lunedì, luglio 30

Little Things (That Bent Them Together)


I collettivi hanno sempre esercitato un certo fascino sul mio immaginario, a partire dai macchiaioli. Non e' un mistero che una delle mie label preferite in assoluto sia la defunta Trattoria Records, che nella seconda meta' degli anni novanta cerco' di dare dignita' alla musica pop nipponica alzando gli standard dei propri artisti cercando alacremente un'internazionalizzazione del proprio sound - anche coinvolgendo artisti stranieri, basti citare Louis Philippe e gli Apples in Stereo - non senza un pizzico di consapevole e divertita avanguardia.

Ormai tutti gli album sono fuori catalogo, e non rimane che sperare in poche aste on-line o cercarne i rimasugli fra gli avanzi di magazzeno di alcune label che ne hanno prelevato i diritti. E' il caso di "Bend it! Japan 98", acquistato di recente dall'altrettanto amata
Darla Records.

Certe gradite follie in Italia me le posso aspettare soltanto dalla
MyHoney.

"Bend it!" era stato realizzato in occasione dei Mondiali di calcio Francesi, per lo spirito di supporto sportivo nipponico di Trattoria verso la squadra Giapponese, che cominciava finalmente a farsi notare nelle selezioni per le finali. Il cd e' una gioia non solo per i padiglioni auricolari (l'introduzione dove Cornelius parodia "Cosi' parlo' Zaratustra", spezzoni sonori da classicid della commedia americana e cordi della Disney e telecronache calcistiche brasiliane, la delirante e adrenalinica "Kick Off, Ball In, Kick Off", la geniale meta-cover "It's only rock'n'roll (but I like football)")... ma anche per tatto e vista!

All'interno del cd infatti troviamo: la formazione di calcio della Trattoria Records disposta per l'occasione


la relativa disposizione in campo 4-4-2 (il cd contiene 11 tracce)

... il gagliardetto della squadra, ideato per l'occasione, ovviamente stampato in un apposito adesivo viola appiccicabile ovunque a piacimento (col cavolo che lo attacco da qualche parte... lo lascio intatto nella sua custodia!)

... e un poster pieghevole da appiccicare in camera (vedi la risposta di sopra)

... insomma... Trattoria, come Locatelli, "fa le cose per bene"!

Con le note sul cd che spiegano cosa ha animato il progetto, e mettendo per iscritto l'auspicio che per i Mondiali 2002 si fosse scelto il Giappone come nazione ospite per le gare, ho trovato divertente che proprio nel 2002, in Francia, uscisse una compilation a tema calcistico... contenente una selezione di pop FrancoNipponico! (Vedi due copertine a confronto)



"Japan Touch", edita dalla Mantra, presenta un'interessante selezione di brani francesi orientati verso la New Wave giapponese e tracce nipponiche cantante in francese. Compilation piu' disomogenea ma altrettanto gradevole e interessante. Chiaramente nulla puo' reggere il confronto a livello di packaging con "Bend it! Japan 98", ma sollevando il cd troviamo disposta in campo la nuova formazione melodicocalcistica proposta dai cugini Francesi.
Non sono buffe coincidenze? A voi la linea

8 commenti:

accento svedese ha detto...

Bellissima l'idea delle figurine in stile album Panini.
Quella è gente con seri problemi. :D
Apprezzo moltissimo. ;)

20nd ha detto...

Ce ne fosse di piu' di gente con seri problemi cosi' e sarebbe un mondo migliore

accento svedese ha detto...

Infatti. Vorrei che tutti fossero così.
E riguardo alle coincidenze, non sono poi tanto coincidenze. Forse i francesi hanno copiato. :D

20nd ha detto...

MA LOL!!! Intervento a gamba testa sulla palla! Se "COPIATO" era in maiuscoletto era quasi fallo da espulsione. Ma l'arbitro avrebbe riso sotterchi XD

Anonimo ha detto...

il Giappone'98 era una squadra naif, quasi twee, un solo campioncino (Nakata) e uno stuolo di elementi presi di peso dai cartoni animati di Shingo Tamai o di Holly & Benji.

C'era il "rosso" Soma, il puntero spuntato Jo, e il mancino Nanami che ci fece imbestialire a Venezia.

Ciononostante le matricole d'Asia seppero(?) limitare i danni sia all'esordio con la potentissima Argentina (1-0, Batigol, nipponici mai oltre la metà campo salvo per un'azione casuale che per poco non li portava al pareggio), che contro la quotata Croazia che avrebbe finito il mondiale terza (sempre 1-0).

Alla terza partita, ormai fuori dai giochi per la qualificazione, i gialli avrebbero potuto nobilitare la loro presenza vincendo contro la Giamaica, sostenuta in tribuna da prosperose toasters. Il risultato però non fu loro favorevole, nel duello tra le "simpatie" che si equidivisero il tifo francese.

Quattro anni più tardi, in casa, tutto parve più professionale: si naturalizzarono brasiliani come Alex e Santos (non il digei ciociaro), si affidarono le redini del team al maestoso Zico, venne impiantato un apparato di sostegno che impallidì solo di fronte a quello monumentale dei dirimpettai coreani.

Il primo turno stavolta fu passato agevolmente, data la pochezza degli avversari (Belgio, Russia, Tunisia): ma l'armata blu cedette ai turchi negli ottavi di finale, per un colpo di testa non irresistibile mal inteso dal portiere.

Ce ne vorrà prima che la J-League possa sfornare una nazionale all'altezza; intanto i vari Inamoto e Ono imperversano nei campionati d'Inghilterra e Olanda, con le maglie di Fulham e Feyenoord, mentre quaggiù aspettiamo un'altra età dell'oro come all'apogeo di Cornelius e di Yuka Honda...

20nd ha detto...

Magistrale! Quasi quasi cancello tutti i post che sono sopra :)

Conosci nulla delle immagini del posterino?

Anonimo ha detto...

quelle calcistiche? penso siano tratte dal mondiale 66 in Inghilterra. Lo deduco dalla foggia delle porte, dai vestiari e dal fatto che le ho già viste da qualche parte...

sui nomi disposti in campo, s'piatch, al massimo avrò delle cose bossa-jap (spesso con nomi che ricorrono solo una volta) oltre naturalmente Cornelius

20nd ha detto...

Sissi'. Quelle calcistiche. Bravissimo! Rimango stupefatto...

Alcuni nomi della compilation francese sono veramente oscuri, a parte un paio di gruppi usciti anche per Matador. I "Trattoriani" invece sono "gli uomini migliori" disposti da Cornelius in campo :)