venerdì, febbraio 20

I remember dying...



Cosa ho fatto in questi giorni? Sono stato impegnato a stare malissimo (a dire il vero sto molto male pure ora, e mi sono allacciato al computer solo per parlare di... LOST!)

Letto, letto, vebbre, vertigini, il resto ve lo risparmio, ancora febbre. Gli unici attimi di coscienza hanno usufruito dei soliti ascolti musicali subliminali dal letto... e della visione di Heroes, Lost e "Ponyo On The Cliff By The Sea".



Lost sempre più meraviglioso. Per pigrizia e cedimento strutturale del cervello da un secondo all'altro vi propino alcune mie considerazioni in merito copiaincollate da Facebook.

"ECCEZIONALE: Soprattutto per la recitazione. E' la prima volta che rivedo un episodio 3 volte solo per godere di ogni movimento, ogni battuta, ogni intonazine. Desmond e la Hawiking su tutti. E poi che accento! E' un'attrice famosa? Ben ha mantenuto una promessa. Pensavo fosse ridotto a pezzi per aver liberato Hugo, ma la storia della promessa... I'm afraid..."

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LAPIDUS e' stato MOLTO MOLTO Emozionante.Poi un altro ragionamento che mi e' scivolato fuori dalle coperte del letto or ora e mi ha spinto a riconnettermi... Dunque. Ora che Locke ha girato la ruota, la storia dei salti temporali dovrebbe essere finita, giusto? Quindi com'e' la situazione ora? Faraday & Co. fermi negli anni 70 ("Daniel... quell'uomo spaventoso... eri tu!") e il gruppo di Jack negli anni 80?"

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"Ponyo On The Cliff By The Sea": l'ennesimo capolavoro di Myazaki. E dire che l'avevo lasciato in dispare in un'agolino del desktop nel monitor un po' per un'immotivato dubbioso snobismo, un po' perchè non mi sentivo pronto, come un tempo, a sorbirmi un'ora e mezza di film in giapponese. Il tempo che la malattia mi ha concesso nell'impossibilità di non poter fare molto altro mi ha dato una mano. La fortunata sorpresa nel trovare dei sottotitoli in Inglese l'altra. In realtà, come altre opere del Maestro, avrei scoperto in seguito che non ce ne sarebbe stato molto bisogno. Sottotitoli assolutamente ausiliari, soprattutto nella prima parte del film, dove da padrona la fanno le animazioni del meraviglioso mondo sottomarino con Miyazaki che, in una sorprendente semplicità quasi naif, si esprime all'ennesima potenza.

Tante emozioni. Non so se per lo stato delirante dettato dalla febbre, ma mi sono ritrovato a piangere sia per Lost che per Ponyo, una favola moderna dove il prototipo di mamma single è calcato sulla figura di Misato Katsuragi (ormai i personaggi di Evangelion sono diventati dalmente popolari nell'immaginario collettivo manga da essere diventati della maschere per i giapponesi) e può tranquillamente conversare con una divinità, dove sono le donne, spazientite, a prendere l'iniziativa in più di una situazione (Ponyo si ribella a tutti per realizzare i suoi sogni e non sta sicuramente ad aspettare l'esitazione del bacio fatato da parte del suo principe azzurro), dove c'e' spazio, come nelle vecchie fiabe, anche per la morte e una visione sui misteri della vita anche da parte degli occhi di un adulto.

Rimane il cinico pensiero di quale destino possa accogliere Ponyo, che decide a 5 anni di rinunciare a tutta la sua magia per diventare umana e vivere a fianco della sua anima spirituale, e non ne ho vogli di riparlarne tra venti anni, quando al suo secondo divorzio scapperà dalla comunità in cerca di nuove disavventure.

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