerito.
Poi I-Pod fino che la luce del giorno ha cancellato tutto...
E' DECISAMENTE meglio che tu non sia venuto... anche se, effettivamente, avrei avuto qualcuno con cui andare a fare un giretto per i campi e parlare di musica e vita...
Cmq dopo che avevo riportato Matta a prendere la giacca ti avrei portato anche in ospedale... tanto ormai avevo preso la spiga :)
(non sono sempre stato un gran spigato?)
:: Matt (non Matta) ::
A proposito di "La mia giacca sarebbe stata altrove"... ti sei reso conto di aver fatto una GRANDISSIMA citazione musicale?
"Oggi ho messo... la giacca dell'anno scorso... che cosi' mi riconosco... ED EEEEESCOOOOOOOOOOOOOO!!!!!"
(Quanto l'abbiamo ascoltata "Altrove" in ufficio.... quando non c'era il capo a volte la cantavamo a squarciagola in coro... come dei lupi impazziti... ovviamente a "squarciagola sotovove"... ma con una pantomima confincente...)
@Zonda: mi riferivo alla vs. (Zonda+Valbo) importante presenza...senza di voi avrei per sempre preso la mia giacca, avrei continuato a scambiare la ACLI per l'ARCI e mi sarei fatto la tessera del PLI (Partito Lesbico Italiano), avrei pensato che il Pineta fosse un club non poi così male (a parte gli scherzi quando ci mettero' piede vi prego di fucilarmi) e avrei perso la Patente per almeno un mese!!!
"Matta" non è un po' come Mozza (Morrissey), Gazza (Gascogne), Banda (Bandini.) etc., no? Deeply British!!!
E' piu' americanoo (Tipo "Flava" al posto di "Flavour" o "Wanna" al posto di "Want To".) Cmq Matta Disco Pax
Io al Pineta ci sono stato ... è un'esperienza che tramderò ai posteri, anzi no perché non mi ricordo niente, tranne per il fatto che mi faceva cagare, e perché continuavo a ripetermi "Che ci faccio io qui".
Comunque mai tanto cagare come l'altro postaccio per antonomasia: "Il peccato veniale".
Porlock
Quando c'era il fumo era veramente insostenibile. Poi e' diventato tutto sintetico. (su)Pustaz.
Ma al Pineta ti hanno dato il Ferrari Magum Default? Bisognerebbe chiedere a "tu sai Cri"....
Sinceramente il Pineta non mi attira. O meglio: rappresenta molto bene tutto quello che non sopporto e nella vita evito da sempre. Nonostante (come si dice) l'altissimo tasso di Gnocca.
Ma non attira neanche a me, e penso non mi farebbero entrare neanche... Era un esempio. Non avrei messo piede neanche da morto nel pustaz dell'altra sera... eppure ci sono addirittura tornato due volte nell'arco della stessa serata... Facevo per dire che, nella vita, non si sa mai.
Una volta io e Piccolo, pur di non mettere piede al Flinstone, siamo tornati a casa a Cesena in Taxi.
Non penso di essere una persona che si sceglie i posti da frequentare in base alle ragazze. Se lo pensi non mi conosci per niente. Soprattutto in questo periodo non me ne potrebbe fregare una cippa.
@zonda: non puoi più sbagliare. conosci una band su jagjaguwar che si chiama wilderness?
@tutti quelli che pensano che i locali si giudicano **ANCHE dalla presenza di Belle (e Sebastiane) ragazze (a parte gli scherzi è la SELEZIONE MUSICALE che fa' la vera differenza!!!)... fatevi un giro in una serata HDIFTBL...e sappiatemi poi dire...http://www.howdoesitfeel.co.uk
;)
**non siamo superficiali!
@ Chris: I will not! Dei Wilderness ho sentito... ma non ricordo molto... devo "rinfrescarmi le orecchie"...
@ Seek Boy Io SONO superficiale... La superficialita' e' la chiave della coscienza che abbatte le barriere dell'ipocrisia...
@Zonda
> Una volta io e Piccolo, pur di non
> mettere piede al Flinstone [...]
AAArrrgghh... ho letto "non" mettere piede al Flinstone??
Io vi ho passato la giovinezza! Le estati dal '93 al '95 mi hanno visto tra i suoi fedelissimi!
E' vero, era un po' un buco... ma io sono sempre e solo andato in posti dove potevo ballare musica che mi piacesse e lì ne trovavo a volontà .
Ridatemi gli Incognito e Diana King...
Non siamo Techno come te Buccio... ma puo' anche darsi che confonda il nome della discoteca. In quel periodo, l'era d'oro della disco, andare in disco significava pigiarsi come sardine a ballare unz unz uch uch con le uniche prospettive o di drogarsi o di imbroccare ... insomma... non faceva per noi... Abbiamo dovuto attendere il Mexcal e il Quick Silver perche' cominciassero a risollevarsi le cose. E di questo voglio ringraziare i Cardigans, i Nirvana (a malincuore), I Jamiro, gli N'Trance, gli Oasis, i Blur, ma soprattutto... I CHUMBAWANGA!!!
(PS... "I Don't won't a Buch Guy.... I just wanna a Fly Gal....")
Posta un commento