Hezekiah Jones è il protagonista di un poema datato di Joseph S. Newman, un tardo rifacimento di Lord Bucklet, una vecchia caonzone dai " The Minnesota Hotel Tapes" di Bob Dylan, ma al contempo il suono profondo di una nuova scoperta musicale. Uniamo le due cose, ed ecco una scoperta musicale che sa di vecchio, che segue il Missisipi per confluire dalla sorgente della più genuina tradizione country americana nel dolce mare dell'anti-folk. Gli Hezekiah Jones, appunto, nome che cela l'abile songwriter americano Raphael Cutrufello e i suoi fidi amici.
Gli Heze hanno all'attivo due album, ognuno con una copertina piu' bella dell'altro: "Hezekiah Says You're A-OK" e "Come to Our Pool Party".
Brani come "Dark Hollow" aprono veramente le porte verso altre dimensioni, tipo villaggi western rimasti deserti, polverosi e sospesi al di fuori del tempo, come l'intreccio di chitarra e banjo trascinati dall'incedere delle spazzole della chitarra sul tamburo e cori femminili soffusi che gli Herman Dune dovrebbero invidiare.
"Robin and Beth" potrebbe apparire tranquillamente nella colonna sonora di Juno, ma al contempo brani come "Mississippi Sea" suonano veramente poco genuini, oltre che datati, smarcandosi inavertitamente dal'unica forza che fa veramente la differenza nelle canzoni migliori: un genuino sguardo intimista su una nicchia smaliziata e contemporanea propria del genere ("Cupcakes for the Army" rimane sospesa tra Eels e Nick Drake)
"Knives of Summertime", che da' l'idea di un potenziale brano di Cat Power, Flaming Lips e Badly Drawn Boy registrato non appena colto dalle reti dell'ispirazione mentre i sessionen cazzeggiano in studio, è il brano "feel bad but good" di una vita!
Pensate ad un fato avverso che non ha mai visto un'ipotetico duetto con Jenny Lewis per colpa di uno stizzoso rifiuto di E. Costello su "Rain-Stars", e signori, ci avviciniamo alla perfezione.
Aspettando il primo lavoro di Cutrufello per una Major ma anche no (non è forse la freschezza improvvisata di queste canzoni a dargli l'anima di un cavallo a briglia sciolta dalle fattorie di cartapesta patinata di Hollywood?) vi lascio con alcune canzoni del primo album condivise direttametne dall'artista.
Hezekiah Jones - Nothing's Bound
Hezekiah Jones - Albert Hash
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