domenica, marzo 8
Spinto Day
C'erano un paio di canzoni di cui mi ero innamorato di "Questa Band Americana".
"Questa Band Americana" non è il nome di un nuovo progetto indie locale, le canzoni sono "Oh! Mandy" (la canzone che vi sembra di aver già sentito negli anni 70) e "Brown Boxes" (la canzone con i kazoo). Il nome della band è "The Spinto Band".
"The Spinto Band" a suo modo è una band geniale, molto simile agli "Oh no! Oh My!" per alcuni versi e certe sfumature melodiche, ma nel complesso, a mio avviso, manca un po' originalità e verietà nelle canzoni. Musicalmente sapevo cosa mi avrebbe aspettato. Fortunatamente mi sono ritrovato addirittura a "vivere un concerto sereno" e non "vittima dell'hype" (avevano ragione Robbie e l'Ele).
Quello a cui non ero preparato era vedere un'orda di bambocci ("Ce li avranno 17 anni Giuditta? Intendo... in sei...") con magliette di cartoni animati e tees a righe, scarpe da ginnastica logore e dozzinali, che fanno a gara sul palco per chi riese a ballare in modo più simile a Forrest Gump. Ogni tano lanciavo un'occhiata a Paso, e mi chiedevo cosa potesse provare nei loro confronti una persona che poco prima ricordava di aver visto un concerto dei Ramones (si parla dell'età dell'oro).
Totale dissociazione tra la musica che ascoltavo e i musicisti che vedevo sul palco. Cioè: sembrava di vedere la versione chibi degli Ex-Otago che suonava gli Weezer. L'altra cosa assolutamente estraniante e dissociata era come potessero essere sul palco con lo stesso numero di chitarre dei Micecars per ottenere dei suoni cosi' inspiegabilmente compatti. La differenza sostanziale tra i Micecars e The Spinto Band è che i primi utilizzano tre chitarre elettriche per fare la stessa cosa, The Spinto Band invece utilizzano la tattica di usare una corda a testa (Dendrix a vederli si sarebbe sparato). Meravigliosa la tecnica del gomito snodabile per ruotare il braccio a mulinello di uno dei due cantanti.
Parte "Oh! Mandy", e il pubblico va in visibilio (a parte qualcuno ha cui il suo straziante miagolare non l'ha mai sfagiolato). E' incredibile come le persone possano riuscire ad affezionarsi ad una singola canzone estrapolandola completamente dal contesto e dal gruppo che la suona. E Squilli pensa ai condizionamenti mentali della Gioventù Hitleriana.
La serata, al Covo, prosegue che è una meraviglia. La musica non è stata sempre al top, ma quando c'e' il locale, l'atmosfera, e soprattutto tantissimi amici, è sempre un piacere passare un sabato sera ai confini dell'alba per poi ritrovarsi a fare colazione da Baccini.
Si', si' dai: Pullo, travestito da militante della dark-rave, ha fatto una gran chiusura.
Qui alcune foto.
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2 commenti:
Lo..........laila...doks
Bravo Pulloz
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