domenica, dicembre 23

Le rivali delle Charleston arrivano dalla Francia


Penso che la frase più ripetuta della serata sia stata "Perche'.... Cioe' e' ancora in giro?"

Ma si vociferava che la maggior parte del pubblico fosse accorso al Bronson a vedere le fenomenali Plastiscines più grazie alle loro laccatissime (nel senso più Wella del termine) foto divanose che per via di riviste musicali specializzate. E dire che vanno prese sul serio le ragazzine francesi. Eccome. Ridendo e scherzando questo gruppo di boccine è finito ad aprire alcune date degli Stooges, e fin dalle prime battute ho subito pensato che potessero essere il classico gruppo per cui Quentin si sarebbe preso un colpo di fulmine, proprio come per le 5,6,7,8

Energiche come delle piccole Ramones al femminle (e io sono compeltamente ESPLOSO per i Ramones), Katty non solo riesce a tenere il palco in modo sorprendetemente maturo e sicuro per la sua età... ma non ha proprio intenzione di mollarcelo per neanche un minuto, un po' come la maglietta punkettara gettata da un fan.

Mi sono proprio scatenato e divertito. Il tentativo di pogo innescato da un gruppo di giovani corporate-darkettari, tutti in gel e maglietta del gruppo metal del cuore nera plus "lucy in the sky with diamonds", viene prontamente sedato da un incazzosissimo buttadentro del Bronson. Il divertimento continua.

Il brano più riuscito sicuramente "Looser", che è stato accompagnato con le americanissime elle con pollice e indice frontato dal sottoscritto ed un minuscolo grappolo di ben conosciuti relitti post-adolescenziali, MOLTO più scatenati di altri brufolosi giovanotti (non il cantante).

Gradita la cover boottosa di Nancy Sinatra, ma Katty ci stava per prendere a calci veramente per l'addormentata partecipazione, incitando INDIVIDUALMENTE i disgraziati che non battevano le mani nelle prime file, riprendendo il pubblico fino a quando non ha urlato quanto bastava dopo l'an de trua'. Diciannove anni e ha capito tutto su come si tiene un palco.

Il resto è stato tutto uno spostarsi di barrè in posizione "mi" e un infoiatissimo batterista turnista, veramente carico apppalla e micidiale, che ha contribuito a donare alla serata una fumosa carica tutto fumo, arrosto e adrenalina (sembrava il sosia di Ronaldo. Io sono ancora convinto che si trattasse del cantante degli X-Mary)

"La gente vuole in bis", come direbbe Elio. Almeno le prime file. In molti non ci credono (nel bis, intendo), e cominciano a dileguarsi. Invece rieccole sul palco, con la capigliatura leggermente più arruffata e una calza leggermente più smagliata.

Abbiamo finito i brani, cosa vi rifacciamo? Speravano che conoscessimo tutte le canzoni dell'album a memoria. Vi è andata male ragazze. Dovete rifarci Looser, perche' il titolo della cosa con la bicicletta è in francese e troppo lungo.

Altra chicca della serata. Come tutti i cantanti che vengono in Italia, non capiscono che non si tratta di un problema di comunicazione, ma che proprio la gente di battere le mani con energia per band da due soldi non ne ha voglia. Chiamano il rappresentante della comunita' post-corporate-dark sul palco e lo incitano a fare da interprete: "Cioe'... praticamente ha detto che se non battete le mani loro non vanno avanti a fare il pezzo". Ooooh! Povere... battiamo un po' le mani...

Finisce il concerto e, come capita spesso, mi trovo assolutamente in modo inconsapevole nel centro nevralgico della questione (non che il Bronson abbia cunicoli particolarmente perigliosi e nascosti in cui ti possa capitare qualcosa di squisitamente esclusivo). In realta' poi ero semplicemente l'unica persona che voleva acquistare un cd.

In due secondi mi sono trovato a parlare con il produttore e la band.

- Io volevo una copia del cd
- Non ce l'abbiamo
- La puoi trovare nei negozi (incalza l'italianissimo roadie)
- Io non l'ho trovata
- Ma la trovi a Ravenna!
- Io sono di Cesena
- A beh. Allora la trovi a Bologna!
- Io non mi sposto fino a Bologna (ma che logica aveva il discorso, poi?) per andare a comprare un cd delle
Plastiscine, e comunque volevo un autografo
- Possiamo autografartelo su un poster
- No. Non lo voglio il poster. Voglio il cd. Comunque bello spettacolo, brave ragazze
- (nessuna risposta)
- Non avresti dovuto restituirgli la maglietta comunque
- Come come?
- La maglietta punk. Pensavo non l'avresti restituita
- Ah. Ma sai. Non era la mia taglia
- (non sapendo proprio che cazzo dire) Comunque la musica che fate mi piace proprio da matti. Mi piacciono molto i Ramones e i Superbus
- ...
- La band francese
- Ah! Si'! Si'! Piacciono molto anche a me (fa la cantante)

Poi per fortuna arriva il "Rappresentante Della Comunità Proto-Corporate-Dark" e gli chiede un autografo. TROPPO AVANTI IL RAGAZZO. "Devi scrivere AlFio, non Allio, con la EFFE", dice lui mentre ciasucna delle ragazze si diverte a laciare la loro firma digiatale col pennino sul tecnologicissimo palmare.

- Mi puoi dare il tuo numero di telefono?
- NO WAY

Non ci sono piu' le punk-band di una volta. Ma per fortuna alcune ragazze sono ancora sufficientemente sane di mente.

Servizio fotografico a cura di Fabio Merighi :)

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