lunedì, agosto 13

Surrealistic Airplane

Poco oltre la meta' degli anni '60 in America esplode la festa hippy. L'equazione fra amore e liberta' trionfa, mentre nel grande party rigeneratore si insinua la troca; dovrebbe allargare la coscienza, ma presto comincera' a mietere vittime.

E' una festa dai toni accesi, nella quale trova spazio la contestazione al "sistema" e alla guerra: le note si incattiviscono, i testi si fanno rabbiosi. I Jefferson Airplane, nel giro di due ani, diventano uno dei gruppi "sacri" degli Stati Uniti, il piu' popolare della West Coast assieme ai Grateful Dead e ai Quicksilver Messenger Service.

Grace Slick, cantante dealla voce squillante e bene impostata, prende i lposto di Signe Toly Anderson, che appare quindi soltanto nell'album d'esordio, Takes Off, pubblicato dalla RCA nel 1996.

Oltre che dalla Slick, l'equipaggio del velivolo e' composto da Paul Kanter (voce e chitarra), Jorma Kaukonen (chitarra), Jack Casady (basso), Spencer Dryden (percussioni) e Marty Balin (chitarra e voce).

Surrealistic pillow consacra i Jefferson portavoce del vento di protesta e di rinnovamento che spira forte da Ovest. E i loro prestigio cresce anche sull'onda della partecipazione al festival di Monterey e allo Human Be-In.

Due brani su tutti, Somebody to love della Slick e White rabbit, annunciano con le loro allucinazioni soft l'avvento di una nuova era. Il primo brano e' un invito esplicito all'amore libero e incondizionato, mentre il secondo rilegge Alice nel paese delle meraviglie in chiave acida ("Una pillola ti fa piu' grande / e un'altra piu' piccolo/ e quelle che ti da' la mamma / non fanno proprio niente / prova a chiederlo ad Alice, quando e' alta tre metri")

Ma meritano attenzione anche My best friend su lato A e How do you feel sul lato B. Grace Slick sa imporre la propria vocalita' trasparente, mentre Kaukonen cava dalla chitarra effetti inquietanti, ben supportato da Kantner e Balin. Surrealistic Pillow resta nella storia del rock, testimonianza esaltante di un periodo destinato ad un rapido declino.

1 commento:

gec ha detto...

lo amo questo disco. grandi!

gec/tcs