domenica, gennaio 14

Young Folks


Venerdì Cena Cinese. Era da tanto che volevo tornare a mangiare i miei amati spaghetti di riso saltati alla piastra con le verdure con allegra compagnia di gamberoni e gelato fritto. Oltre a loro, a tenermi compagnia, alcuni fra i piu' fenomenali irresistibili: Porlock, Bee, Robbie Pop e Matt Share.

All'ultimo minuto mi sono trovato un po' imbarazzato in quanto ho scoperto, a poche ore di distanza, che quello che consideravo il miglior ristorante cinese in provincia aveva cambiato gestione, e mi sarebbe molto dispiaciuto fare provare una cattiva cucina ai miei amici poco avezzi ai piatti esotici. Fortunatamente tutto e' andato nel migliore dei modi. Cibo ottimo, sempre tutto molto carino, pulito e ordinato come al solito, amici ghiottoni soddisfatti e gestori al limite della simpatia e disponibilità.

Si'... perche' non solo Gli Irresistibili hanno portato con loro la loro solita dose di carisma e simpatia (hanno fatto un gran casino in un locale pubblico) ... ma gia' dai primi minuti Share aveva trasformato il nostro tavolo in una sezione distaccata di Art Attack, confezionando sul momento le sue copie della "compilation biscottosa" Petit Beur aiutandosi con i coltelli messi a disposizione dei clienti.


Immancabili litri di olosa birra cinese, dalla consistenza di una bistecca liquida, e - inmpensabilmente - la giapponese Kirin, la migliore birra di tutto il sollevante! Qualcuno ha azzardato una grappa al riso, dalla discreta gradazione di SESSANTADUE GRADI e un retrogusto di Vetril.

Dopo che Mattioli ci ha deliziato con un simpaico omaggio in formato audiocassetta, tutto il mio spirito infantile ha avuto sfogo ed e' stato appagato da una specie di giochetto che voleva coinvolgere i commensali: i "Biscotti Della Fortuna Interattivi".

"MA QUESTO E' IL GIOCO DEI BIGLIETTINI!!!", ha sbottato Berto. E in effetti Berto... si'... era la versione "Favola Zen" del gioco dei bigliettini... E non solo mi hai sgamato... ma mi hai dovuto anche correggere sullo svolgimento del gioco!

Per chi di voi non ha avuto un'infanzia ve lo riassumo brevemente. Un gruppo di persone si ritrova a dovere completare delle sentenze un passo per volta su un bigliettino per poi piegarlo e farlo pescare a caso ad un altro partecipante, che ignaro di quello che e' stato scritto precedentente prosegue la storia. Alla fine si leggono le cose piu' assurde.

Le nostre? I risultati potete vederli Qui, Quo, Qua, Que, Quu.

Sono venute fuori dei deliri strepitosi. La mia intenzione originaria era quella di filmare tutte le letture delle faovole zen, che sono state affidate alla saggia voce di Porlock, ma finita la prima mi e' venuto talmente male dal ridere che non ce l'ho fatta a proseguire le riprese. Ho appoggiato la macchina telefotografica sul tavolo, mi sono tolto gli occhiali, e ho cominciato a soffocare nelle ghignate. Alcune cose sono state elcatanti.... del tipo (e nessuno aveva sbirciato!) Zichichi che incontra la Montalcini... o un protagonista che "con biscottosa arroganza proferisce '' Ma anche no..."" per sentirsi rispondere "Ma anche forse!"


Non paghi di questo giochino delirante, abbiamo rovesciato i bigliettini per scriverci dietro tre "domande irriverenti". Le domande sono state pescate casualmente dai vari partecipanti... ma erano talmente pepate che solo una piccola parte ha ricevuto risposta...

Poi vabbeh.... chiarendo che nella nostra dimensione di metrosessuali ci sentiamo tutti lesibiche (ovvero siamo sensibili ma il nostro legume preferito rimane la patata) ... e' saltato fuori questo tormentone dei "Film Porno Gay" di cui speriamo di liberarci veramente il piu' presto possibile!

La serata è proseguita all'Officina, una capatina all'Intifada, e una repentina inversione al Lego quando ci siamo accordi che il locale precedente era popolato esclusivamente da uomini sopra la quarantina, cosa che ci ha indotto non solo a fuggire ma a domandarci se oltre all' "ARCI" dell'insegna del circolo ci sfuggisse qualcos'altro.


La mattina di sabato e' partita decisamente maluccio. Dovevo fare una marea di giri.... ma l'eccessivo stress e la carenza di sonno della settimana trascorsa mi hanno tirato veramente a terra. Ne avevo di ogne... e vi risparmio i particolari. To cut a long story short: stavo VERAMENTE male. Nonostante tachicardia, nausea e lame infilate nel cervello, ho cercato di riinfilarmi a letto. (Non avevo molte altre alternative...)

Risvegliato a mezzogiorno e mezzo non ero ancora esattamente quello che si puo' definire il ritratto di un young men in salute... Se non altro riuscivo a svolgere le funzioni basilari per interagire con il resto del mondo umano: alzarsi, vestirsi, parlare, camminare.

Con tutti gli impegni che avevo fra pomeriggio, sera e notte tarda, se ero veramente convinto di procedere nel programma, "pensare" non solo non era una prerogativa ma una zavorra che avrebbe rallentato la mia maratona.

"Seven Eleven", il primo party aperitivo organizzato da Coveri, è stato un successone. Un grazie di cuore al padrone di casa per essere stato così paziente e avermi fatto suonare cosi' a lungo. La villetta era stata allestita con cura da Teo e Ale, e decorazioni luminose, bottiglie colorate e delevisori fissi sull'effetto neve davano veramete un tocco esclusivo agli ambienti.

Contentissimo di avere conosciuto tanta gente nuova, soprattutto il fratello di Ale, quasi un parente alla larga di Syd Barrett dei tempi migliori. Alla consolle ho fatto un po' di casino per via dell'impianto veramente arrangiato con mezzi di fortuna (adesso qui Berto se ne risente e mi bacchetta :P)... e anche in parte per colpa della mia cottura mentale. Contento di avere deluso alcune ospiti che richiedevano stizzite grandi superhit everlasting del pop... ma per una serata fra amici pensavo che cedere alla tentazione di mettere sù solo brani che amavo in grado di creare atmosfera fregandomene del pubblico fosse una concessione irresistibilmente a portata di mano. Io comunque mi sono divertito. Voi non lo so :P

L'esclusivita' della serata poi ha subito una rapida impennata quando si e' presentata la Signorina Len, che ha portato veramente una ventata di buonumore in quel di Villalta.

Arrivati alla borderline nell'orario fissato dal patto di non belligeranza con i vicini, la (numerosa) comitiva è partita con destinazione Lego.

Nel locale ancora altri amici, con una selezine di Pullo e Cisco a dir poco spumeggiante! Cisco stava snocciolando tutti i grandi classici indie pop che hanno illuminato le ultime due stagioni musicali della nostra compagnia... e il piccolo locale Cesenate, saturo di "irresistibilita'", si era trasformato in un'entusiasmante bolgia salterina di battitori di mani saltanti!

Cisco si vedeva che si sforzava di mantenere il suo solito contegno distaccato.... ma io li vedevo... oh si' che li vedevo... quei risolini che ogni tanto gli spuntavano dalla barba e che cercava inutilmente di soprrimere cercando di ritrovare una improbabile sobrietà! :D

Mi era veramente dispiaciuto dovere andare via. Veramente gran bella atmosfera, soprattutto quando - colpo di scena - all'ingresso si è presentato Air "George Best" Bando in piena fase B.B.B. . Tutti lo davamo gia' sotto le coperte o in qualche bar di Forli'.

Rapita la Signorina Julliette, che ta cercando di assomigliare sempre di piu' ad Alice, ci siamo recati quindi all'Officina... dove suonavano Kevin e i DJ di Pesaro amici di Airpop. In due parole: hanno spaccato. Impossibile trattenersi da improvvisare qualche passo anche in mezzo alla bolgia del pub piu' alternativofighetto di Cesena. La selezione era degnissima di essere proposta in una discoteca, e le pareti del locale stavano quasi strette alla scatenata scaletta dei DJ, che si sono concessi anche qualche adrenalitico momento di elettronica pop.

Come sovente capita nel locale, gli unici attimi di respiro che vengono concessi ad una conversazione posso essere rubati all'atrio dell'ingresso e al corridoio antistante ai bagni. Proprio tra queste due location è stata intavolata un'interessante e ispirata conversazione sulle compagnie, la gente che se la tira a oltranza, le persone morte cereblamente, la vita l'amore e le vacche. Insomma... tutti quei discorsi assuefacenti che ti trascinano verso conversazioni interminabili che coprono le ultime ore della notte che sei portato ad affrontare ogni volta che conosci nuove persone interessanti.

Di piu' non dico per non tediarvi o per preservare nel privato ricordi piu' preziosi difficilmente condivisibili. Il resto lo lascio alla prospettiva di chi e' stato protagonista di questa magnifica serata, nella veste di commentatori. Voi dove eravate la notte un mese prima di San Valentino?

8 commenti:

Seek ha detto...

qualcuno degli irresistibili ha già sentito la mia compilation biscottosa? siete (come penso) tutti caduti nel sonno?

20nd ha detto...

Io l'avevo ascoltata da te in macchina. Solita classe. Un paio di gruppi che mi stanno sulle balle... ma in generale proprio delicata come il burro. Un sunto delle migliori chanteuse in circolazione. Peccato per la traccia numero 5 :P

Anonimo ha detto...

Di solito le cene al cinese da me finiscono a bere la loro grappa in quei bicchierini che ti fanno vedere le donnine nude. E il gestore di fiducia se la ride e noi tutti sbronzi.

20nd ha detto...

E' vero. Anche da noi era capitato una volta a Forli', once upon a long ago.

Anche la nostra cameriera se la rideva. Ma perche' eravamo particolarmente sul deficiente noi. Continuava a chiederci spiegazioni sul nostro gioco dei bigliettini convinta che fosse una tipica usanza italiana.

Anonimo ha detto...

mica male la compilation biscottosa di seek. Adatta per indossare lo spleen esistenziale e calarsi nelle padanissime nebbie di questi giorni.

Così a naso mi piacciono in particola a "girl called Eddy" e Noa qualchecosa.

Porlock

20nd ha detto...

Io invece sono contento di avere trovato un'altra piccola antifan degli ACB ;)

Anonimo ha detto...

ACB ?

Porlock

20nd ha detto...

Chi vuol capire capisca...