sabato, giugno 14

Lunetto Perfetto


Cronaca di una band talmente pigra che ha intitolato il suo album "?"

Io li prendo sempre per il culo, in senso buono, ma ieri i Le Man Avec Le Lunette, al Sesto Senso di Bologna, hanno veramente spaccato i culi. Mi ha fatto molto molto piacere rivedere il pantofolaro "Fabenni". Bene o male "Paddy" lo rimedio sempre in giro per concerti. Ma era dal concerto dello scorso luglio di "Soda Fountain Rag" al Loco Squad che non incontravo Fabbbio, ed e' una di quelle persone che rivedo sempre molto volentieri. Ha attaccato con il mio brano preferito, "Victorian Swimmingpool", il piu' beatlesiano. Cosi'. Si mette al piano, nel pittoreschissimo contesto del profondo "Sesto Senso", e attacca con la voce piu' meravigliosamente meravigliosa che l'indie pop angloitalico ci possa regalare. Poi partono violoncello, telecaster, acustica, il bassohall e una batteria che piu' ringhiostarr di cdosi' non si puo'. E' MAGIA. L'avete presenta la fottuta magia? No. Perche' non eravate al concerot dei Lunetti ieri.

Non li avevo mai visti suonare con la nuova formazione. Anche i brani che una volta mi convincevano un po' di meno acquistano una dimensione completamente nuova, entrando nella zona dell'hyper-pop, una bolla dove i Belle&Sebastian fanno i rigattieri, e i Lunetti hanno conquistato tutte le classifiche mondiali delle canzoni piu' suonate nelle camerette del pianeta.

Sto delirando? Si'. Il concerto mi e' piaciuto proprio. E spero che si sia capito. Prima tappa del tour europeo ("La chitarrista aveva urgenza di andare da HMV, così domani ci muoviamo per Parigi. Poi la Germania e Malmo. Ma probabilmente non frega niente a nessuno"), in realta' il proseguimento di un'attivita' live senza sosta, che non si e' mai fermata, il concerto e' un meraviglioso pretesto per regalare a fan e amici anche una gradita anticipazione dei brani nuovi, tra cui il frutto completamente maturato del vecchio jingle del "Miami 2007".

I ragazzi ci salutano. Tra le canzoni una strepitosa "Aging Again" e una ammaliante "For a Lover", che conquista tutti intrappolando le prime file in un coretto irresistibile in perfetto stile "vorreicantareinsiemeate...".

Il pubblico pretende il bis. I vicini il silenzio. Il fonico le spazzole. "Ok. Faremo un lento. Ma siete proprio sicuri? Non era meglio chiudere il concerto cosi'? Io vi ho avvistato. Ma abbiamo solo QUESTO pezzo con le spazzole..." - "Ma Ale...", replica sottovoce Fabio, "... ma noi NON abbiamo un pezzo con le spazzole..."

E parte una straordinaria "Our driver go fast", dove Ale finalmente la fa lavorare sul serio quella chitarra acustica, e chiude uno dei piu' bei concerti della stagione. Che gli sia di buon auspicio per il tour europeo. In gamba ragazzi.


PS: Gran bella voce la chitarraia, ben armonizzata con tutte le altre


- Link a fotille


- Clip1: Piscina Vittoriana
- Clip2: Zonda esci i soldi
- Clip3: (im)Aging Again
- Clip 4: Nuova Canzoncina Nuova
(che fa gioiosamente tanto Apples in Stereo)

Postfazione: Bello girare a Bologna di notte, la citta' "del burbon", epurata da docenti e extracomunicari, fatiscente e surreale borgo medioevale di asinellolandia con pizzerie al tero e kebabbari aperti fino all'alba, baloccata solo da ragazzi alternativi e da cani. Essi'. Ormai hanno il controllo della città.

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