Se qualcuno ha un dono speciale, una qualita' in cui spicca meglio delle altre, il vettore de karma, destino, o come preferite chiamarlo, che punta dritto dritto verso una direzione piu' luminosa delle altre, beh, dategli tempo e ci arrivera'.
E' il caso di John Doe. Nome pseudonimo per "Nessuno", quasi alla stregua di "John Smith", appellativo ideale per il cantante di una punk band che si chiama "X". Voce fin troppo raffinata per un branco di debosciati fracassoni. E cosi' salta fuori, maturando col tempo, una raffinatissima produzione solista.
Oggi ho ripreso in mano - a distanza di due anni - l'album "Forever hasn't happened yet".
"Your parade" potrebbe essere interpretata da un duetto fra Robert Plant e Paul McCartney, "Ready" la regalerei ai Turin Brakes, mentre "There's a Black Horse" la vedrei bene interpretata da Cristina Dona'. Ma aspetta... mi sa che mi sono imbattuto in John Doe proprio per questo motivo! Lo sapevo. Questo e' un post su Cristina abilmente cammuffato da rivalutazione di artisti rottamati!
La curiosita' di ascoltare "La quinta stagione" e' tanta, e non mi rimane che ascoltare John fare il verso ai vecchi classici del rock, in attesa che la febbre da reunion contagi anche gli "X". Indipendentemente.
"Your parade" - John Doe
"Ready" - John Doe
"There's a black horse" - John Doe
1 commento:
Grandi gli X, che non erano poi così fracassoni. ;) E bella roba quella di H
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