sabato, febbraio 7
For the winter coats
Nella tradizione Superpartneriana chiaramente in camicia pastellosa. Se ieri al concerto dei Tiny poteva accadere qualcosa, ebbene: quel qualcosa è successo. A partire dal proprietario del locale che mi chiama da parte e mi fa:"E' una vita che devo fare suonare degli amici qua, e mi ero dimenticato che dovevano venire oggi. Non è che fate due brani a testa?"
Due brani a testa? Ma siamo mica dei DJ! Consideriamo poi che l'altro gruppo suonava Jazz, con batteria, tromba e contrabbasso. Lo spazio era veramente microscopico, e in vera tradizione Monty Python alla fine si è aggiunto anche un pazzo con i bonghi, che non c'entrava un cazzo e ha suonato anche per parte della nostra esibizione.
Io non ce l'ho fatta. Avevamo preparato un repertorio infinito, di 23 canzoni (se contiamo la mia scaletta acustica), tirato fuori Osamushi (che voleva tanto giocare con noi), accordato due chitarre, tirato fuori il mixer, gli ampli... niente. Con gli altri, tra spazio vitale e prese (per il culo?) sembrava di giocare al nuovo trabocchetto infernale di Kubric.
Ad un certo punto, prima della storica battuta di Dendrix "Ma Mic, non ti sei neanche accorto che abbiamo tolto tutti gli strumenti?", mi lascio andare e comincio a staccare tutto. "No, basta... suono con la mia chitarra acustica e vaffanculo"....
Il concerto e' andato benone, soprattutto per il feeling instaurato con pubblico e serata. Il massimo considerando una chitarra acustica e una voce che passavano per la cassa del basso con un microfono da patatine Pai, la batteria che continuava a scivolare all'indietro (Dendrix aveva lo sguardo angosciato quando, senza dare il preavviso a nessuno, intanto che veniva sistemata ho attaccato "Do mean it's a mess", che gli altri non avevano mai sentito), si è rotta una corda di Clint (meno male che l'ho scritto così ci sarà una vaga speranza che oggi pomeriggio la vada a comperare)... e questa era solo la punta dell'Iceberg :D
Un peccato, considerando che c'e' stata della gran energia e la serata è andata veramente molto bene, con tutti gli amici e fan che erano accorsi veramente numerosi. Mi ha fatto molto molto molto piacere. Sono stato contento e penso che si sia proprio visto (alla fine mancava solo Porlock, mi sa).
Hanno chiesto il bis. Per due volte. Non ci lasciavano piu' andar via! Abbiamo tirato fuori "SHL" e poi riproposto "The Psychopath At The Club", dove mi sono definitivamente rovinato i pantaloni.
Alla fine del concerto uno dei Jazzisti è venuto da me a complimentarsi.
- Ma... siete stati bravissimi? I brani sono i vostri?
- Sì... li scrivo io...
- Ma siete fantastci! Sapete chi mi ricordate? Mi ricordate... mi ricordate
(dai cazzo! Dillo! Dillo!! I T Rex! David Bowie... GLI SUEDE!)
... mi ricordate Frank Zappa and the Mother of Inventions!
Dai. E' andata bene. In fondo erano un gran gruppo e il batteraio
Tra le citazioni storiche di quello che mi è uscito dal microfono: "Una birra al signore al tavolo laggiù in fondo, presto!" riferito a Nice e "E ora un brano rurale dedicato a tutte quelle ragazze che vengono a Cesena per far finta di fare le universitarie ma poi tornano in campagna a zappare i campi."
Il resto è stato un muratissimo Britpop Party e una chiusura al Magazzino dove Dendrix raccontava agli avventori dell'ultima volta che aveva visto Jimi Hendrix.
Qui qualche foto.
Un po' di video:
Tiny Tide - February
Tiny Tide - Go Ego Go (Lacrosse Cover)
Tiny Tide - Ginger Genie
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento