Tempo del cazzo

Codice DaVinci: l'unica cosa che ha salvato la serata è stato attivare il BlueTooth in sala per vedere quante entità apparivano sul mio cellulare a cui potenzialmente riversare la schermata di "ZondaSeek DJSet" che ho fatto per il mio telefonino. Corroborante. Il film non è neanche degno di essere chiamato tale. Sembra la versione per intelletuali di MonkeyIsland. Quasi piu' brutto del libro. D'altronde rimane insensato come la cialtronata di Ian Brown, che di buono ha solo le sue nozioni di simbologia e le sgarbiane considerazioni misticostoriche sui capolavori dell'arte, solo che al posto di essere scritto male di filmico non ha nulla. Che poi (parlo della storia in generale, libro incluso) non si capisce perche' per arrivare da A a F si debba perforza passare da B,C,D, e E, come cazzo abbia fatto a liberarsi Eminem, e come delle Eminenti Menti Superiori Crittografe GigantoIQ col cervellone che tracima cultura non riescano ad arrivare a cazzatine come sovrapporre triangoli o fare Shodoku col latino in inglese. L'unica cosa che salva il film è la recitazione MAGISTRALE come al solito di Gandalf, già mago nazista magentico e amico di Picard e Amleto. Tutto il resto e' un gran tempo del cazzo.