lunedì, marzo 10

Caribou


Nel pomeriggio di sabato avevo incontrato il prof.

"Questa sera cosa fai?"
"Vado a vedere i Caribou"
"Davvero? Anch'io!"
"Ma pensa. Ma... sai come suonano dal vivo? Ho saputo che nell'album usano molti campionamenti"
"No,no! Non ti preoccupare! Tutto dal vivo. Hanno un batterista che e' completamente matto. Un fenomeno!"

Ed effettivamente quello dei Caribou e' stato molto divertente! Un concerto unico, che quasi si elevava al di sopra della musica che siamo abituati ad ascoltare noi gente di nicchia che si ancora ad etichette e suoni preimpostati. Fuori dalle righe sin dall'impostazione dei Caribou sul palco: batteria contro batteria al centro frontali e tutti gli altri strumenti attorno. Tanto per rendere chiaro da subito su cosa sarebbe stato incentarto il live set.

Suoni astrali, beat, ritmiche ipnotiche e concentriche, armonie delicate, quasi alla Midlake. Ma con la batteria buona per i campionamenti dei Chemical Brotehrs piu' tribali.

Plauso comunque tutto al sensazinale primo batterista, quasi il sosia del chitarrista degli April Skies, che si allacciava le scarpe direttamente sui tamburi, e si estraniava in espressioni alla RainMan fissando la ritmica figurandola in sguardi assenti di distante concetrazione, alzando all'immprovviso una delle bacchette puntandole verso l'altro, rigida, immobile, verso un'unico punto del cosmo, per poi farla ripiombare sulla batteria facendola rituffare nella ritmica del brano.

Musica originale, straniante, estremamente piacevole da seguire con perpetuo stupore, e molto dissimile dai brani dell'album. Spero di avere l'occasine per poterli rivedere presto.

Ecco qui alcune foto.


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