lunedì, gennaio 29

Crash

"Walking on thin ice, / I'm paying the price. /
I'm throwing the dice in the air. /
Why must we learn it the hard way /
And play the game of life / with our hearts?"

"Walking On Thin Ice" ~ Elvis Costello - Yoko Ono


Ce nè e ce ne sarebbe di materiale per il post fiume. Lasciamo che straripi lentamente, in modo molto oculato e discreto, e cominciamo col delimitare il suo debordare tracciando punti di flusso ben precisi.


*** Il DJ Set Improvvisato ***

Venerdì sera si era creato effettivamente un po' di casino in quel del Diago, e ben 3 DJSet differenti erano pronti a coprire uno spazio d'emergenza lasciato libero all'ultimo momento del buon Bazzo. Piacevole come sempre fare un rapidissimo preascolto, al dire il vero alquanto schizoide, per poi lasciare spazio ad AirPop e una piacevole serata fara amici. Tanti. Io purtroppo ero reduce da una brutta maratona di notti insonni trascorse con una media di 5 ore a nanna per una durata di due settimane. Anche se mancavano solo quarantacinque minuti alla fine del DJSet, all'una e tre quarti ho ceduto e ho riaccompagnato Claudia a casa, prima che mi si chiudessero gli occhi per strada.

*** Una sabato particolare ***

Sabato piacevolissimo. Non so quando avrò nuovamente la possibilità di trascorrere una piacevole giornata invernale cosi' gradevole. Combattutissimo se prendermi o meno l'album dei Long Blondes, che sono vicino a sapere a memoria, alla fine ho optato per una doppia raccolta di singoli dei New Order. Ho fatto la cazzata? Direi di no. I taglienti tappeti sonori saturi di gelidi riverberi algidi e siderali, scanditi da quella batteria elettica così sferzante e precisa, rendono perfettamente l'atmosfera che mi aspetto di cogliere da lontani pomeriggi trascorsi in casa ascoltando la radio, sintonizzata su vecchie emittenti ormai scomparse, mentre fuori il mondo sta gelando in un placido stand-by biologico ed emotivo.

Pomeriggio momento veramente unico e speciale. Merenda a casa di un'amica. Si'... perche'... voi da quanto tempo non ritagliavate un po' di spazio per fregarvene di tutta la pressante routine e per lasciarvi andare a un po' di "sano far nulla" in compagnia di musica, video, chiacchiere casuali accompagnando il tutto da mignon, fette di pan carrè, burro e marmellata a portata di mano e il dolce calore del tea a colorare da dentro una stanza un freddo pomeriggio invernale? Decisamente piacevole e liberatorio. Passare da un'idea all'altra per libera associazione, lasciare che un ricordo o lo scambio di input ci lasci scivolare da una canzone verso un'altra, assoporare un'altra delizia, non pensando che... e' gia' ora di tornare a casa!

Avrei dovuto rivedere Share verso sera tardi. Gia' sotto le coperte (spravo di recuperare un po' di energie fra le venti e le ventidue), telefonando per mettermi d'accordo, scopro che Share e' rimasto... chiuso fuori casa! Ben conoscendo le sue proverbiali fami ataviche, la giornata all'insegna dell'ospitalità gastronomica è proseguita... a casa mia, dove abbiamo improvvisato una piccola e modesta cena romagna-style.

Seratina passata in un locale di Forl in cui non ero mai stato. Serata strana. Personalmente non ero giu' di corda o altro, e io e Share ci abbiamo dato dentro nel cercare animare un po' le cose indispettendo un po' tutti (tipo trasformare Robbie in un Porcellino Salvadanaio)... pero'... boh! Tutti sembravano avere lo sguardo perso nel vuoto, in mondi lontani privi di vita. Probabilmente eravamo sintonizzati su altre frequenze.

Mitico il Bazzo, con la sua eterna ricerca nello sviscerare quanto piu' di profondo, emotivo e filosofico possa nascondersi in ogni tipo di conversazione più assurda, anche quando si tratta di una frase lanciata cosi' per fare per distogliere il pensiero da una notte che gela o si tira fuori dal frigo delle battute scadenti la gag piu' insensata e vergognosa.

*** Una domeinca "ottica" ***

Già la domenica passata era stato deciso, rapiti dall'arredamento del Bombonera di Cesena, che la combriccola irresistibile si sarebbe vestita in stile optical art per un fantastico set di foto. Che l'arredamento del locale fosse poi stato pop-art e non op poco importa. In fondo c'era solo una P di troppo.

Ormai tutti i proprietari dei vari bar e pub della mia città si meriterebbero una medaglia per il loro livello di sopportazione nei nostri confronti, che viene subito innalzato a livelli di soglia ogni volta che ci avviciniamo ad un locale.

Disponibilissimi e cordiali come al solito gli amici (ormai siete nostri amici, vero?) del Lego. Da sbigottimento rivedere a Cesena tutti i volti della serata precedente a Forli'. Con in piu' Valbo, che era veramente tanto che non vedevo e con cui mi ha fatto molto piacere scambiare nuovamente due chiacchiere (vedi Hot Gossip)


Per la sessione fotografica Optical Ale era veramente attrezzatissimo. La nostra "sfilata" di bianco nero vestuta (ma era una cosa artistica o una promozione del Cesena FC Fan Club?) è stata corredata da bottiglie di latte old style e innumerevoli altri gadget vintage, reperiti da Squilli con approssimata attenzione per i dettagli.
Il risultato delle session prossimamente su questi schermi e su quello dei vicini di blogger :)

Come chiudere un mosaico cosi' colorato, spirituale, salvifico e incantatore? Con una bella sassata nel vetro. Tant'è.


11 commenti:

Anonimo ha detto...

Post fiume apprezzatissimo e, da parte mia, applauditissimo.

20nd ha detto...

Grazie Bluto

Anonimo ha detto...

Sono sempre lettrice silente (e che ascolta le tracce proposte, ti avevo già detto che ti sfrutto vero?) ma ogni tanto esco dall'oblio. Tipo questa volta. Per aggiungere che le foto che metti mi piacciono molto.
Ora torno nell'oblio.

20nd ha detto...

Nuuuu... non lasciarmi nell'oblio... non oggi....
ç______ç

ele ha detto...

è molto bella anche quella messa dal tuo amico ale. dovreste fare un fotoblog apposito con tutte le foto delle vostre serate ;)

20nd ha detto...

E' gia' stato proposto... la ma risposta e' stata:"Ma anche no". O "Viva l'anarchia". Non ricordo bene.

ele ha detto...

hehehe :D

20nd ha detto...

Che poi invece... a pensarci bene... Questa proposta l'aveva gia' avanzata Porlock, di cui ho gia' ospitato in un'occasione le immagini...

Seek ha detto...

Tema: descrivi in tre facciate la tua ultima sassata.

20nd ha detto...

Di colpo mi hanno affibiato con le dita una schioccata tremenda sul pigiama. Dove non ve lo dico, ma mi fece un male cane. Io gli dissi che era un lurido maledetto stronzo.

"Come come?", disse lui.
Si mise la mano a conca dietro l'orecchio, come fanno i sordi.

"Come come? Cosa cazzo sarei?"

Io stavo ancora un po' piangendo. ero cosi' maledettamente infuriato e nervose e bla bla bla...

"Un lurido stronzo", gli dissi.

"Uno stupido stronzo ricattatore, e tra un paio d'anni finirai come quei morti di fame che per la strada ti vengono a chiedere due soldi per il caffe' o il concerto di Vasco Rossi. Avrai il tuo lercio cappotto da Punkabbestia tutto sporco di moccio e sarai..."

Allora me le diede. Io non tentai nemmeno di schivarlo, nè di buttarmi giu' tuffandomi. Niente. Sentii soltanto quel tremendo pugno nello stomaco.

Non persi i sensi, niente, perche' mi ricordo che guardai dal pavimento e vidi i due figuri che avevo provocato che se ne uscivano e chiudevano la porta.

Allora me ne restai sul pavimento per un pezzo, un po' come facevano nei cartoni quando arrivavano degli orsi selvaggi.

Solo che, al contrario dei cartoni, pensavo che sarei morto. Lo pensai davvero. Mi pareva di affogare, o roba del genere. Il guaio era che potevo a stento respirare.

Quando finalmente mi rialzai, dovettia nadare fino al bagno piegato in due reggendomi lo stomaco e tutto quanto.

Ma io sono pazzo. Giudio su Dio che sono pazzo. A metà strada cominciai a far finta che avevo una pallottola nel ventre.

Il vecchio bastardo del calcio mi aveva impallinato. Me ne stavo andando in bagno a scolarmi una bella dose di whisky o che so del genere per calmarm i nervi e mettermi in grado di entrare VERAMENTE in azione. Mi vidi che uscivo da quella maledetta stanza da bagno vestito e tutto quanto, con una rivoltella in tasca, e un po' barcollante. Poi scendevo giu' per le scale, invece di procedere per l'ascensore.

Mi reggevo alla ringhiera e tutto quanto, con quel rivoletto di sangue che pian piano mi sgocciolava giu' dall'angolo della bocca. Continuava che scendevo qualche piano -tenendomi il ventre, col sangue che mi sgorgava da tutte le parti - e poi premevo il bottone dell'ascensore.

Appena lo stronzo del calcio apriva la porta, mi vedeva con la rivoltella in pugno e cominciava a strillare, con quella voce acutissima da vigliacco, implorandomi di risparmiarlo.

Ma io lo piombavo lo stesso. Sei pallottole piazzate in quel suo pancione peloso. Poi buttavo la rivoltella nella tromba dell'ascensore - dopo avere cancellato le impronte digitali e tutto quanto.

Poi tornavo arrancando in camera mia, telefonavo ad una mia amica e le facevo venire a fasciarmi le ferite alle budella .

Me la figuravo che mi faceva fumare tenendo lei la sigaretta, mentre io sanguinavo e bla bla bla...

Quei maledetti film. Roba che ci rovinano. Senza scerzarci!

Restai nella cameretta. Circa per un'ora. Prendendo il bagno e via discorrendo.

Poi tornai a letto.

Mi ci volle un fracco per addormentarmi - non ero nemmeno stanco - ma alla fine mi addormentai.

In realta', pero', avevo voglia di suicidarmi.

Mi sarei buttato dalla finestra. Probabilmente l'avrei anche fatto, se fossi stato sicuro che qualcuno mi avrebbe coperto appena toccavo terra.
Non mi andava che un mucchio di ficcanaso stessero li' a guardarmi tutto sporco di sangue subito dopo aver fatto crash, pensando che magari era stata solo una sassata su un vetro o che so io.

Anonimo ha detto...

:/
SbO