Proseguono le registrazioni nelle nostre location segrete. Ma cominciano i set acoustici. E devo dire che siamo stati meno autistici del solito. C'era una zerta atmosfera, portata forse dal DD6, e siamo riusciti a fare anche parecchi pezzi, tutti piu' o meno con forte riuscita. Grande terrore quando io Porlock e Manuel, di ritorno da Lisbondam, abbiamo avvistato uno yeti rastamanno convinto che fosse il nostro nuovo bassista.
"Noi non vogliamo degli sfattoni del cazzo!", si e' sentito accogliere Joe arrivato in sala prove. Chissà cosa avra' pensato. Il futuro Tinybassista chiaramente non era il Tulpa avvistato aggirarsi nell'aia antistante le salette. Suonava nella stanza a fianco alla nostra e sembra veramente simpatico e alla mano.
Dopo le sessions, chiacchiere al buio sotto al giuggiolo vicino alla piscina, sperduti nella campagna. Evvaicosiviandare.
5 commenti:
... e dimenticavo l'incredibile momento shoegazing alla fine!!
Un giorno verrò a sentire le vostre prove. E sarà allora che vi darete alla legna.
AHAH! La Legna la lasciamo ai Boscaioli...
piscina? ah ma allora ho capito dove suonate, l'unica volta che ci sono andata ovviamente mi sono persa
Direi che e' piu' difficile che capiti il contrario: ovvero riuscire a non perdersi! XD
Io da solo non ci saprei ancora arrivare :P
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