Peace in the New Earth

Ho cominciato a seguire le avventure del nuovo Dr. Who. "Dottor Chi?". Esattamente. Per chi non conoscesse le avventure del viaggiatore temporale di Gallifrey, in onda irregolarmente dal 1967 sulla BBC2, ricordo che Doctor Who e' un meta' terrestre meta' Gallfreyniano che viaggia attraverso lo spazio e il tempo in modo illimitato attraverso un T.A.R.D.I.S. (Time And Relative Dimensions In Space), ovvero una cabina telefonica d'emergenza per Bobbies degli anni sessanta, che all'interno ha la capacita' di diverse stanze. La serie era "morta" dopo 30 anni di programmazione nel 1987. Dopo un'inutile tentativo di rianimazione nel 1991 con una coproduzione Americana con Richard Whettestone (il promo ando' molto bene a Londra, ma non in America), la BBC, sospesa la produzione dell'altro culto della Science Ficition albionica Red Dwarf, investe tutto quello che ha su una nuova serie, tale e' l'amore e il sostegno per i fan. E questa volta... fa il botto, e forse verra' esportata in America la stagione del precedente anno!

A fare la differenza è stato l'investimento su un ottimo attore di punta ma, soprattutto, grandi effetti speciali (cosa di cui Dr. Who aveva sofferto fino dai primi anni 80) e il puntare su tutto quello che fa "britishness", nel modo piu' pacchiano possibile, dalla Regina ai Beatles alle Spice Girls ai grandi monumenti (nell'episodio di culto della scorsa stagione Londra viene spazzata via da un'esercito di astronavi)

Altra peculiarita'. Il dottore ha 15 vite. Ogni volta che muore puo' avere in salvo l'esistenza trasformandosi in un nuovo essere con un aspetto e personalita' completamente diversa. Questo espediente fu' adottato per riuscire a ricambiare attori in una serie cosi' lunga, ma e' decisamente diventata la caratteristica piu' intrigante del personaggio. Anno nuovo dottore nuovo. Da un alieno schizzato spilungone androgino ecco apparire il nuovo dottore... che sembra un ragazzino scartato ai provini di una indie rock band! FAN-TAS-TIC!